Il complesso di Edipo

Il complesso di Edipo
Daniela Alós

Scritto e verificato la psicologa Daniela Alós.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Il complesso di Edipo è considerato la pietra angolare della psicoanalisi freudiana. È uno dei concetti fondamentali della teoria psicoanalitica.

Per quanto riguarda la teoria, il complesso di Edipo è l’asse centrale della teoria pulsionale e della metapsicologia freudiana, in quanto a partire da esso viene spiegato il funzionamento psichico e la formazione della personalità. Al tempo, ha rappresentato una rivoluzione, perché questo nuovo approccio partiva dal principio della causalità psichica, sulla base dell’inconscio, per spiegare la formazione della personalità.

L’importanza del complesso d Edipo nella clinica risiede nella sua causalità, dove a seconda del suo decorso e della sua risoluzione, si svilupperà una determinata struttura della personalità, e con essa sintomi nelle distinte modalità strutturali (psicosi, nevrosi, perversione).

Cos’è il complesso di Edipo?

È necessario iniziare a chiarendo che l’uso del termine tecnico “complesso” in psicoanalisi si riferisce a un conflitto. Quindi il significato è radicalmente diverso tra l’uso che se ne fa in psicologia e nel gergo popolare, riferendosi in quest’ultimo caso a “essere complessato” o avere complessi”.

Il complesso di Edipo fa riferimento a un sistema basato su un insieme organizzato di desideri amorosi e ostili che il bambino prova nei confronti dei suoi genitori. Freud lo definisce come il desiderio inconscio di mantenere un rapporto sessuale – incestuoso – con il genitore del sesso opposto – la madre – e di eliminare il genitore dello stesso sesso – parricidio -.

“Per la prima volta il bambino deve scambiare il piacere con la dignità sociale”

-Sigmund Freud-

Una mamma con in braccia suo figlio, mentre guardano insieme un fiore

Formalmente, Freud dà lo stato di complesso a questo disturbo nella sua opera “Cinque conferenze sulla psicoanalisi” (1910). Diciamo “formalmente” perché è ben noto che questo termine veniva già usato sin dal 1897, in riferimento al capolavoro di Sofocle “Edipo re“.

Freud usa la tragedia greca Edipo Re per spiegare l’universalità dell’ambivalenza che il bambino prova verso i suoi genitori, così come lo sviluppo delle componenti etero e omosessuali. Questione che sarà ripresa nell’adolescenza, durante la quale avviene una trasformazione della sessualità e il distacco dall’autorità genitoriale.

Qual è l’importanza del complesso di Edipo?

Freud, nella sua opera “Tre saggi sulla sessualità” (1905), afferma che nei bambini è ricorrente la fantasia incestuosa di eliminare e sostituire il genitore rivale, ovvero il padre per il bambino e la madre per la bambina. Una fantasia che susciterebbe al contempo senso di colpa e paura della punizione.

I meccanismi di difesa sarebbero una risposta “naturale” a questa dinamica, per dare risoluzione a questi desideri. I meccanismi di difesa che agiscono saranno diversi a seconda della personalità emergente. Nel caso di nevrosi, la repressione consentirà la risoluzione edipica, mentre nel caso di psicosi la risoluzione edipica verrebbe data dalla preclusione e la perversione del disconoscimento.

“La nevrosi è l’incapacità di tollerare l’ambiguità”

-Sigmund Freud-

I meccanismi di difesa utilizzati dalla persona per risolvere il complesso di Edipo determineranno la struttura della sua personalità, e quindi condizioneranno anche il modo in cui affronta e percepisce il mondo esterno e interno. Jacques Lacan, psicoanalista francese molto legato alla corrente di Freud, è colui che spiega meglio il ruolo di preclusione e di disconoscimento come meccanismi di difesa.

