Narcisisti si nasce o si diventa?

Ricerche recenti rilevano un aumento delle persone narcisiste. Gli effetti di questo comportamento sono molto nocivi. Ma a cosa si deve? Il narcisista nasce così o è il tipo di educazione che si riceve a farci diventare narcisisti?
Narcisisti si nasce o si diventa?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Narcisisti si nasce o si diventa? Dato l’impatto che le persone narcisiste hanno sulla nostra società, molti di noi si sono posti questa domanda. Dal punto di vista della psicologia, il disturbo narcisistico della personalità colpisce solo l’1% della popolazione. Tuttavia, esistono diversi sottotipi e tipologie di narcisismo che riguardano una percentuale maggiore di persone.

Aria di superiorità, tendenza alla manipolazione, bassa empatia, comportamenti arroganti, bisogno di ammirazione… La maggior parte di noi conosce le varie caratteristiche del narcisista.

Dirigenti, colleghi di lavoro, amici e persino all’interno delle coppie… Vivere con un narcisista può essere dannoso per la nostra salute. Sopravvivere a queste persone dopo essersi allontanati da loro spesso significa dover curare diverse ferite.

Il Dottor Theodore Millon, pioniere dello studio della personalità, evidenziava già ai suoi tempi che questa condotta poteva facilmente crescere all’interno della nostra società. Sottolineava anche che i narcisisti prosociali si adattano meglio. Al contrario, i narcisisti antisociali mostrerebbero più arroganza e aggressività rappresentando un rischio sociale per gli altri.

Perché il Dottor Millon nel suo libro Personality Disorders in Modern Life (Disturbi della personalità nella vita moderna) indicava che il numero di narcisisti sarebbe cresciuto? Dipende dalla genetica o è forse l’ambiente che ci circonda a determinare un comportamento così dannoso? Scopriamolo insieme!

Donna che discute animatamente con un collega di lavoro

Narcisisti si nasce o si diventa?

Alla domanda se narcisisti si nasce o si diventa, la scienza ha una risposta chiara: si diventa. Da decenni si sospetta che il tipo di educazione impartita ai bambini e il contesto dei social media influiscano sullo sviluppo di questo profilo psicologico. Con il passare del tempo, sembra che sia possibile capire meglio le dinamiche, le situazioni e le circostanze che definiscono questo tipo di personalità.

Nel corso del XX secolo si pensava che un’educazione genitoriale che non mostrava vicinanza, attaccamento e non trasmetteva sicurezza portasse il bambino a sviluppare sentimenti narcisistici. È stata la psicoanalisi che, in qualche modo, ci ha fatto credere che chi non aveva ricevuto amore durante l’infanzia, in età adulta avrebbe cercato l’approvazione degli altri concentrando tutte le attenzioni, l’affetto e l’ammirazione verso la propria persona.

Il Dott. Eddie Brummelmah e il suo team dell’Università di Utrecht hanno condotto un’interessante ricerca che ha dimostrato un dato ben diverso. Secondo il loro studio, non è la mancanza di affetto da parte dei genitori che genera comportamenti narcisistici, bensì è esattamente il contrario. La iperprotezione, il consenso eccessivo e la mancanza di limiti fanno credere al bambino di essere al di sopra di chiunque altro.

Questo tipo di educazione colloca i bambini su un piedistallo, facendo credere loro che sono degli esseri privilegiati con diritti esclusivi. Gli studiosi hanno anche visto che già intorno ai 7-12 anni è possibile individuare un comportamento narcisistico da parte dei bambini. È in quella fascia d’età, infatti, che emerge il senso dell’Io e la percezione di sentirsi ragazzi o ragazze speciali che meritano più degli altri.

Il pericolo della sopravvalutazione da parte dei genitori

La maggior parte delle persone pensa che i narcisisti siano un prodotto dell’ambiente che li circonda. In questo senso, attribuire tutte le responsabilità ai genitori potrebbe essere motivo di polemica.

È un problema mostrare ai nostri figli che sono amati, che sono speciali e che meritano il meglio? La risposta è no. In effetti, educare i nostri figli con affetto, con un rinforzo costante e con le migliori attenzioni aumenta il loro benessere.

Il problema risiede nella sopravvalutazione. In altre parole, nel far credere al nostro bambino “che è migliore degli altri e che merita più di chiunque altro”. È proprio qui risiede il problema.

Ma potrebbe subentrare un altro fattore: i genitori possono manifestare dei comportamenti narcisistici. In questi casi, i bambini finiranno per imitare gli stessi schemi mentali dei genitori interiorizzandoli e rendendoli propri, nel bene e nel male.

Bambino vestito da re, narcisisti si nasce o si diventa

Narcisisti si nasce o si diventa? Ricordiamo che anche la nostra società educa

Lo psicologo W. Keith Campbell ha scritto un saggio molto interessante intitolato The narcissism epidemic: living in the age of entitlement (L’epidemia del narcisismo: vivere nell’età del diritto). In questo saggio sostiene che prima di tutto bisogna capire che il narcisismo rientra in uno spettro di comportamenti. Alcune persone presentano solo alcune caratteristiche e altre, ovvero l’1%, soffrono di un vero e proprio disturbo narcisistico di personalità.

È importante capire che non sono solo le influenze della famiglia a modellare il nostro comportamento, ma anche la società in cui viviamo esercita un’influenza determinante in tal senso. Negli ultimi anni, inoltre, stiamo assistendo a un aumento del culto dell’Io e alla costante ricerca dei Mi piace per rafforzare il nostro ego e la nostra autostima. In questo scenario si creano dei neo-narcisisti con una frequenza allarmante.

Su un punto dobbiamo essere chiari: i narcisisti non sono persone felici. Non solo causano sofferenza agli altri, ma sono essi stessi eternamente insoddisfatti. Sono persone che vivono tutti i giorni la frustrazione di dover essere sempre al centro dell’attenzione.

Di fronte alla domanda se narcisisti si nasce o si diventa, adesso conosciamo tutti la risposta. Cerchiamo dunque di educare correttamente le nuove generazioni. L’empatia, il rispetto e l’altruismo saranno sempre ottime basi da cui iniziare.


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