La criminologia: cos'è e cosa studia?
La criminologia nacque all’inizio del XIX secolo come risposta a un’esigenza sociale che riguardava lo studio dell’origine del comportamento antisociale. Si tratta, dunque, di una scienza nuova. Di fatto, fino a tempi relativamente recenti, la società non era consapevole del suo grande contributo e valore.
Una scienza interdisciplinare, poiché attinge ad altre scienze. I suoi campi di studio sono la delinquenza, il crimine, le vittime, i criminali, il controllo sociale, ecc.
Definizione di criminologia
La criminologia è una disciplina in continua espansione, sia in termini scientifici che nelle applicazioni sul campo.
Possiamo definirla come una scienza interdisciplinare in cui confluiscono conoscenze e metodologie che provengono da altre discipline tra cui il diritto, la sociologia, la psicologia, la psichiatria, l’antropologia, la medicina legale.
Una delle prime scoperte fatte dalla criminologia è che la criminalità è un problema reale di intensità variabile che dipende dalle società umane.
Un’altra conclusione rilevante è che la criminalità è un fenomeno che si costruisce a partire dalla reazione sociale di rifiuto tra i cittadini. Da un lato, la realtà; dall’altro, l’elaborazione sociale del crimine hanno alle spalle più di cento anni di analisi criminologiche.
Partendo da queste premesse, la criminologia è la scienza che studia sia il comportamento e la personalità criminale sia la reazione sociale a tale comportamento. Si incarica di studiare entrambi gli aspetti.
Cosa studia?
Per quanto riguarda l’oggetto o gli oggetti di studio della criminologia, ci sono due posizioni diverse. La prima è riduzionista. Sostiene che il suo oggetto di studio sia lo stesso di quello del diritto penale: il crimine.
Chi adotta questa posizione ritiene che la criminologia non abbia un oggetto di studio proprio. La seconda, invece, è oggi la più seguita e sostiene che i campi di studio sono cinque:
- Criminalità (come fenomeno sociale).
- Crimine (come azione individuale, ma anche come azione di gruppo).
- Criminali (intesi come coloro, uomini o donne, che commettono dei crimini).
- Vittime (le persone che subiscono le conseguenze dei crimini).
- Controllo sociale (come reazione ai crimini).
Come la precedente, anche questa posizione ha ricevuto diverse critiche. Chi la critica sostiene che non è possibile costruire una scienza autentica partendo da delle pretese così diversificate.
Gli scopi della criminologia
La criminologia ha diverse finalità, tra cui spiccano gli interventi per la prevenzione dei fenomeni criminali.
Si desidera ottenere un controllo e una riduzione dei fenomeni criminali, ma anche il reinserimento in società dei condannati (ad esempio attraverso l’istruzione penitenziaria).
Criminologia e criminalistica non sono sinonimi
Ancora oggi buona parte delle persone non addetta ai lavori pensa che i termini criminologia e criminalistica siano dei sinonimi. La realtà è che sono due discipline diverse.
La criminologia è una scienza ancora in fase di consolidamento che è nota grazie a programmi e serie tv che non rispecchiano esattamente la realtà.
C’è la tendenza ad abusare del termine criminologia per riferirsi a funzioni tipiche della criminalistica. Da qui nasce la confusione tra i due termini.
Qual è la differenza tra le due discipline?
La criminalistica è una disciplina che utilizza metodi scientifici e tecnologici per determinare l’esistenza di un atto criminale. In questo senso, si occupa di raccogliere gli indizi e le prove di un crimine.
La criminologia, dal canto suo, cerca di rispondere, attraverso la ricerca empirica, a domande che riguardano i fattori sociali e individuali che influenzano il comportamento criminale delle persone e come i sistemi di controllo influenzano le condotte criminali.
Inoltre, la criminalistica ci aiuta anche a identificare le persone responsabili di un reato e il loro grado di coinvolgimento. Come abbiamo visto, sebbene le due discipline siano diverse, si completano a vicenda.
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