Ora, approfondendo il ruolo che compie il complesso di Edipo rispetto ai sentimenti di ambivalenza che possono esistere verso i genitori, esiste una funzione che spicca su tutte le altre: permette l’introduzione del bambino alla norma – la legge – e la cultura. Freud vi fa riferimento nella sua opera “Totem e tabù” del 1913, quando scrive circa l’orda primitiva.

Relazione tra Totem e tabù e il complesso di Edipo

Nell’opera “Totem e Tabù”, il rimpianto e il senso di colpa che nascono nell’orda dopo l’assassinio del totem fecero sì che si installasse un nuovo ordine sociale basato sulla esogamia. Vale a dire nella proibizione – o tabù – di possedere le donne del clan. Allo stesso tempo, diedero spazio al totemismo -tabuizzazione di uccidere il totem – figura che simbolicamente sostituisce il genitore.

I divieti del totemismo (l’incesto e uccidere il totem) rappresentano i due desideri inconsci centrali del conflitto edipico. In questa opera Freud conclude che il complesso di Edipo è la condizione centrale del totemismo, quindi universale e fondante della cultura in ogni società umana.

Freud articola il complesso edipico con il complesso di castrazione, che è la reazione dinanzi all’intimidazione sessuale o all’asportazione della pratica sessuale durante la prima infanzia. Il complesso di castrazione è il risultato dell’introduzione della norma, il divieto introdotto dalla figura paterna.

La minaccia della castrazione (nell’uomo) o l’idea di essere stata castrata (nella donna) apriranno la strada al meccanismo della repressione della prima sessualità, per poi permettere nell’adolescenza una scelta o un oggetto esogamico.

Così, dopo l’azione di repressione (meccanismo di difesa) nel nevrotico apparirà l’istituzione di una istanza psichica molto importante: il super-io. Questa istanza produrrà un ordinamento psichico, e lo farà attraverso l’introduzione della norma sociale; una norma che viene attribuita anche alla figura del padre. Questa introiezione della legge permetterà che il bambino cominci a ordinare il suo mondo interiore tenendo conto dei desideri e delle richieste esterne.

Bambino triste abbracciato a suo padre

Funzioni del complesso di Edipo

Il complesso di Edipo è un pilastro fondamentale della teoria psicoanalitica. Freud gli ha attribuito funzioni diverse:

  • La scoperta di un oggetto d’amore che deriva dalla risoluzione dei sentimenti di ambivalenza verso i genitori.
  • L’accettazione della legge della proibizione dell’incesto.
  • L’accesso ai genitali, come persona già costituita: con i propri attributi caratteristiche e caratteristiche di personalità.
  • Costituzione delle varie istanze psichiche, in particolare quella del Super-Io come risultato dell’assimilazione dell’autorità parentale.
  • Identificazione in un ideale.
  • L’accettazione del proprio sesso.

Dopo quello che abbiamo esposto, possiamo vedere che il complesso di Edipo, per Freud, è parte di una relazione triangolare formata dalla madre, dal padre e dal figlio. In cui la risoluzione di questo “triangolo” determinerà la personalità del bambino, insieme con l’introduzione della norma che consentirà l’assimilazione di un ordine sociale e culturale.

“La civiltà è iniziata la prima volta che un uomo arrabbiato ha gettato una parola al posto di una pietra”

-Sigmund Freud-


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  • Freud, S. (1899). La interpretación de los sueños. Editorial Biblioteca Nueva.
  • Freud, S. (1905). Tres ensayos de teoría sexual. Editorial Biblioteca Nueva.
  • Freud, S. (1913). Tótem y Tabú. Editorial Biblioteca Nueva.
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  • Laso, E. L. (2016). Edipo Rey: del deseo de incesto al deseo de saber. In VIII Congreso Internacional de Investigación y Práctica Profesional en Psicología XXIII Jornadas de Investigación XII Encuentro de Investigadores en Psicología del MERCOSUR. Facultad de Psicología-Universidad de Buenos Aires. https://www.aacademica.org/000-044/757

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