Il test degli otto colori di Lüscher: che cos'è?

Il test degli otto colori di Lüscher può essere uno strumento prezioso in terapia. Questo test analizza la personalità in base alla preferenza per determinati colori.
Il test degli otto colori di Lüscher: che cos'è?
Elena Sanz

Scritto e verificato la psicologa Elena Sanz.

Ultimo aggiornamento: 25 maggio, 2023

Esplorare la personalità è uno dei compiti più affascinanti che abbiamo intrapreso come società. Questo non solo è utile per individuare conflitti e patologie, fare diagnosi e attuare trattamenti, è anche molto utile nel campo delle risorse umane e della selezione del personale, al fine di trovare un punto di incontro tra posizioni offerte e candidati. A questo proposito, il test a otto colori di Lüscher è una delle opzioni più utilizzate.

Esistono diversi percorsi e strumenti per esplorare la personalità: interviste, test, questionari, esercitazioni pratiche… Nella consultazione, i test psicometrici standardizzati sono solitamente la prima scelta, per la loro affidabilità e validità scientifica.

Per vari motivi (scarsa standardizzazione, difficile interpretazione, sensibilità alle circostanze in cui viene somministrato e discutibile validità scientifica), i test proiettivi (incluso il test a otto colori di Lüscher) vengono utilizzati in un numero molto inferiore di casi.

Psicologo che parla con il suo paziente

Cos’è il test a otto colori di Lüscher?

Questo test è un test proiettivo e, quindi, carico di soggettività. Il suo valore sta nel fatto che può permetterci di ottenere informazioni a cui è difficile accedere, come certi conflitti interni, fantasie o meccanismi di difesa.

Questi tipi di elementi sono difficili da riconoscere e verbalizzare; In questo senso, i test proiettivi possono riuscire a creare lo scenario necessario per questo.

Il test degli otto colori è stato creato nel 1947 dallo psicoterapeuta svizzero Max Lüscher. Ha ideato questo test per valutare la psicologia e l’emotività delle persone in base alla loro preferenza per determinati colori, in base al fatto che ogni tono cromatico di quelli presentati è legato a determinati stati d’animo ed esigenze.

Questa è la componente oggettiva del test, poiché globalmente la stessa stimolazione cromatica genera la stessa risposta in tutti gli individui. Tuttavia, c’è anche una componente soggettiva in quanto alcune persone possono provare una preferenza per determinati colori e altri li rifiutano. Unendo queste due variabili nell’interpretazione, si arriva a conclusioni curiose e interessanti.

Come si applica?

L’applicazione di questo test è semplice. Generalmente si utilizza una versione ridotta, basata sull’originale e di cui parleremo oggi. In questo caso, alla persona vengono presentate otto carte, ognuna di un colore diverso, e viene chiesto loro di ordinarle in base alle proprie preferenze. Quindi, al primo posto metterà il colore che gli piace di più e all’ultimo quello che gli provoca più rifiuto.

È importante che al momento dell’ordine ci si concentri esclusivamente sulla stimolazione cromatica, sulle sensazioni che il colore genera. Cioè, non dovresti scegliere per relazione (ad esempio: blu perché mi ricorda il mare) o per preferenza personale. Sono le sensazioni che dovrebbero guidare la scelta.

Interpretazione del test a otto colori di Lüscher

Nell’interpretazione si tiene conto sia dei significati associati a ciascun colore, sia delle posizioni scelte dalla persona per ciascuno di essi.

Pertanto, ci si aspetta che i colori di base (rosso, blu, giallo e verde) siano nelle prime posizioni, poiché simboleggiano bisogni psicologici fondamentali. Allo stesso modo, il nero, il marrone, il viola e il grigio devono essere nelle ultime posizioni; in caso contrario, potrebbe indicare alcune tendenze negative.

Significati associati ai colori

Per comprendere meglio l’interpretazione del test, vi mostriamo i significati relativi a ciascun colore:

  • Blu: rappresenta il bisogno di soddisfazione e affetto. Simboleggia la tranquillità, la passività e il riposo. Se è nelle prime posizioni, indica che la persona cerca e ha bisogno di serenità e armonia.
  • Verde: bisogno di autoaffermazione. È legato agli istinti di autoconservazione e alla necessità di difendersi. Se occupi posizioni molto basse, può indicare problemi di dipendenza verso gli altri.
  • Rosso: allude all’azione esterna, alla necessità di agire, conquistare o ottenere. La sua posizione ci dice se la persona desidera più attività o, al contrario, interrompe i propri impulsi.
  • Giallo: simboleggia l’ottimismo e la proiezione nel futuro. In linea di principio, più è alto, più la persona sarà capace di affrontare con energia le situazioni vitali.
  • Viola: è rappresentativo della trasformazione ma anche dell’instabilità. È anche legato alla vanità (nelle prime posizioni) o alla sensibilità ed empatia se occupa posizioni centrali.
  • Grigio: è il colore della neutralità e dell’indifferenza (desiderato se è in cima alla lista e scartato se occupa gli ultimi posti).
  • Marrone: simboleggia i bisogni corporei e biologici. Prima appare nell’elenco, maggiore è il desiderio della persona di soddisfarli; e, quanto più basso è, indica maggiore repressione e rifiuto al riguardo.
  • Nero: rappresenta l’aggressività e il confronto e ci mostra se la persona lo desidera, lo sta attualmente esercitando o lo rifiuta e lo reprime (a seconda della posizione che questo colore occupa nella sua lista).
carte colorate

Validità e affidabilità del test a otto colori di Lüscher

Essendo un test proiettivo, la sua interpretazione è molto soggettiva. In molti casi sono necessari anni di esperienza affinché un professionista possa ottenere informazioni preziose quando si somministra questo tipo di test.

Si tratta quindi di risorse che possono essere molto pericolose nelle mani di professionisti che non hanno la competenza e la prudenza necessarie per utilizzarle: un’errata interpretazione può far costruire una terapia su basi che nulla hanno a che fare con il problema del paziente.. In questi casi ci sarebbero sempre conseguenze dannose, la meno dannosa sarebbe il ritardo nell’attuazione di un intervento realmente opportuno.


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