John B. Watson, padre del comportamentismo

John B. Watson ha segnato la storia della psicologia. La sua ricerca ne ha ispirate molte altre. Vi piacerebbe conoscere la sua storia?
John B. Watson, padre del comportamentismo
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 12 marzo, 2023

John B Watson è una delle figure più importanti dell’intera storia della psicologia. È considerato il fondatore della scuola comportamentale e uno dei ricercatori decisivi nello studio della mente umana.

Sebbene non sia stato esente a critiche, i suoi contributi alla psicologia sono innegabili. L’articolo di John B. Watson Psychology as the Behaviorist Views It è considerato da molti l’opera fondante del comportamentismo.

Watson fu una delle tre figure principali della suddetta scuola, insieme a Ivan Pavlov, padre del condizionamento classico, e BF Skinner, padre del condizionamento operante.

Tuttavia, è stato John B Watson a rendere popolare il comportamentismo. Sebbene Pavlov e Skinner fossero teorici più forti di lui, fu determinante la capacità di Watson di comunicare e diffondere il comportamentismo nel secondo e terzo decennio del XX secolo.

Datemi una dozzina di bambini sani e farò di ognuno uno specialista a piacere, un avvocato, un medico. A prescindere tal suo talento, dalle sue inclinazioni, tendenze, capacità, vocazioni e razza.

-John B. Watson-

Mente con meccanismi.

La vita di John B Watson

John B. Watson nacque a Travellers Rest, nella Carolina del Sud (Stati Uniti), il 9 gennaio 1878. Il padre, Pickens Butler Watson, soffriva di alcolismo e lasciò la famiglia per andare a vivere con due donne indiane.

La madre, Emma Kesiah Watson, era profondamente religiosa e l’abbandono del marito rafforzò senz’altro le sue credenze.

Emma voleva educare il figlio all’ascetismo rigoroso: gli vietò di fumare, bere e ballare. Lo chiamò John, in italiano Giovanni, in onore di un ministro battista che ammirava. La sua speranza era che anche il suo giovane figlio ereditasse l’amore per la predicazione.

In realtà accadde il contrario. Tanto per cominciare, il piccolo John non perdonò mai il padre. Presentò anche alcuni disturbi del comportamento a seguito dell’abbandono paterno, tanto da essere arrestato.

D’altra parte, le forti restrizioni imposte dalla madre generarono solo una forte avversione per la religione. Da adulto divenne ateo.

Allenamento Vocale

John B. Watson studiò alla Furnam University e si laureò all’età di 21 anni. Successivamente ottenne la laurea specialistica presso l’Università di Chicago, dove iniziò un’interessante ricerca sui processi di apprendimento nel topo bianco. La sua tesi di dottorato, che presentò a 25 anni, trattava proprio questo argomento.

Divenne lo studente più giovane a conseguire un dottorato di ricerca presso l’Università di Chicago. Impressionati dai suoi studi, i capi del dipartimento decisero di assumerlo come assistente professore.

Dopo quattro anni andò a lavorare alla Johns Hopkins University e, più per caso che per merito, divenne direttore della prestigiosa Psychological Review.

Sulla rivista pubblicò nel 1913 l’opera fondante del comportamentismo,. Appena un anno dopo fu nominato presidente della American Psychological Association (APA). Dopo uno scandalo per una storia d’amore clandestina, John B. Watson lasciò l’accademia ed entrò nella pubblicità. Quasi tutte le sue opere, tuttavia, sono classici della psicologia.

Topo bianco.

Una vita scandalosa

La vita di John B. Watson, terminata a New York il 25 settembre 1958, fu ricca da scandali. Sposò Mary Ickes prima di completare il suo dottorato ed ebbero due figli.

La figlia di Mary tentò il suicidio poiché soffriva di disturbi psicologici che attribuiva al fatto di essere stata allevata secondo le linee guida del nonno.

Quando Watson andò a lavorare alla Hopkins, iniziò una relazione con un’assistente di nome Rosalie Rayner. Con lei condusse il famoso e controverso esperimento del piccolo Albert. La moglie scoprì la relazione extraconiugale del marito e la resa pubblica.

A seguito dello scandalo, fu invitato a lasciare l’università. Divorziò dalla moglie e sposò la sua assistente. Stava ripetendo in parte la storia di suo padre.

Con Rosalie ebbe altri due figli, che crebbe secondo i principi del comportamentismo. Prima di morire nel 1935, John B. Watson si ritirò in una fattoria del Connecticut e si dedicò al lavoro di campagna.

Qui trascorse i suoi ultimi anni di vita. Uno dei figli del suo secondo matrimonio, William, divenne psichiatra e in seguito si suicidò nel 1963.


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  • Ribes, E. (1995). John B. Watson: el conductismo y la fundación de una Psicología científica. Acta comportamentalia: revista latina de análisis del comportamiento, 3(3).

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