Fan e neuroni specchio
Il fenomeno dei fan è diventato massivo solo in tempi recenti, ma in realtà è sempre esistito. In tutte le epoche sono sempre esistiti personaggi o leader capaci di affascinare gli altri e di raccogliere ferventi seguaci e ammiratori in grado di compiere grandi sacrifici per loro. Le neuroscienze hanno scoperto che questo fenomeno coinvolge i neuroni specchio.
La grande differenza di questo fenomeno al giorno d’oggi risiede nella componente massiva e nelle caratteristiche dell’idolo. In passato, nessun personaggio pubblico era mai riuscito ad avere fan a livello mondiale. Non esisteva nessun mezzo per riuscirci. Al contrario, oggi è relativamente normale che l’idolo di un gruppo cresca in fama fino a diventare un idolo planetario.
In passato il leader o il personaggio dovevano per forza possedere delle qualità eccezionali. Oggi non è più così. Persone relativamente ordinarie riescono a diventare idoli delle folle grazie all’azione dei media o della pubblicità. Perché succede? Parte della risposta ce la danno i neuroni specchio.
I fan, la ragione di esistere degli “idoli”
Il fan è la persona che prova ammirazione per un’altra e che gradualmente sviluppa un processo di identificazione con lei. Tale identificazione raggiunge un punto in cui il fan sente che tutto quello che accade al suo idolo lo riguarda personalmente.
La fedeltà del seguace per il suo idolo si basa sul fatto che quest’ultimo ha qualità straordinarie o compie imprese non comuni. Un tempo erano i leader politici, religiosi o artistici a suscitare questa devozione. Attualmente sono figure che raggiungono la notorietà attraverso i media.
Al giorno d’oggi, la maggior parte dei fan non conosce personalmente il proprio idolo. Per questo motivo, l’obiettivo primario è quello di conoscerlo da vicino. Lo fanno attraverso le pubblicazioni che lo riguardano o rimanendo aggiornati sul suo lavoro e i suoi successi. Inoltre, sono in grado di trascorrere un’intera notte accampati all’aperto per assistere a uno dei suoi concerti o vederlo scendere dall’aereo. Perché? Ce lo spiegano i neuroni specchio.
I neuroni specchio e l’identificazione
Prima si attiva l’effetto d’identificazione, che suscita empatia, e poi i neuroni specchio fanno tutto il resto. L’identificazione avviene quando qualcuno incarna delle virtù o delle caratteristiche considerate ideali. In altre parole, tutto quello che si vorrebbe essere o avere.
C’è quindi il desiderio di essere come quella persona. Per questo, il fenomeno dei fan è molto comune tra gli adolescenti, impegnati più di tutti nella costruzione di un’identità e nella ricerca di figure di riferimento.
A partire dall’identificazione si sviluppa anche il processo empatico. Il fan inizia a sentire come suo tutto quello che accade al proprio idolo. È disposto a informarsi e a comprendere quello che fa, come lo fa e perché lo fa. I trionfi del proprio idolo gli causano un notevole trasporto emotivo accompagnato da una scarica di dopamina.
I neuroni specchio partecipano a questo processo. Questi, come suggerisce il nome, riflettono nella mente ciò che il soggetto vede fare agli altri. Rendono possibile, dal punto di vista neurologico, l’identificazione, l’imitazione e l’empatia.
Aspetti controversi nel coinvolgimento dei neuroni specchio
Non sempre l’identificazione, l’empatia e l’attivazione dei neuroni specchio sono processi spontanei. Al giorno d’oggi, infatti, vengono comunemente controllati e suscitati dagli esperti di marketing. Ad esempio, in un concerto non è sempre il talento dell’idolo a essere il fattore più importante. Vengono anche messe in atto una serie di strategie per sollecitare il coinvolgimento emotivo dei fan.
Lo stesso vale per il calcio o per altri sport di massa. Gli eventi sportivi sono generalmente supportati da campagne stampa molto efficaci. Le immagini delle bandiere, gli inni, le divise, la passione dei tifosi contribuiscono a creare un’atmosfera che supera di gran lunga quella di una semplice competizione. Più sono i fan che imitano i loro idoli, più questi diventano testimonial di prodotti commerciali o protagonisti di spot pubblicitari.
I neuroni specchio sono i responsabili dell’esistenza della cultura e della società. Ci portano ad aprirci all’altro, a identificarci con lui e a facilitare l’empatia. Questo processo sano e lodevole viene, tuttavia, sfruttato per indurci a imitare e sviluppare empatia verso figure che rappresentano valori discutibili. È pertanto utile per la nostra vita imparare a filtrare e a decantare le ammirazioni eccessive.
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