Il senso di responsabilità secondo Viktor Frankl

Nel periodo in cui Viktor Frankl visse negli Stati Uniti comprese che la società stava travisando l'autentico concetto di libertà. Le persone libere devono apprendere prima di tutto a essere responsabili e a rispettare i limiti altrui.
Il senso di responsabilità secondo Viktor Frankl
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Il senso di responsabilità è l’essenza della civiltà e del rispetto di se stessi e degli altri. Viktor Frankl, famoso psichiatra e filosofo austriaco, fin dagli anni ’80 segnalò che il genere umano stava perdendo questa importante competenza sociale.

Stiamo sempre più dimenticando che essere responsabili significa comprendere e applicare le regole di base dell’impegno quotidiano a vivere la vita.

Winston Churchill affermava che la responsabilità è il prezzo della grandezza. Ed è vero, tutti gli incarichi e le posizioni importanti richiedono uno spiccato senso di maturità e di responsabilità morale e personale. Tuttavia, tale dimensione va ben oltre ed è strettamente legata al concetto di libertà.

Lo stesso Viktor Frankl è stato testimone di un fatto su cui ha riflettuto molto durante gli anni vissuti negli Stati Uniti. In quel periodo, in cui era docente, scrittore e insegnante nelle università di Harvard e Stanford, era spesso molto critico nei confronti dei valori imperanti (e che ancora imperano) nella società americana e in diverse società nel resto del mondo.

Parliamo del senso di libertà, concetto che porta molti a pensare che essere liberi significhi poter fare ciò che si vuole. Frankl riteneva che il genere umano stesse corrompendo il concetto essenziale dell’essere liberi.

Trascurando il fatto che, questa bella parola debba sempre andare di pari passo con il senso di responsabilità. Mano nella mano.

Viktor Frankl.

La società attuale e il senso di responsabilità

Non comprendere che la libertà abbia limiti, principi e responsabilità presuppone, in sostanza, violare i diritti altrui. È un aspetto che la gran parte di noi ben comprende Tuttavia, individualmente o collettivamente, ci muoviamo in bilico sul quel confine, correndo il rischio di danneggiare gli altri nei modi più insospettabili.

Un esempio tra tutti: il nostro diritto di esprimerci, senza far del male agli altri con le parole. Ognuno è libero di scegliere il proprio destino, di creare la propria realtà con impegno, creatività ed energia, ma ciò non significa che per raggiungere un obiettivo si debba danneggiare qualcun altro. Tantomeno una nazione, per quanto potente possa essere, è legittimata a sottomettere altri popoli per ottenere vantaggi.

“La libertà rappresenta solo una parte della storia, solo una parte della verità. La libertà è solo l’aspetto negativo di un fenomeno il cui lato positivo è la responsabilità. Auspico, per questo, che la Statua della Libertà sull’East Coast degli Stati Uniti sia presto accompagnata da una Statua della Responsabilità sulla Costa Ovest”.

-Viktor Frankl-

La statua della responsabilità

L’errata interpretazione della libertà è stata per lungo tempo oggetto di preoccupazione per Viktor Frankl. L’opera Prisoners of Our Thoughts: Viktor Frankl’s Principles for Discovering Meaning in Life and Work della psicologa Elaine Dundon ne evidenzia la profondità.

Era così turbato dalla direzione della società americana negli anni ’80 e ’90, che arrivò al punto di proporre qualcosa di eclatante ed evocativo allo stesso tempo.

Ovvero, considerato che esiste la Statua della Libertà a New York, sulla costa orientale degli Stati Uniti, chiese che ne venisse eretta un’altra, sulla costa occidentale, ma questa volta intitolata alla responsabilità. Il progetto è tuttora in corso e si prevede che venga completato entro il 2023.

Imparare a essere responsabili richiede consapevolezza

Il senso di responsabilità presuppone buon senso, onestà e impegno sociale. In linea di massima, però, quando si trasmette questo valore, lo si fa con un eccesso d’individualismo e persino di narcisismo.

Ci viene insegnato, per esempio, a essere responsabili per le cose che ci appartengono, a evitare comportamenti che possano danneggiare o mettere in pericolo noi stessi, ma anche di aver rispetto per gli altri.

In realtà, però, nessuna di questi concetti è del tutto coerente con il vero senso di responsabilità. Perché essere responsabili non significa solo rispettare gli altri, ma anche promuoverne il benessere e avere ben chiari determinati principi.

Senso di responsabilità, cosa significa veramente?

  • Avere senso di responsabilità non consiste solamente nell’agire sempre nel modo giusto. Implica, invece, il bisogno interiore di agire nel modo giusto senza che gli altri lo vedano o ce lo riconoscano.
  • Presuppone una presa di posizione chiara e ferma nei confronti delle cose che succedono nel mondo stesso e nell’ambiente che ci circonda.
  • Preoccuparsi di come le nostre azioni possano influenzare gli altri.
  • Fare dei cambiamenti (per quanto piccoli) che contribuiscano a migliorare la realtà in cui viviamo.
  • Essere disposti a correre dei rischi per ottenere determinati obiettivi e accettare gli errori che possiamo compiere.
  • Non incolpare gli altri per le cose negative che ci possono accadere. Siamo responsabili di noi stessi, pertanto evitiamo di caricare le nostre frustrazioni sulle spalle degli altri.
  • Infine, significa essere onesti, credere nella giustizia, essere umili, compassionevoli e grati.
Mano con cuore di luci.

Per concludere, teniamo ben a mente questi principi. Nessun valore ha tanta rilevanza sociale quanto la libertà, quanto l’essere artefici del proprio destino, della propria voce e delle proprie scelte.

Tuttavia, non dimentichiamo mai di applicare a ogni nostro atto il giusto senso di responsabilità. Il mondo intero ci guadagnerà.


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    • Pattakos, A., and Dundon, E. (2017). Prisoners of Our Thoughts: Viktor Frankl’s Principles for Discovering Meaning in Life and Work, 3rd. edition. Oakland: Berrett-Koehler Publishers.

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