Fitte al petto dovute all'ansia
L’ansia può esprimersi in diversi modi, da una sensazione di soffocamento a una spirale di pensieri negativi che sfociano nella paura di morire, passando per parestesie, nausea o vertigini. In effetti, molti di essi vanno ben oltre la semplice attivazione fisiologica. Se c’è un sintomo che provoca un atroce timore, di solito sono le fitte al petto dovute all’ansia.
Mentre altri sintomi frutto di stati d’animo intensi tendono ad attirare meno l’attenzione, le fitte al petto dovute all’ansia sono uno di quelli che preoccupano di più chi ne soffre. Forse perché questo dolore può essere quanto di più vicino a quanto si prova nel corso di un evento cardiaco.
Se davvero l’uomo si abitua al dolore, perché soffre sempre più con il trascorrere del tempo?
-Anonimo-
Risalire alla causa scatenante delle fitte al petto, soprattutto quando interessano la regione mediastinica, è importante; nel peggiore dei casi, questo dolore può indicare un problema di salute urgente.
Quando una o più arterie coronarie si ostruiscono o si rompono, e quindi si blocca l’afflusso di sangue a una specifica regione cardiaca, tale regione, dinnanzi alla mancanza di ossigeno e nutrienti, genera una risposta fortemente dolorosa, indicando un problema nell’apparato cardiaco.
Il dolore riferito e le fitte al petto
Il dolore avvertito a livello degli altri organi, come quando si soffre di calcoli renali, vale anche per il cuore: insorge il cosiddetto dolore riferito, ovvero la sensazione dolorosa che si produce in una zona che non è il cuore, in questo caso il petto. Si tratta di quel dolore che molti associano quasi esclusivamente a un infarto o a un attacco cardiaco.
Per tutte queste ragioni, non è da escludere che provando all’improvviso un dolore pulsante nella zona a metà del petto, chiunque possa pensare di avere un problema cardiaco. Tuttavia, in realtà può essere dovuto a svariate cause di diversa natura. Tra di esse, possiamo riscontrare le seguenti:
- Disturbi cardiovascolari.
- Traumi.
- Problemi osteoarticolari.
- Lesioni muscolari.
- Tumori.
- Sovraccarico cardiaco prolungato nel tempo.
- Ansia somatica.
Ed è quest’ultimo caso che può essere davvero interessante approfondire, perché non solo si presenta abbastanza di frequente, ma può anche essere un campanello di allarme che indica se si stanno verificando livelli estremi di stress.
Perché si soffre di fitte al petto a causa dell’ansia?
Esiste un fenomeno a metà tra lo stato fisico e quello psicologico, chiamato somatizzazione e che è stato ampiamente studiato sia dalla disciplina psicologica che da quella medica. Consiste nella manifestazione fisica (sotto forma di dolore, movimenti anomali, problemi di salute, disturbi cutanei e così via) di stati emotivi.
Provare emozioni intense – che siano positive o negative – di solito è accompagnato da percezioni sensoriali al petto; per questo motivo, quando siamo particolarmente felici, possiamo sentirci come se il petto ci stesse “esplodendo di gioia”. Allo stesso tempo, un forte dispiacere stimola una sgradevole sensazione al petto.
Ansia e stress
È naturale che, molto spesso, la parte del corpo “scelta” dall’ansia per manifestarsi in modo latente sia il petto, e che suddetta manifestazione sia esattamente il dolore.
Sebbene questa somatizzazione sia piuttosto frequente e non sia indice di un imminente pericolo, a volte può essere sintomo di altri elementi ansiogeni nella vita della persona.
In generale, le fitte al petto dovute all’ansia non si manifestano di punto in bianco, a causa di un passeggero o transitorio episodio di ansia; al contrario, di solito insorgono come conseguenza a una intensa e prolungata presenza di ansia nell’individuo. Una presenza che potrebbe generare conseguenze negative per la salute e il benessere dello stesso.
Dinnanzi alla percezione delle fitte al petto dovute all’ansia, la risposta logica dell’individuo è la manifestazione di maggiori livelli di ansia. In questo modo, si crea un circolo vizioso che si autoalimenta e che peggiora la situazione in alcuni momenti.
Come distinguere le fitte al petto dovute all’ansia da qualcosa di più grave?
Dinnanzi alla comparsa di dolore al petto, la prima misura da prendere consiste nella ricerca di una consulenza medica per capire se potrebbe trattarsi di un serio problema di salute. Tuttavia, visto che non possiamo sapere in anticipo se bisogna preoccuparsi davvero, una buona idea è mantenere la calma.
Quando il dolore al petto riflette un problema cardiaco, di solito è accompagnato da altri sintomi o segnali che tendono a non essere presenti quando il suddetto dolore è di natura puramente ansiosa. Ad esempio, i seguenti:
- Il ritmo cardiaco diventa irregolare e spesso debole.
- Al contempo si manifesta una sintomatologia vegetativa come sudorazione fredda e crisi ipotensiva.
- Può manifestarsi anche nausea, perdita di forza e persino svenimenti.
- Il dolore è più abrasivo e pulsante; generalmente si percepisce un dolore che attraversa il petto da avanti a dietro, come se si prolungasse verso il braccio sinistro o il collo.
Altri sintomi
- Tipicamente compaiono sintomi che sfociano in problemi digestivi (dolore alla bocca dello stomaco, indigestione, mal di stomaco e persino nausea e vomito).
- È comune osservare pallore cutaneo.
- Nella maggior parte dei casi il dolore non si attenua man mano che il soggetto si tranquillizza.
In presenza di fitte al petto, la cosa più giusta da fare è mantenere la calma e aspettare che un professionista confermi l’origine del problema, soprattutto se si ha una certa tendenza a provare ansia. È importante prendere l’episodio con la dovuta serietà e introdurre nella nostra routine alcune abitudini che ci aiuteranno a contrastare gli effetti dell’ansia e dello stress.
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