Intelligenza esistenziale: la grande incognita

Con il modello di intelligenze multiple, Howard Gardner ha provocato una vera rivoluzione. In questo articolo parleremo di una delle intelligenze più controverse, e spesso anche ignorata: l'intelligenza esistenziale.
Intelligenza esistenziale: la grande incognita
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 05 gennaio, 2023

Avete mai sentito parlare di intelligenza esistenziale? Rappresenta una grande incognita, poiché le definizioni del concetto di “intelligenza” susseguitesi nel corso della storia non la includevano.

L’intelligenza è la capacità di comprendere e risolvere problemi; una miscela di abilità ed esperienza. Stabilire una definizione psicologica è stato senz’altro complesso. A seconda del contesto storico e di ogni autore, è cambiata; ecco perché oggi disponiamo di una varietà di definizioni.

Dall’intelligenza singola alle intelligenze multiple

L’intelligenza è stata a lungo considerata un fattore. D’altra parte, un indicatore riduzionista, il QI, è diventato molto popolare. Sebbene si possa ottenere seguendo strade diverse, la maggior parte di esse sono riduzioniste o sbilanciate verso le cosiddette abilità logiche.

Dopo aver analizzato il concetto di intelligenza associato alla misurazione e come unico modo per apprendere, alcuni autori hanno optato per un concetto più ampio e inclusivo. Esempi di ciò sono stati:

  • Daniel Goleman. Con le sue opere e conferenze, ha reso famoso il concetto di intelligenza emotiva. Riguarda la capacità umana di riconoscere e gestire le emozioni proprie e altrui.
  • Robert Sternberg ha parlato di tre tipi di intelligenza, ovvero analitica, contestuale ed esperienziale.
  • Howard Gardner ha proposto la teoria delle intelligenze multiple. Per questo autore godiamo di diverse intelligenze, o abilità specifiche. Queste sono correlate e potremmo essere più abili in una piuttosto che in un’altra.

L’intelligenza esistenziale di Howard Gardner

Howard Gardner è uno psicologo che ha lavorato per anni all’Università di Harvard. Nato negli Stati Uniti nel 1943, ha vinto diversi premi, come il Principe delle Asturie in Scienze Sociali e il Grawemeyer.

Il suo lavoro ha dato origine a diversi modelli intorno all’intelligenza. Ha cambiato, di fatto, il modo di intendere l’intelligenza, influenzando la sfera educativa, sociale e psicologica al punto da aver formulato nuove modalità di apprendimento.

Gardner sostiene che l’intelligenza di una persona difficilmente può essere rappresentata da un numero, non importa quanto siano standardizzati gli strumenti di misurazione. Ha dunque diviso l’abilità intesa come intelligenza in otto tipi.

Questo autore ha formulato le seguenti intelligenze: linguistica, logico-matematica, spaziale, musicale, corporea, intrapersonale, interpersonale e naturalistica. Che ne è stato dell’intelligenza esistenziale?

Intelligenza esistenziale, di cosa si tratta?

Gardner continuò a indagare e dubitava se includere un altro tipo di intelligenza, la grande incognita, l’intelligenza esistenziale.

Dopo il clamore e il grande riconoscimento dato alla teoria delle intelligenze multiple, molti sembrano essersi dimenticati che le teorie si evolvono. Si tratta della capacità cognitiva che induce a sollevare e riflettere su grandi questioni umane come:

  • Amare.
  • Vita e morte.
  • Il bene e il male.
  • La natura umana.
  • La qualità dell’esistenza.

Domande esistenziali su cui la maggior parte di noi riflette a un certo punto, chi più, chi meno. Alla pari delle altre intelligenze, alcuni sviluppano questa intelligenza più di altri. Le abilità associate sono: pensiero profondo e riflessivo e progettazione di teorie astratte.

Approccio all’intelligenza esistenziale

Gardner ha solo sollevato la possibilità che questa intelligenza esistesse, perché non era sicuro del correlato neurologico. Genera ancora dubbi, ma vari autori ne confermano l’esistenza e la associano all’intelligenza spirituale.

Nel suo libro Intelligence Reframed: Multiple Intelligences for the 21st Century sostiene che la definizione di intelligenza dovrebbe essere ampliata e offre consigli pratici sull’applicazione pedagogica.

Sul suo blog, Howard Gardner (2020), allude alla pandemia da Covid-19, commentando che le nostre routine sono state interrotte e che è sorta la necessità di proteggere noi stessi e gli altri. Quindi abbiamo avuto più tempo per pensare e interrogarci sulla vita.

Queste dinamiche originatesi dopo la diffusione della Covid-19 non sono esclusive della storia dell’umanità, ma hanno indotto a Gardner a riconsiderare l’importanza dell’intelligenza esistenziale, da quando ha cominciato a vederla evidente nella propria vita e in quella di chi gli era vicino.

Conclusioni

Filosofi, teologi e scienziati contano sull’intelligenza esistenziale, ma tutti noi possiamo sfruttarla. Per esempio, quando ci interroghiamo sul significato della vita e della morte o sul senso della vita.

Sicuramente questa e altre intelligenze continueranno a essere messe in discussione, inoltre ne verranno integrate di nuove. L’importante è dare seguito alle teorie, man mano che si evolvono aumentando le nostre conoscenze.


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