Hermione Granger, femminismo in Harry Potter
Sebbene i ruoli di eroe e antieroe nella saga di Harry Potter siano attribuiti a due uomini – rispettivamente Harry e Voldemort – J.K. Rowling ha voluto dedicare uno certo spazio alle donne nei suoi libri. Ci dimostra così che anche se è il protagonista è Harry, il filo conduttore della storia non è sempre nelle mani di uomini o bambini. Oggi parleremo di Hermione Granger, ma sono molte le eroine di questa saga:
- Minerva McGranitt: professoressa che si distingue per il suo coraggio e per la sua intelligenza.
- Luna Lovegood: eccentrica e originale, ma anche coraggiosa.
- Molly Weasley: la perfetta incarnazione dei valori materni, guerriera e coraggiosa, capace di affrontare chiunque per difendere i suoi cari.
- Ninfadora Tonks: membro dell’Ordine della Fenice, svolge una professione “davvero poco femminile”: lavora come auror (maghi particolarmente qualificati che lottano contro le arti oscure) per il Ministero della Magia.
- Lily Evans: la madre di Harry, colei che è riuscita a salvarlo dalla morte per mano di Voldemort.
- Ginny Weasley: dimostra una grande intelligenza e una grande abilità per lo sport, arrivando ad affermarsi con successo nel mondo del Quidditch.
La Rowling non si limita solo a presentarci donne eroine, ma anche terribili antagoniste come Bellatrix Lestrange, la folle ed eterna innamorata del Signore oscuro, capace di seminare caos e terrore, di uccidere senza scrupoli chiunque si intrometta nei suoi piani oscuri.
Eppure esiste qualcuno ancora più odiato dello stesso Voldemort; stiamo parlando di Dolores Umbridge, una vera tiranna al servizio del Ministero della Magia. È l’incarnazione dell’abuso di potere, della dittatura, dell’ambizione e della malvagità immotivata.
Ognuno di questi personaggi merita un approfondimento, ma il personaggio che risalta tra tutte è quello di Hermione Granger, diventata nuova icona del femminismo, così come Emma Watson, l’attrice che dà vita al personaggio nei film. L’abbiamo vista crescere, cambiare e trasformarsi in un pilastro fondamentale senza cui, di certo, Harry e Ron non sarebbero sopravvissuti nel primo libro.
Hermione Granger, J.K. Rowiling e le sue origini
È facile trovare dei parallelismi tra i personaggi della saga e l’autrice. Harry e la Rowling sono nati lo stesso giorno e il patronus di Hermione Granger è una nutria, l’animale preferito della scrittrice. Il patronus è un incantesimo che si scongiura pronunciando l’Expecto Patronum, che serve per scacciare i dissennatori, ma funge anche da messaggero.
I dissennatori sono creature che risucchiano l’anima, che gettano ombra su tutto quello che incontrano; quando ci si trova vicino a loro, i ricordi più tristi vengono in mente, insieme ai pensieri negativi, rendendo chiunque vulnerabile.
Per crearli, la Rowling si è ispirata alla depressione di cui soffriva e ha deciso di ideare potenti incantesimi per scacciarli; per scongiurare queste maledizioni, il mago o la maga deve concentrare tutte le proprie energie sui ricordi positivi, sui momenti in grado di battere la tristezza evocata dai dissennatori.
Se l’incantesimo viene formulato nel modo corretto, dalla bacchetta uscirà un’intensa luce che assumerà le sembianze di un animale. Ogni patronus ha il proprio significato, così la Rowling ha deciso di affidare a Hermione una nutria per creare un legame tra loro due. Il patronus di Ron è un Jack Russel terrier, razza canina famosa per la sua tendenza a inseguire e a cacciare le nutrie.
La nutria viene associata all’energia femminile, alle emozioni e all’empatia. Hermione è uno dei personaggi dotati di maggiore empatia in tutto l’universo di Harry Potter. Si tratta del personaggio che più si preoccupa per la situazione degli elfi domestici, creature schiavizzate dagli umani e che possono essere liberati solo se il padrone regala loro un indumento da indossare.
Nemmeno i personaggi più saggi riescono a essere empatici con queste creature; persino a Hogwarts vivono elfi domestici che lavorano in cucina. Hermione Granger fonda da sé un’associazione a favore della loro liberazione dalla schiavitù e cuce per loro indumenti per liberarli. In tal modo, diventa evidente come l’amica di Harry si preoccupa di tutte le creature del mondo magico, delle ingiustizie e delle diseguaglianze.
