Ipocretina: caratteristiche e funzioni
L’ipocretina (chiamata anche oressina) è un neuropeptide eccitante che si trova nella regione posteriore dell’ipotalamo. Tra le sue funzioni induce l’appetito, stimolare lo stato di veglia e attenzione e promuovere un atteggiamento mentale positivo, tra gli altri. Bassi livelli di ipocretina causa disturbi del sonno come insonnia o narcolessia.
Alcune abitudini potrebbero aumentare la presenza di questo ormone. Per esempio, prendere il sole, fare sport, consumare cibi che contengono lattato, limitare il glucosio e aumentare il fruttosio potrebbero stimolare la secrezione di ipocretina.
Che cos’è l’ipocretina?
L’ipocretina, chiamata anche oressina, è un neuropeptide scoperto nel cervello dei topi da due ricercatori, secondo Sakurai et al. (1998) e De Lecea et al. (1998). Questo ormone, il cui nome originale deriva dall’inglese, hypocretin, è stato scoperto nel 1998.
È un ormone composto da 30 aminoacidi. Si trova nell’ipotalamo, area cerebrale coinvolta in funzioni fisiologiche come l’appetito, la libido e la regolazione del sonno.
Funzioni
Inizialmente si pensava che l’oressina fosse coinvolta nella sola stimolazione dell’assunzione di cibo (dunque della fame). Si credeva che la somministrazione centrale di questo ormone, in particolare l’oressina-A/ipocretina-1, aumentasse l’assunzione di cibo.
Si è poi è scoperto che l’ipocretina regola anche il sonno, il dispendio energetico e la veglia. Esercita dunque diverse funzioni. Vediamole nel dettaglio.
Stato di vigilanza (attenzione)
L’oressina promuove uno stato di vigilanza. Studi recenti indicano che una delle sue funzioni rilevanti è quella di integrare le influenze metaboliche del ritmo circadiano e del deficit di sonno, influenzando gli stati di sonno e veglia.
In particolare, ecciterebbe fortemente vari nuclei cerebrali con ruoli importanti nei confronti dell’insonnia (sistemi dopamina, acetilcolina, norepinefrina…). D’altra parte, secondo uno studio di Lin et al. (1999), una mutazione del recettore oressina/ ipocretina causa disturbi del sonno come la narcolessia.
Appetito
L’ipocretina ha anche la funzione di stimolare o aumentare il desiderio di cibo, in poche parole la fame. In questo senso, interagisce con sostanze che ne promuovono la produzione. Nello specifico, l’ipocretina stimola la fame localizzandosi nel nucleo arcuato dell’ipotalamo.
Alcuni studi su cavie dimostrano che bassi livelli di oressina causano obesità e anche quando si consumano poche calorie.
Relazione tra ipocretina e morbo di Alzheimer
Uno studio di Kang et al. (2009) mette in relazione l’ipocretina al morbo di Alzheimer. Secondo questo studio, la produzione della proteina Beta-amiloide (peptide che compare in caso di Alzheimer) aumenta durante il giorno e diminuisce la sera e ciò è controllato proprio dall’ipocretina.
È stato scoperto che la privazione del sonno potrebbe essere la causa dello sviluppo delle placche beta-amiloidi. Lo stesso studio suggerisce anche che dormire regolarmente potrebbe prevenire il morbo di Alzheimer.
Influisce sul buonumore
L’oressina non è solo correlata alle funzioni fisiologiche, ma anche a quelle emotive. Alti livelli di ipocretina promuovono uno stato d’animo positivo, così come una sensazione di felicità.
Ansia e dipendenze
Si ritiene che bassi livelli di ipocretina influenzino la voglia di fumare e bere alcolici, soprattutto nei casi di dipendenza. La sua presenza è stata associata anche a meccanismi di ricompensa cerebrale: un eccesso di ipocretina provoca ansia, il che potrebbe far ricadere la persona nel consumo di stupefacenti.
Come stimolare il rilascio di ipocretina?
Alcune azioni o abitudini di vita possono aumentare la presenza di ipocretina nel nostro corpo. Tra queste vi sono:
- Prendere il sole: la luce solare aumenta i livelli di ipocretina.
- Fare sport: l’acidificazione del sangue che si verifica durante l’attività fisica aumenta l’eccitabilità dell’ipocretina.
- Consumare cibi che contengono lattato: il lattato regola l’ipocretina, aumentando la nostra energia.
- Limitare il glucosio e aumentare il fruttosio: alti livelli di glucosio possono bloccare l’attività dell’oressina. In relazione a ciò, alcuni alimenti che contengono glucosio (sano) sono: pasta, pane integrale, patate o legumi. Invece, i cibi ricchi di glucosio malsano sono: pane bianco, snack salati e cibi fritti, tra gli altri.
L’oressina è un ormone correlato a molteplici funzioni, sia fisiologiche che psicologiche. Molti l’hanno soprannominato “l’ormone del buonumore“, e in questo senso è stato associato a uno stato d’animo positivo.
È responsabile della regolazione delle emozioni, dell’umore e dei cicli sonno/veglia ed è anche collegato ai processi di apprendimento. Infine, un’alterazione dei livelli di questo ormone sono correlati a disturbi del sonno, obesità e persino al morbo di Alzheimer.
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