Illusione della verità: credere che qualcosa sia vero

Illusione della verità: credere che qualcosa sia vero
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 12 marzo, 2023

L’illusione della verità è un meccanismo per il quale si arriva a credere che qualcosa sia vero pur non essendolo. Di fatto, si arriva persino a difenderlo sostenendo tale tesi e si respinge qualsiasi possibilità di prendere in considerazione che sia falso.

L’effetto dell’illusione della verità scaturisce da un errore nella nostra elaborazione della realtà. Abbiamo la tendenza di qualificare come vero ciò che ci è familiare. In questo modo, tutto ciò che allude a qualcosa che conosciamo già, ci sembra più veritiero.

Nel 1977 è stato realizzato un esperimento al riguardo. Vennero presentati 60 enunciati a un gruppo di volontari. Venne chiesto loro di dire se erano veri oppure falsi. La stessa attività venne ripetuta poi ogni 15 giorni. Si notò che le persone trasformavano in veritieri gli enunciati che erano stati presentati loro in precedenza, a prescindere da quanto ragionevoli potessero essere.

“Una bugia non avrebbe senso a meno che la verità non venga sentita come pericolosa.”

-Alfred Adler-

Illusione della verità e la memoria implicita

A quanto pare, questo meccanismo di illusione della verità funziona a causa dell’esistenza della “memoria implicita”. Nell’esperimento segnalato, i partecipanti classificarono come veri gli enunciati che avevano già ascoltato prima, nonostante fosse stato detto loro che erano falsi. Semplicemente, se percepivano tali enunciati come “familiari”, li ritenevano veri.

L’illusione della verità avviene senza la collaborazione della memoria esplicita e consapevole. È un risultato diretto della memoria implicita, un tipo di memoria che utilizza le esperienze precedenti per lo svolgimento di compiti. Una strategia della nostra mente per economizzare gli sforzi.

La memoria implicita è presente, per esempio, quando ci allacciamo le scarpe. In un primo momento, impariamo come farlo e poi realizziamo in modo meccanico questa operazione. Se dobbiamo allacciare qualcosa di diverso da un paio di scarpe, probabilmente impiegheremo la stessa tecnica, anche se non è la migliore. In altre parole, tendiamo a creare dei modelli per applicarli a situazioni diverse.

Questa strategia mentale si verifica anche con riferimento a realtà più astratte come le idee, dando origine all’illusione della verità. Questo significa che siamo più propensi a credere a un’idea o a un modo di pensare se ci risulta familiare e coincide con le esperienze vissute. Nonostante questa sensazione di familiarità non abbia alcun motivo di essere connessa alla veridicità. Da ciò derivano il suo pericolo e il rischio di prendere decisioni sbagliate.

Illusione della verità e la manipolazione

L’illusione della verità ha molti effetti problematici. Fra questi, diventa realtà un vecchio slogan pronunciato dai nazisti, che è quello che recita: “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”. Un enunciato che viene ripetuto, anche se falso, a un certo punto tende a essere percepito come vero. La maggior parte delle persone non ha interesse, e a volte neanche gli strumenti, per verificare se qualcosa è vero oppure no.

In realtà, l’illusione della verità è una scorciatoia che imbocca la mente per evitare di sforzarsi più di quanto non sia necessario. Se sottoponessimo a un esame tutto ciò che pensiamo e facciamo, finiremmo per essere esausti in meno di un’ora. Perché è meglio svegliarsi di mattina invece che di notte? Dobbiamo fare colazione o è meglio non mangiare niente a inizio giornata? Ciò che mangiamo per colazione è adeguato o lo facciamo solo per abitudine?…

È impossibile sottoporre tutto a una valutazione, in cerca della verità. Per questo il nostro cervello ci aiuta e semplicemente organizza le informazioni in base a quanto appreso. È una strategia per facilitare il nostro agire nel mondo.

Non viene meno la logica

Un aspetto importante è che l’illusione della verità, per quanta forza abbia, non annulla il ragionamento logico. Questo significa che restiamo sempre capaci di mettere in atto dei processi che ci permettano di distinguere ciò che è falso da ciò che è vero.

Significa anche che il potere di manipolazione della nostra mentre è limitato. Restiamo intrappolati nell’illusione della verità solo quando decidiamo di non utilizzare altre facoltà più elevate del ragionamento. Se decidiamo di impiegarle, l’illusione della verità viene diluita.

Come vediamo, sarebbe interessante che ci interrogassimo sugli aspetti più importanti della realtà, che ci domandassimo perché crediamo ciò che crediamo. Pensiamo che qualcosa sia vero perché l’abbiamo sentito diverse volte oppure perché abbiamo prove a sufficienza per pensarla così?


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