Fantastica storia d'amore ad Auschwitz

È difficile pensare a una storia d'amore ad Auschwitz, eppure David Wisnia e Helen Spitzer ne furono protagonisti. Circondati dlla morte, i due si sostennero a vicenda per sopravvivere.
Fantastica storia d'amore ad Auschwitz
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 22 marzo, 2023

Ogni storia d’amore ha un che di magico, ma alcune più di altre dimostrano che questo sentimento è davvero in grado di salvare l’essere umano, letteralmente. È il caso della fantastica storia d’amore ad Auschwitz tra David Wisnia, polacco, Helen Spitzer, ungherese.

Helen era arrivata per prima al campo di concentramento dalla Slovacchia, dove aveva appena terminato gli studi universitari. Correva l’anno 1942 e il suo status di ebrea l’aveva resa una delle 2000 donne single che vennero confinate.

Le condizioni di Helen erano pietose. In un primo momento, le fu affidato il compito di demolire alcuni edifici minori. In poco tempo si ritrovò malnutrita, contrasse il tifo e poi la malaria, ma doveva comunque lavorare tutti i giorni.

Per finire, un vecchio camino le crollò addosso frantumandole la schiena. A seguito dell’incidente, non poté più svolgere il compito affidatole.

Ciò che si fa per amore è al di là del bene e del male.

-Friedrich Nietzsche-

Auschwitz.

Helen Spitzer e la volontà di sopravvivere

I nazisti notarono che Helen era una donna istruita e, all’indomani dell’incidente, pensarono che avrebbero potuto ottenere di più da lei in altri mestieri. Dopotutto, era una ragazza laureata, parlava tedesco e aveva solide basi anche nella progettazione grafica. Grazie a ciò, le toccò un lavoro d’ufficio.

All’inizio le spettava solo il compito di preparare la vernice rossa con cui veniva tracciata una linea sull’uniforme delle donne che arrivavano ad Auschwitz. In seguito si guadagnò la fiducia delle sue guardie e venne incaricata di registrare l’arrivo di ogni donna nel campo.

In seguito, le fu affidato il compito di redigere rapporti mensili sui lavoratori del campo di concentramento. La sua era una posizione privilegiata e per questo poteva fare il bagno frequentemente, oltre a indossare abiti decenti.

Pur così, Helen non collaborò mai con i nazisti; al contrario, approfittò della sua posizione per evitare condanne a morte o trasferimenti.

David Wisnia e una sorpresa d’amore

La storia di David Wisnia è ben diversa. Arrivò ad Auschwitz all’inizio del 1943 e gli fu affidato il compito di raccogliere i cadaveri dei detenuti morti fulminati sulle recinzioni del campo.

In poco tempo si sparse la voce che era un grande cantante e i nazisti si interessarono a lui. Così, fu costretto a cantare per loro nelle loro riunioni private.

Al tempo stesso, gli fu data una posizione migliore: doveva disinfettare i vestiti dei nuovi arrivati in un luogo che tutti conoscevano come “la Sauna”. Mentre si trovava lì, vide per la prima volta Helen, una donna diversa da qualsiasi altro ebreo del paese: aveva un buon odore ed era sempre curata.

Era anche chiaro che Helen si muoveva ovunque come un pesce nell’acqua e che i nazisti si fidavano di lei, motivo per cui David non la vedeva di buon occhio. Tuttavia, un pomeriggio si ritrovarono da soli davanti alla “Sauna”. Iniziò così una fantastica storia d’amore ad Auschwitz.

Cuori.

Fantastica storia d’amore ad Auschwitz

In quel primo incontro parlarono e si diedero appuntamento per la settimana successiva. Si sarebbero incontrati in un piccolo spazio tra due crematori; Helen pagò altri detenuti con del cibo per avvisarli nel caso in cui si fosse avvicinata qualche guardia. I loro incontri si ripeterono più volte nei mesi successivi.

Sebbene parlassero poco e non avessero quasi il tempo di amarsi, i due promisero di incontrarsi a Varsavia dopo la fine della guerra. Alcuni mesi dopo, David fu trasferito in un altro campo, ma riuscì a fuggire.

Lo stesso fece Helen poche settimane dopo. Ma mentre David trovò i soldati americani e andò con loro, Elena andò a Varsavia e lo aspettò invano.

Non si videro più e finirono per sposare altre persona. David ebbe due figli e diversi nipoti, al contrario di Helen. Per caso, dopo molti anni entrambi si trasferirono negli Stati Uniti. Un’amica comune una volta cercò di riunirli, ma senza successo. Tuttavia, David desiderava vederla, dunque insistette affinché l’incontro avvenisse.

Helen e David si incontrarono di nuovo 72 anni dopo la loro separazione. Lei era a letto, malata e già vedova, lui cantava ancora. Durante il loro incontro, David le dedicò una canzone in ungherese.

Voleva anche che le chiarisse un dubbio: forse una volta i nazisti avevano provato a ucciderlo e lei era intervenuta per impedirlo? Elena sorrise. Alzò una mano e mostrò le dita: “Cinque volte”, rispose.


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  • Paci, F. (2017). Un amor en Auschwitz: una historia real. Aguilar.


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