Fenomeno Michelangelo nella coppia

Il fenomeno Michelangelo indica l'influenza positiva che il nostro partner ha su di noi e viceversa. A volte le aspettative positive che l'altro proietta su di noi ci incoraggiano a essere migliori ogni giorno.
Fenomeno Michelangelo nella coppia
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 11 febbraio, 2023

Il fenomeno Michelangelo definisce la dinamica con cui una coppia si scolpisce a vicenda sulla base di un rinforzo positivo. In altre parole, sapendo che il partner è una persona ottimista e fiduciosa, non lo lasceremo cadere nel pessimismo. Offriremo sostegno e rinforzi costanti (lo scolpiremo) in modo che la sua versione migliore, il suo miglior valore, venga sempre alla luce.

Questo approccio ha un grande significato nel campo delle relazioni affettive. È un esercizio, un mestiere quotidiano in cui i nostri scalpelli sono parole e i nostri martelli sono carezze emotive. Grazie a questi elementi, scolpiamo il nostro “io ideale” tra due, arricchendoci delle nostre qualità reciproche per instaurare una relazione sana e arricchente.

Siamo tutti influenzati dalle persone che ci circondano, ma il partner spesso ha il maggiore impatto su di noi. Se riceviamo ammirazione, incoraggiamento e supporto costante, abbiamo tutto.

Una relazione sana è quella in cui cresciamo, pur rimanendo sempre noi stessi senza dover andare contro la nostra essenza, i nostri valori e la nostra identità.

Mani a forma di cuore.

Cos’è il fenomeno Michelangelo?

Conosciamo tutti l’effetto Pigmalione, ovvero il potere di una persona di influenzare il comportamento di un’altra. Un esempio di ciò è la classica immagine dell’insegnante e delle sue aspettative nei confronti di uno studente.

Se ritiene che questi abbia del potenziale, il bambino darà sicuramente il meglio di sé. Se invece crede che lo studente non abbia valore, gli trasmetterà quell’immagine e favorirà la cosiddetta profezia autoavverante.

Ma qual è la differenza tra l’effetto Michelangelo e l’effetto Pigmalione? Dobbiamo innanzitutto ricordare l’arte del famoso scultore rinascimentale. Per lui, il processo di scultura significava plasmare il “sé ideale”.

In questo senso, il fenomeno Michelangelo definisce quel processo in cui due persone si modellano a vicenda per trarne il meglio.

Reciproca strumentalità

Il termine “reciproca strumentalità” può sembrarci freddo e persino sospettoso. Vedere il partner come uno “strumento” per il nostro benessere può sembrare egoistico.

Tuttavia, il fenomeno Michelangelo ha una componente di strumentalità positiva tanto interessante quanto appagante che vale la pena conoscere.

I ricercatori Edward Orehek e Amanda Forest dell’Università di Pittsburgh hanno coniato questo termine in uno studio. Si tratta di una prospettiva sistematica in cui il partner è la figura che ci aiuta a raggiungere i nostri obiettivi.

Ciò è possibile grazie a una interazione quotidiana in cui entrambe le parti riescono a ottenere il meglio di sé grazie al costante supporto dell’altro.

Se le persone fossero blocchi di marmo, l’amore autentico sarebbe quello scalpello che riesce a tirar fuori la nostra versione migliore, quell’Io ideale che offre la felicità autentica. È raggiungere la migliore versione di sé e i propri obiettivi grazie a quel lavoro quotidiano tra due in cui si cerca di dare tutto per l’altro e viceversa.

Il fenomeno Michelangelo è un’interazione appagante perché ci consente di raggiungere il nostro “io ideale”. Il supporto costante, la convalida emotiva, essere spronati e incoraggiati a raggiungere i nostri obiettivi personali, è altamente positivo.

Fenomano Michelangelo.

Il fenomeno Michelangelo e il raggiungimento dei nostri obiettivi di vita

Approfondiamo i meccanismi di realizzazione e raggiungimento degli obiettivi quasi sempre da una prospettiva individuale. “Lavoro sodo, pianifico, lo capisco”. Il fenomeno Michelangelo promuove anche il raggiungimento di molti dei nostri obiettivi esistenziali.

In che modo? Ebbene, il lavoro di ricerca del Dr. Wilhelm Hofmann ci ricorda che le relazioni più intime sono determinanti nel regolare la nostra condotta e nel raggiungere i nostri obiettivi. Quando godiamo di una relazione stabile e soddisfacente, ci sentiamo più motivati e fiduciosi a lavorare verso i nostri obiettivi.

Allo stesso modo, il fenomeno Michelangelo favorisce quella fioritura personale che permette di lavorare quotidianamente per quello che vogliamo. Il partner ci ricorda chi siamo e quanto valiamo. È quella figura che, nei momenti bassi, è in grado di offrirci preziosi rinforzi emotivi per rialzarci e andare avanti.

La psicologa Madoka Kumashiro, dell’Università di Londra, definisce questo fenomeno come segue: “Per scolpire efficacemente un blocco di pietra, lo scultore non deve solo comprendere la forma ideale che dorme nel blocco, ma deve anche comprendere il blocco in sé; sapere quali possibilità ha e quali parti andrebbero evitate”.

Conclusioni

Il fenomeno Michelangelo in fondo ci ricorda che nulla è potente come le relazioni basate sul rispetto e sull’ammirazione.

Quando amiamo una persona così com’è, non vogliamo cambiarla. La spingeremo solo a offrire sempre il meglio di sé.


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