Fitte al petto: c'è da preoccuparsi?

Le fitte improvvise al petto sono generalmente associate all'ansia. Di solito sono brevi e intense, talvolta provocano attacchi di panico. Tuttavia, possono anche indicare diverse malattie.
Fitte al petto: c'è da preoccuparsi?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

Avvertire fitte al petto improvvise e intense è abbastanza comune. Non importa quanto sia ricorrente, suscita sempre un certo allarme e persino paura.

Sto per avere un infarto? E se fosse un’angina pectoris? Queste sono di solito le domande più frequenti quando si prova un dolore toracico improvviso.

Va notato innanzitutto che si tratta di un sintomo comune dell’ansia; ha una durata pari a 5-10 minuti e va via da sé. La cosa più appropriata in tutti i casi è escludere possibili disturbi o malattie cardiache. Si consiglia, dunque, di rivolgersi al medico curante.

È anche interessante sapere che le fitte al petto possono essere dovute a molteplici cause, tra cui disturbi digestivi e persino condizioni muscolari e ossee come la costocondrite, malattia della cartilagine della gabbia toracica. Conviene, dunque, ricevere sempre una diagnosi che permetta di escludere malattie e disturbi.

D’altra parte, c’è un fatto che tende a verificarsi con frequenza: quando si escludono disturbi fisici e organici e si scopre che l’ansia ne è la causa, molte persone provano qualche perplessità. Le fitte al petto sono molto intense, dunque risulta difficile accettare che abbiano origine mentale.

Uomo che soffre di fitte al petto.

Fitte al petto, sintomo di ansia

La Boston University e la Harvard Medical School rivelano in uno studio condotto dal Dr. Jeff H. Human che 1 persona su 4 che si reca al pronto soccorso pensando di avere un attacco di cuore ha in realtà un attacco di panico. Le fitte al petto sono uno dei sintomi associati più comuni.

Il dato di per sé è significativo, il che indica senza dubbio il grande impatto che i disturbi d’ansia hanno tra la popolazione. Quel dolore al petto legato all’ansia non dura più di 5-10 minuti.

Un’esperienza breve, ma che spesso è vissuta intensamente, soprattutto se accompagnata dai sintomi tipici degli attacchi di panico. Vediamo, però, quali caratteristiche presentano le fitte al petto da ansia.

Perché si avverte un dolore pulsante al petto?

In media le fitte al petto appaiono come segue:

  • In assenza di far sforzo. A volte possono presentarsi anche nelle situazioni più comuni e senza che ci sia una situazione angosciante o ansiosa; per esempio mentre si mangia, si parla al telefono o si guarda la televisione.
  • Il dolore è intenso, al punto da impedire di respirare normalmente.
  • Hanno breve durata e si risolvono da sé

Le due cause principali di questo sintomo sono:

  • Tensione muscolare. Il cuore è un altro muscolo del nostro corpo. Quando proviamo ansia da giorni o settimane, quell’emozione tende ad accumularsi, a rimanere impregnata nel corpo. Infine, e quando meno ce lo aspettiamo (soprattutto quando siamo rilassati) i muscoli reagiscono causando le suddette fitte.
  • Disturbi respiratori e d’ansia. Un altro aspetto di cui dobbiamo tenere conto è il modo in cui si respira quando si è in preda all’ansia: più accelerato, i muscoli intercostali e quelli intorno al torace subiscono alterazioni e si presentano le fitte. Allo stesso modo, quella respirazione alterata genera un eccesso di gas che si traduce anche in dolore lancinante.
Uomo che soffre di fitte al petto.

Quali altre cause possono causare fitte al petto?

L’ansia è un disturbo psicologico che non si diagnostica con i raggi X o gli esami del sangue. Il medico, dunque, la diagnosticherà nel caso in cui possibili malattie fisiologiche vengano escluse e presentino segni clinici concreti e osservabili.

Nei paragrafi che seguono descriviamo le altre cause fisiche e organiche (non mentali) associate alle fitte al petto.

Malattia cardiaca

In presenza di malattia cardiaca (infarto, angina, ecc.) è normale accusare i seguenti sintomi:

  • Pressione, bruciore oppure oppressione al petto.
  • Dolore schiacciante che raggiunge la schiena, il collo, la mascella, le spalle e una o entrambe le braccia.
  • Il dolore non scompare, ma diventa più intenso al punto da perdere conoscenza in alcuni casi.
  • Sensazione di soffocamento.
  • Sentire freddo.
  • Nausea o vomito.

Disturbi digestivi

Le fitte al petto possono dipendere anche da un disturbo a carico dell’apparato digerente. I più comuni sono i seguenti:

  • Bruciore di stomaco.
  • Disturbi e malattie dell’esofago.
  • Disturbi alla colecisti o al pancreas (infiammazione, calcoli biliari, ecc.).
  • Gas intestinali, che potrebbero essere correlati al consumo di alimenti che causano flatulenza, come bibite, legumi o verdure.
Auscultare il cuore.

Cause muscolari e ossee

  • Costocondrite. È una malattia a carico della cartilagine che unisce le costole allo sterno, la quale si infiamma e provoca dolore.

Malattia polmonare

Una possibile malattia polmonare è un’altra causa che gli specialisti dovrebbero escludere. Le più comuni sono:

Fitte al petto durante l’allattamento

Durante le prime settimane di allattamento, il seno della donna tende a essere teso e gonfio, quindi avvertirà spesso dolore o bruciore.

In alcune occasioni, questi disagi possono raggiungere le ascelle e causare febbre. Tuttavia, durante l’allattamento, il formicolio al seno è normale.

lacci

Dopo aver eseguito esercizio fisico intenso, il corpo produce acido lattico, responsabile del dolore muscolare. Le micro-lacerazioni dei muscoli a carico del torace sono solitamente vissute sotto forma di spasmi. Questo disagio è in genere di breve durata e acuto, ma non è accompagnato da altri sintomi.

Conclusioni

Le fitte al petto possono avere diverse cause. Tuttavia, nella maggior parte dei casi sono dovute all’ansia. Il consiglio è di consultare sempre il medico in modo da ricevere la diagnosi corretta. 

Allo stesso modo, imparare a gestire il prima possibile lo stress e l’ansia nella vita quotidiana che tanto minano la nostra qualità di vita.


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  • Huffman, Jeff C. (2010) Panic Disorder and Chest Pain: Mechanisms, Morbidity, and Management. Prim Care Companion J Clin Psychiatry. 2002; 4(2): 54–62.

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