Figli che non amano i genitori: perché?

I figli, spesso adulti, che non amano i genitori manifestano problemi nelle relazioni affettive. Questa mancanza d'amore è un fardello che si portano dietro e che impedisce loro di instaurare amicizie o relazioni positive.
Figli che non amano i genitori: perché?

Ultimo aggiornamento: 10 agosto, 2021

L’amore reciproco tra genitori e figli è per molti un fatto indiscutibile. Tuttavia, non è sempre così. Esistono anche figli che non amano i genitori, e non vi è nulla di patologico in ciò né significa che siano “esseri snaturati”. È una realtà frutto di determinate circostanze.

Ma parlare di figli che non amano i genitori non va preso alla lettera. Tranne qualche eccezione, dovuta a carenze o limitazioni, i figli si legano sempre ai genitori attraverso l’affetto. Ciò che non sempre avviene è che tale affetto sia positivo, ma all’opposto, prevalgano sentimenti di odio, risentimento e, naturalmente, indifferenza.

Tuttavia, anche quando sembra che i figli non amino i genitori, in realtà l’affetto è solamente represso, inibito, ovvero non espresso, o manifestato in maniera inadeguata, ma sempre presente. Ma perché succede, a cosa è dovuto?

“In ogni giorno della nostra vita noi facciamo depositi nella banca della memoria dei nostri figli”.

-Carles R. Swindoll-

Bambina arrabbiata.

Figli che non amano i genitori: l’effetto specchio

Uno dei motivi per cui i figli non amano i genitori è il cosiddetto effetto specchio; ovvero quando i genitori non mostrano affetto nei confronti dei figli e questi ultimi apprendono a rapportarsi con essi allo stesso modo: con freddezza.

In questi casi, è una carenza a bloccare o limitare lo sviluppo affettivo. Il genitore, consciamente o inconsciamente, stabilisce un limite invalicabile nella relazione con i figli; trasmettendo l’idea che il legame non debba implicare affetto, ma essere limitato alla relazione pratica e funzionale.

In tali condizioni, è probabile che il bambino non apprenda a relazionarsi attraverso l’affetto con il mondo esterno. Di fatto, può donare solo quello che ha ricevuto: indifferenza.

Ciò limita una dimensione importante del suo essere. Tuttavia, è una situazione in cui l’amore, per quanto inibito, non è comunque del tutto assente.

L’abbandono nelle sue diverse forme

L’abbandono è un’altra delle cause che porta alcuni bambini a non amare i genitori. Quando l’abbandono è totale, non si ha nemmeno la possibilità di esplorare il legame.

La dinamica più frequente, in questi casi, è che il genitore assente venga idealizzato o rifiutato come risposta al rifiuto.

Tuttavia, l’abbandono non consiste esclusivamente nell’assenza di uno o di entrambi genitori. Di fatto, è considerato abbandono – in questo caso negligenza – anche mostrare disinteresse verso i bisogni del bambino e delegarne l’educazione a terzi, pur vivendo sotto lo stesso tetto. Così come lo è il non fornire adeguato sostegno nei momenti critici.

In questi casi, il bambino percepisce una sorta di tradimento da parte dei genitori, maturando l’idea di non poter contare su di loro e vivendo il rapporto con diffidenza e distanza. Questo, a lungo andare, si trasforma in disaffezione, soprattutto nei casi di abbandono sistematico.

Bambino arrabbiato.

Figli che non amano i genitori: la vittimizzazione

Il disamore per i genitori ha origine da esperienze violente, che generalmente riguardano abusi di diverso tipo: emotivo, fisico o sessuale. Il danno che ne deriva è grande e si porta dietro cicatrici che impediscono di sviluppare un legame sano con i genitori.

Quando il bambino percepisce il genitore come un aggressore, l’emozione in lui predominante è l’odio; che può essere tacito o esplicito. A esso si aggiungono risentimento e rabbia, che crescendo si trasformano in un profondo rifiuto, per il quale spesso finiscono per sentirsi in colpa.

L’essere umano impara ad amare se stesso e gli altri in base al legame primario stabilito con i genitori.

Non è mai troppo l’amore che si può dare a un bambino, perché ogni sorriso, ogni abbraccio, ogni dimostrazione d’affetto, contribuisce a spianargli la strada verso il futuro. I silenzi, la distanza e i maltrattamenti, sono tutti ostacoli al suo naturale sviluppo.


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  • Ruan, D. (2016). Conexión Padres e hijos: Coaching como herramienta para construir conexión Familiar en la era digital. Palibrio.


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