I genitori che avremmo voluto avere (e non abbiamo avuto)

Ci sono molte persone che avrebbero voluto avere un padre più presente e comprensivo o una madre più affettuosa… Cosa possiamo fare quando il senso di vuoto per ciò che non abbiamo avuto condiziona il nostro presente?
I genitori che avremmo voluto avere (e non abbiamo avuto)
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

I genitori che avremmo voluto avere e non abbiamo avuto: un vuoto accompagnato dalla sensazione quasi persistente che ci sia mancato qualcosa nella nostra esistenza. Una ferita che continua a far male e che accompagna per tutta la vita, mentre si continua a mantenere i rapporti con i genitori “reali” che sono, dopo tutto, parte importante della vita.

Ci sono infiniti modi per essere una buona madre e un buon padre. È sorprendente, ma esistono anche molteplici modi per non esserlo. Tuttavia, persiste il mito culturale secondo cui la paternità o la maternità conferiscono quasi automaticamente a una persona buone capacità genitoriali. Si dà per scontato che tutti i figli siano amati e il loro benessere sia sempre considerato una priorità.

È evidente che non è sempre così. Qualche volta siamo costretti ad accettare che il mondo può essere tanto ingiusto quanto strano. Che ci sono padri cattivi e madri poco affettuose, come ci sono anche figli che non amano i genitori e che sono violenti verso questi ultimi.

Ma cosa si può fare quando non abbiamo avuto i genitori che avremmo voluto e ci portiamo dentro una profonda tristezza?

Padre e figlia si tengono per mano

Genitori che non amano i figli

Ci sono alcuni tipi di genitorialità e modelli educativi invisibili ai più. Stiamo parlando di quegli stili genitoriali che, pur senza abusi fisici, presentano carenze che agli occhi degli altri passano inosservate. Questi modi di essere genitori non hanno nulla a che fare con la negligenza sui minori e spesso sono persino compatibili con attività come portare i figli al parco, allo zoo o al cinema.

Quando alcuni comportamenti sono assenti, il bambino lo percepisce, indipendentemente dalla sua età. Perché ogni persona che viene al mondo ha bisogno di amore, sicurezza e di un legame valido che arricchisca a livello emotivo. Se questo non è presente o non in modo adeguato, il bambino lo sente, che abbia 3 o 12 anni.

I genitori che non sanno dare affetto possiedono una serie di tratti e comportamenti specifici. Sono profili in cui compaiono spesso disapprovazione, gesti senza significato, freddezza emotiva o alte aspettative. Analizziamo queste tipologie di seguito.

Genitori che non riescono a dare affetto

Esistono genitori che non amano i propri figli. Così come ci sono genitori che, pur amando i figli infinitamente, lo fanno nel modo sbagliato. I motivi per cui ciò accade sono molteplici e non è così facile definirli. In alcuni casi non volevano davvero essere padre o madre, ma hanno comunque fatto il grande passo.

Altre volte, potremmo trovarci di fronte a disturbi mentali o semplicemente al contrasto con altri interessi. Comunque sia, il danno psicologico che ne risulta è enorme. Tant’è che secondo studi come quello condotto alla Columbia University, questo tipo di esperienze vengono vissute dal cervello nello stesso modo con cui elabora il dolore fisico.

Genitori narcisisti

Chi non sogna un padre e una madre capaci di dare amore senza compromessi? Invece, a volte dobbiamo fare i conti con genitori narcisisti che danno priorità solo a se stessi.

In queste situazioni, non importa ciò che un figlio vuole o ciò di cui ha bisogno, le sue priorità sono secondarie. Importa solo ciò che vuole il padre o la madre.

Genitori che vogliono esercitare il controllo

Ci sono famiglie che amano esercitare il controllo, che non permettono ai figli di essere se stessi, di crescere, di maturare né di fare le proprie scelte di vita. I genitori autoritari ricorrono a punizioni e lasciano segni profondi poiché tarpano le ali e riempiono la mente di profonde insicurezze. Questo tipo di genitorialità ed educazione lascia un segno profondo nello sviluppo personale.

I genitori con amore preferenziale

Ci sono padri e madri che professano un amore preferenziale per uno dei figli. Questo amore selettivo verso il figlio o la figlia preferiti fa sì che trascurino l’altro o gli altri, lasciandoli in secondo piano e sconcertati.

I bambini che vengono così spodestati non sanno cosa abbiano fatto di sbagliato, non capiscono perché l’affetto dei genitori a volte sia condizionato.

Figlio triste con la testa appoggiata al muro

Il segno della carenza

I genitori che vorremmo aver avuto e non abbiamo avuto lasciano un segno permanente. È il segno della carenza, della sensazione di non aver ricevuto ciò di cui avevamo bisogno. A volte è il fraintendimento del motivo per cui certe cose sono andate come sono andate. La delusione che si intreccia con la tristezza e talvolta anche con la rabbia, attraversa il passato e il presente.

Come possiamo affrontare quei sentimenti?

Accettare il fatto che i nostri genitori non sono perfetti

Il primo passo per superare la ferita che spesso ci porta ad avere un cattivo rapporto con i nostri genitori, è l’accettazione. È anche bene comprendere che i nostri genitori non sono perfetti, che non hanno agito nel modo migliore e che il passato non si può cambiare.

Accettare il vissuto non significa arrendersi, significa validare ogni emozione provata, ogni delusione ed esperienza per poter andare avanti.

La colpa non è nostra

Sono tante le persone che, ancora in età adulta, continuano a pensare di non aver ricevuto affetto dai genitori per aver fatto qualcosa di sbagliato.

Nessun bambino o adulto è colpevole del fatto che uno o entrambi i genitori non li amino come meritano. La responsabilità è sempre dei genitori.

Meritiamo amore

Se i genitori che la vita ci ha dato non sono come ci aspettavamo è difficile dare loro una seconda possibilità o rimediare al passato. Tuttavia, un aspetto deve essere chiaro. Ci meritiamo amore, e l’affetto che non riceviamo dai nostri genitori può provenire da tante altre persone: amici, partner, fratelli, zii…

L’amore, qualunque sia la sua provenienza, nutre e arricchisce sempre. L’affetto sincero del presente è la cura ad ogni carenza del passato.


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