García Márquez e il realismo magico

Chi non ricorda "Cent'anni di solitudine" o "Cronaca di una morte annunciata"? Oggi rivediamo la vita e l'opera di questo scrittore magistrale che con la sua straordinaria penna è riuscito a toccare i nostri cuori.
García Márquez e il realismo magico
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Scritto Sonia Budner

Ultimo aggiornamento: 14 febbraio, 2023

Abbiamo deciso di immergerci nella vita e nelle opere dello scrittore colombiano per eccellenza, considerato uno dei migliori del XX secolo: Gabriel García Márquez, affettuosamente conosciuto come Gabo.

Milioni di lettori in tutto il mondo hanno apprezzato la sua magistrale abilità nel combinare elementi magici con le ambientazioni socio-culturali più realistiche. Tratto che gli ha permesso di divenire uno dei più acclamati autori dello stile noto come realismo magico.

Nei suoi libri, García Márquez unisce passato, presente e futuro in modo del tutto straordinario. La sua intera bibliografia presenta fatti storici dalle evidenti connotazioni politiche, culturali e sociali che convergono con la finzione e gli eventi soprannaturali.

I suoi romanzi, dunque, non sono affascinanti solo da un punto di vista narrativo, ma anche commoventi per via della riflessione sui sentimenti di una società meravigliosamente catturati tra le pagine.

Gabriel García Márquez aveva un’incredibile capacità di gestire il concetto di tempo e di morte. I suoi libri narrano storie in cui il tempo è mutevole. Viaggiano dal presente al passato e viceversa in una linea narrativa avvincente e tremendamente fluida.

La sua fama è andata ben oltre i confini della lingua spagnola ed è riuscita ad affascinare il pubblico e la critica internazionale. È considerato infatti uno dei migliori autori in lingua spagnola.

Libri sulla scrivania.

I primi anni

Gabriel García Márquez nacque in Colombia nel 1927; il padre era un farmacista e il nonno materno era militare. Aveva ben 11 fratelli. Il giovane Gabriel venne cresciuto dai nonni, in una casa dove si divertivano a leggere e raccontare storie di folclore locale; le storie su antenati morti, premonizioni, fantasmi e presagi erano all’ordine del giorno.

Sin da bambino fu uno studente brillante e nonostante i dubbi circa gli studi da intraprendere alla fine decise di iscriversi a Giurisprudenza all’Università Nazionale della Colombia. Fu durante gli anni universitari che iniziò a scrivere e pubblicò alcuni dei suoi racconti sul giornale El espectador alla fine degli anni ’40.

Finì però per abbandonare gli studi di legge, che odiava, e si trasferì a Barranquilla, dove scriveva per un giornale. Nel 1955 pubblicò il suo primo romanzo Foglie morte, ambientato a Macondo, città inventata che apparirà in altri suoi libri.

A una festa incontrò la sua futura moglie, Mercedes Barcha, anche lei figlia di uno speziale, mentre era ancora studente. Si sposarono nel 1958 ed ebbero due figli.

La fama di Gabriel García Márquez

Nel 1961 pubblicò  Nessuno scrive al colonello e solo un anno dopo uscì La mala ora. Seguirà nel 1967Cento anni di solitudine, che diventerà uno dei suoi romanzi più noti. In una sola settimana, vendette più di 8000 copie, venne tradotto in venticinque lingue e ricevette diversi premi internazionali.

Quest’opera fu seguita da Racconto di un naufrago, Cronaca di una morte annunciata, Occhi di cane azzurro, Dell’amore e di altri demoni e molti altri. Nel 1985, pubblicò L’amore ai tempi del colera, sua famosa opera ispirata alla storia d’amore dei genitori. Questi sono solo alcuni dei titoli più noti di Gabo, la cui produzione letteraria fu prolifica e di inimmaginabile successo editoriale.

Il suo lavoro è un riflesso della realtà culturale e sociale della Colombia e di tutta l’America Latina di quegli anni. Il suo successo e la sua qualità letteraria furono tali che nel 1982 gli fu assegnato uno dei più prestigiosi premi internazionali: il Premio Nobel per la letteratura.

Nella primavera del 1999 gli viene diagnosticato un cancro che, dopo anni di lotta, riuscì a curare; in quel momento decise di scrivere le sue memorie. Una polmonite lo porterà via nel 2014 all’età di 87 anni.

“Si crede che la cultura sia solo nelle belle arti. No. La cultura è quella, ma è anche la cucina, la moda, l’educazione, la scienza, le religioni, il folclore, l’ambiente, il modo di amare, insomma, tutto ciò che gli esseri umani aggiungono o tolgono per migliorare o danneggiare la natura”.

-Gabriel García Márquez-.

Primo piano di Gabriel Garcia Marquez.

Un’eredità straordinaria

Anche se il suo legame con il realismo magico è ben noto, scrisse molte opere di saggistica influenzate da temi realisti. Il suo lavoro è stato descritto senza tempo e caratterizzato da grande impegno sociale.

La politica ebbe un ruolo importante nei suoi romanzi, non a caso la scrittura rappresentò il mezzo per esprimere le sue opinioni in contesti narrativi.

Marquez riuscì a catturare l’importanza che l’impegno sociale e politico avevano per lui come una questione cruciale nella vita del suo paese e del suo popolo. Gabo è stato un esempio di impegno politico e sociale che si rifletté nella sua superba opera. In occasione dell’assegnazione del premio Nobel disse:

“Di fronte all’oppressione, al saccheggio e all’abbandono, la nostra risposta è la vita. Né inondazioni né pestilenze, né carestie né cataclismi, nemmeno le guerre eterne attraverso i secoli e i secoli hanno potuto ridurre il tenace successo della vita sulla morte”.


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