Lei stessa ha vissuto sulla propria pelle gli effetti della discriminazione, dei pregiudizi. È figlia di due babbani (mezzi maghi, mezzi umani) e, quindi, ha subito angherie e insulti da parte di alcuni compagni di Hogwarts che la considerano una “mezzo sangue”.
Il ruolo Di Hermione nella saga
Hermione Granger è presente in tutti gli eventi importanti della saga: il suo ruolo è fondamentale. Già nel primo libro percepiamo la sua vibrante intelligenza, inoltre grazie alla sua sete di conoscenza è in grado di trovare soluzioni a qualunque avversità si presenti. La sua capacità di vedere chiaramente anche nel buio più profondo delle situazioni, le consentirà di risolvere qualsiasi enigma, qualunque problema.
Nell’ultimo libro, proprio lei fa il peggiore dei sacrifici, dimostrando di avere ben chiari i propri ideali e un profondo coraggio. La guerra è sul punto di iniziare, i luoghi in cui è cresciuta non sono più sicuri. Hermione teme che i mangiamorte possano fare del male alla sua famiglia, dunque cancella la memoria dei suoi genitori, facendo credere loro di non avere mai avuto una figlia; non sa se un giorno potrà rompere l’incantesimo e ripristinare la loro memoria.
Allo stesso tempo, per Harry e Ron sarebbe stato impossibile sopravvivere alla fuga senza l’aiuto di Hermione, la quale aveva previsto l’avvicinarsi di tempi duri motivo per cui decide di munirsi di tenda da campeggio e di un’infinità di oggetti che possono essere d’aiuto.
Tuttavia, nemmeno Hermione è perfetta e, sebbene non dia particolare importanza al proprio aspetto fisico, è molto insicura e formula un incantesimo per rimpicciolire i suoi denti, troppo grandi e oggetto di scherno. Prova gelosia anche quando Ron inizia una relazione con Lavander e si comporta in modo irrazionale.
D’altronde la Rowiling voleva che Hermione Granger fosse uno specchio su cui riflettersi, un modello per le bambine; tutte le ragazze, in alcuni momenti, si sentono insicure, ma alla fine ritrovano il loro cammino.
Per questo motivo, ha introdotto nello sviluppo del personaggio una piccola trama amorosa e alcune insicurezze che la rendessero più reale, più imperfetta. Hermione imparerà ad accettarsi, a essere fedele ai propri ideali a prescindere da quello che pensano gli altri.
Un futuro più equo
19 anni dopo, Hermione è l’unica del trio principale ad aver concluso i propri studi e a essere diventata Ministro della Magia, incarico che corrisponde a quello del Primo Ministro nel mondo dei babbani. È sposata con Ron, con il quale ha due figli: Rose e Hugo Granger-Weasley; questo doppio cognome non è presente nei figli degli altri personaggi, come Harry o Draco Malfoy.
Non sappiamo per quale motivo il cognome Granger vada per primo, ma probabilmente solo per ordine alfabetico. Eppure dimostra, per quanto all’apparenza sia un fatto privo di significato, che qualsiasi cambiamento, per quanto piccolo, è importante per costruire un mondo migliore.
Entrambi i cognomi, uniti da un trattino, sono esempio di una relazione paritaria, in contrapposizione alla tradizione inglese, in cui la donna prende il cognome del marito e i figli avranno un solo cognome, che è quello del padre.
L’esercito di Silente formato da Hermione Granger
Durante la sua permanenza a Hogwarts, Hermione dimostra di possedere una forte leadership. Forma l’Esercito di Silente per permettere agli alunni di imparare a difendersi dinnanzi al divieto della Umbridge di insegnare difesa contro le arti oscure.
La sua preoccupazione per la parità dei diritti e la sua sensibilità verso tutti gli essere viventi ci fa pensare che con lei a capo del Ministero, tempi migliori attendono il Mondo della Magia; tempi ricchi di cambiamenti, ma soprattutto più equi e giusti per tutti.
Nonostante “l’impurezza” del suo sangue, riesce a dimostrare che impegnandosi tutto è possibile, superando un’origine che la penalizza per molti aspetti. Hermione diventa un buon esempio per le donne, le giovani e le bambine che si apprestano a leggere la saga; va contro lo stereotipo della donna sentimentale e apre le porte alla parità.
“Io? Furbizia e tanti libri. Ci sono cose più importanti: amicizia… e coraggio.”
-Hermione Granger-