Gestire i pensieri ossessivi: 3 strategie

Gestire i pensieri ossessivi: 3 strategie
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 28 marzo, 2023

Gestire i pensieri ossessivi è un compito molto arduo. Richiede una volontà e una disciplina enormi. È una lotta senza tregua contro le molle della nostra mente che molte volte sono inconsapevoli. Solo chi è vittima di queste idee sa quanto può diventare difficile allontanarle. Una parte di noi vorrebbe uscire dal circolo vizioso, ma un’altra parte si sforza affinché tutto resti uguale.

Per gestire i pensieri ossessivi, il primo passo da fare è comprendere in cosa consistono. Si battezzano sotto questo nome quelle idee intrusive che tendono a essere fisse nella mente e, in molti casi, diventano ricorrenti. Si presentano in un modo che percepiamo come involontario. Arrivano in modo semplice, interrompono altri fili di pensiero e non possiamo liberarci di esse. Generalmente il loro contenuto è intimidatorio. Trattano di catastrofi o danni. Provocano paura.

Molte di queste idee nascono da conflitti irrisolti, quasi sempre relazionati a una colpa  non consapevole o che, ad ogni modo, non è stata affrontata. L’idea reiterata è una forma di punizione per qualcosa che abbiamo fatto e che si considera riprovevole. Tuttavia, sfugge alla coscienza. In ogni caso, è possibile gestire i pensieri ossessivi affinché perdano potere. A seguire vi diremo tre strategie per riuscirci.

Un buon modo per gestire i pensieri ossessivi è iniziare a vederli come se fossero una trappola fatta di sabbie mobili. Immaginiamo che qualcuno cada su un terreno di questo genere. Il suo istinto lo spingerà a desiderare di uscire da lì quanto prima. Tuttavia, se prova a muoversi, cercando di alzare le gambe, l’unica cosa che ottiene è scendere ancora più in profondità.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.