Il complesso di Cenerentola: di cosa si tratta?

Il complesso di Cenerentola ha origine durante l'infanzia e può influenzare le relazioni sociali in età adulta.
Il complesso di Cenerentola: di cosa si tratta?
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Scritto Yamila Papa

Ultimo aggiornamento: 02 gennaio, 2023

Il complesso di Cenerentola ha origine durante l’infanzia e può influenzare le relazioni sociali in età adulta. Se avete figlie, non esitare a leggere questo articolo nel quale presentiamo una sindrome piuttosto diffusa, nonché alcune abitudini che la favoriscono.

Non è sbagliato dire che le proprie figlie sono le principesse di casa, perché lo sono davvero. Non va bene, però, farle sedere in attesa del Principe Azzurro, come accade nelle storie come Cenerentola.

L’idea che un bellissimo cavaliere in armatura e a cavallo verrà a salvarle per dare loro il bacio che le risveglierà da un grande sogno (come Biancaneve) o che grazie a lui non passerà tutta la vita a pulire il pavimento (come Cenerentola), può essere molto bello nella nostra immaginazione, ma in realtà non accade.

Il complesso di Cenerentola

Il complesso (o sindrome) di Cenerentola è stato studiato dalla ricercatrice Colette Dowling, la quale ha pubblicato un libro intitolato proprio Il complesso di cenerentola.

In breve, potremmo dire che si tratta del desiderio inconscio delle donne di essere protette o accudite in ogni momento, ignorando i propri gusti o le proprie attività. Ciò può dipendere dall’educazione ricevuta o dalle pressioni sociali o religiose. Dowling indica che in realtà questa sindrome deriva dalla paura di essere indipendenti.

Il nome che questa ricercatrice ha dato al suo studio non potrebbe essere più accurato. Conosciamo tutti la storia di Cenerentola: una giovane ragazza che passa l’intera giornata a prendersi cura della matrigna e delle sorellastre.

Un giorno viene organizzato un ballo per il principe e lei vi partecipa dopo essere stata trasformata in una principessa dalla fata madrina.

Perde la scarpetta di vetro e il bel principe va di casa in casa in cerca della proprietaria. La storia presenta la donna come innocente, bella e rassegnata e, naturalmente, dipendente dal marito o “Principe Azzurro”.

In Cenerentola la fata madrina trasforma la protagonista in una principessa e per questo motivo l’esemplare maschile per eccellenza la nota al ballo. Come dice Dowling, una donna può cambiare il corso della sua vita pur avendo una relazione con un uomo. Altrimenti, sarà una schiava o una serva per sempre.

Il complesso di cenerentola.

Perché il Complesso di Cenerentola è negativo?

Questo complesso, o modo di pensare, impedisce alla donna di sviluppare le proprie capacità al di là della cura della casa o dei figli. I tempi sono cambiati.

Oggi l’unico obiettivo della maggior parte delle donne è proprio non sposarsi e mettere su famiglia. Aspirano anche a sviluppare una buona carriera professionale.

Pur sposandosi, uomini e donne hanno il diritto di continuare a lottare per i loro obiettivi e sogni individuali. Il complesso di Cenerentola indica che non è così, dal momento che la donna deve restare a casa “protetta” dal marito.

Questa convinzione, a poco a poco, è diventata obsoleta grazie alla lotta di una società che si sta modernizzando. Una società che ha capito che solo perché si è donna non bisogna dipendere da un uomo.

Una moglie troppo dipendente dal partner soffoca per entrambi. Ecco perché il complesso della “principessa salvata dalla torre più alta del castello” può seriamente nuocere al matrimonio. La vita di coppia non è una favola, se la donna non ha fiducia in se stessa e non prende le proprie decisioni, tutto diventa in salita per entrambi.

Ogni cosa ha il suo momento

Tutti possiamo aver bisogno di affetto, protezione e di “essere salvati” a un certo punto della vita. Tuttavia, questa potrebbe non essere la regola, ma l’eccezione.

Un abbraccio che ci salva da una brutta giornata è l’ideale. Una parola di incoraggiamento in una brutta situazione può confortare. Il sostegno di qualcuno in un momento particolare per non essere fragili, ma realistici.

Il Complesso di Cenerentola è controproducente perché non consente alle donne di raggiungere i propri obiettivi personali. Ciò le rende infelici, depresse, rassegnate e frustrate.

Si vedono sempre più spesso centinaia di ragazze che studiano all’università. Senza dubbio, la situazione sta cambiando. Sono donne che lottano per un futuro professionale. Un futuro in cui non devono dipendere da nessuno. Perché se fossero “Cenerentola” si sarebbero rassegnate ad aspettare il loro principe azzurro.

Cosa succede quando la “donna-principessa” viene lasciata sola?

La donna-principessa al momento del divorzio, si rende conto di non avere i mezzi per andare avanti, sia emotivamente sia finanziariamente. Sceglie quindi un altro uomo che la tenga in quella favola e si innesca un circolo vizioso.

Donna sdraiata.

Come evitare il Complesso di Cenerentola in famiglia

Bisogna infondere alle figlie l’interesse per lo studio. Insegniamo loro che è necessario avere determinate conoscenze ed esperienze lavorative prima di sposarsi o di mettere su famiglia. Ma conviene andare anche oltre e chiedere loro quale vita desiderano.

Sono libere di non volersi sposare o di non mettere su famiglia. Alleviamo figlie libere, consapevoli di quello che vogliono senza dipendere da nessuno.

Per quanto riguarda i figli, insegniamo loro che i lavori domestici spettano a tutti. Capiranno che la casa non è una faccenda solo femminile. Tutti mangiamo, usiamo il bagno, il soggiorno… Quindi, tutti collaboriamo!

Cresciamo figli e figlie capaci di raggiungere i propri obiettivi e avverare i propri sogni, che in futuro aspirino a vivere un rapporto sano ed equilibrato. Loro sanno cosa vogliono.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.