Infanzia rubata: gravi conseguenze emotive

Infanzia rubata: gravi conseguenze emotive

Ultimo aggiornamento: 21 agosto, 2020

Durante l’infanzia si inizia a costruire l’identità personale e hanno origine la maggior parte dei traumi emotivi. Qualsiasi negligenza da parte dei genitori o qualsiasi situazione che provochi squilibrio nell’ambiente circostante causerà gravi problemi ai più piccoli. Uno di questi è la cosiddetta infanzia rubata.

L’infanzia rubata può concretizzarsi in diversi modi, ma dobbiamo conoscere almeno due di queste manifestazioni. La prima è la sensazione di non avere vissuto un’infanzia come tale. Come se questa fase non fosse esistita, come se fosse stata cancellata. La seconda, invece, si riferisce a un vuoto interiore, qualcosa che manca, ma che non si riesce a spiegare.

“Se i genitori non lavorano sulle loro ferite emotive, i loro figli vivranno la stessa infanzia dolorosa.”

L’infanzia rubata dalla famiglia

Il “furto dell’infanzia” può essere attuato da parte dei membri della famiglia. Di solito sono i genitori o i familiari vicini, fratelli, zii, nonni…Le azioni commesse influiscono sui più piccoli, nonostante la convinzione che in futuro non ricorderanno l’accaduto. Vediamo alcune testimonianze.

Natalia aveva solo cinque anni quando suo padre le disse che nessuno la amava e che la aspettava la prostituzione. Il padre, lo zio e il compagno della madre abusarono sessualmente di lei finché, a 11 anni, non confidò a un’amica che pensava di essere incinta. Da allora iniziò un percorso che gettò luce su quello che era successo a Natalia.

Bambina che piange

La psicologa che curò Natalia disse:” Natalia è la persona che più ho visto soffrire le conseguenze degli abusi. Si bloccava, restava senza parole, se ne andava. Non parlava e non si muoveva”. Anche se oggi Natalia ha una vita familiare normale, anche dei figli, si spezza se le si chiede del suo passato. Un passato che ancora le fa male. La sua infanzia rubata con protagonisti il padre, lo zio e la madre.

“Non distingueva tra affetto e contatto sessuale. Aveva un atteggiamento sessualizzato.”

– Psicologa di Natalia –

Un altro caso è quello di Patricia, che dopo aver vissuto un’esperienza nella quale il padre maltrattava la madre, i due si separarono. Ma affidarono lei e il fratello minore al padre. Con le sue parole confessa:

Un giorno ci minacciò di schiantarsi in macchina con noi due dentro. Ci minacciava continuamente di portarci in un centro di accoglienza. Fingeva di telefonare e mi diceva fai le valigie che vengono a prenderti, perché è lì che portano i bambini che nessuno vuole”.

Conseguenze nell’età adulta

I casi precedenti sono esempi di infanzia rubata, ma esistono anche altre forme, come compromettere un bambino in giovane età, esercitare la manipolazione e il maltrattamento, inclusi la negligenza morale e l’abbandono. Tutte queste situazioni provocano una rottura dell’equilibrio che dovrebbe predominare e causano gravi conseguenze nell’età adulta.

Quando una persona afferma di non aver avuto un’infanzia e persino di non ricordare quasi nulla di quando era piccola, manca di una base solida su cui costruire la propria identità. Un supporto instabile che a momenti diventa inesistente. E, anche se nella vita si distinguerà in qualche modo, porterà sempre dentro di sé momenti che non vorrà osservare. Tutti quelli relazionati alle emozioni, all’autocoscienza e ai rapporti interpersonali.

Ragazza triste di spalle

Un’infanzia rubata provoca anche lo sviluppo di una certa dipendenza emotiva. Soprattutto nelle persone abbandonate dai genitori. Altri, sviluppano una paura atroce nei confronti del sesso o, come accaduto a Natalia, non riescono a distinguere tra affetto e contatto sessuale.

Alcuni degli atteggiamenti adottati dagli adulti privati della loro infanzia possono essere repressione emotiva, incapacità di nominare le persone che li hanno fatti soffrire o negazione dell’accaduto.

Per sanare queste ferite emotive, è necessario un lavoro che deve durare anni e, nella maggior parte dei casi, con uno specialista. Ricomporre i pezzi di un’infanzia sgretolata, calpestata e maltrattata richiede uno sforzo fuori dal comune.

“Tutti hanno qualche ferita dolorosa sepolta nel cuore, ma riescono lo stesso ad andare avanti, con il tempo diventano insensibili al dolore.”

– Kim Bok Joo –

Rubare l’infanzia è una cosa molto grave. I responsabili sono gli adulti che credono che i bambini non si accorgano di niente, di poter fare di loro ciò che vogliono o che siano semplici oggetti con cui giocare. Non si accorgono di causare un danno emotivo. Una ferita che dura negli anni e che quando viene a galla sorprende tutti. Un dolore che bisogna guarire e perdonare per poter andare avanti.


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