La fallacia delle molte domande: forma di manipolazione?
La fallacia delle molte domande potrebbe essere definita come un ragionamento in cui attraverso una domanda si dà per scontato qualcosa che non è dimostrato. Si potrebbe anche dire che è un approccio che, in modo ingannevole, cerca di convalidare un fatto falso attraverso una domanda.
Si basa su uno stratagemma con cui si cerca di far cadere l’altro in errore. L’esempio più classico è quello proposto da un libro umoristico del 1914: “Picchi ancora tua moglie? Per favore rispondi sì o no”. Come si vede, una delle due risposte incolpa l’interlocutore.
Va detto che la fallacia delle molte domande assume forme diverse. A volte, come suggerisce il nome, consta di diverse domande. Altre si tratta di un solo quesito. Se ne fa uso durante le interviste giornalistiche di parte, ma anche nelle situazioni quotidiane.
Sebbene non sia un argomento in quanto tale, una domanda complessa implica un argomento implicito. Questo argomento ha generalmente lo scopo di invogliare la persona a riconoscere qualcosa che altrimenti non vorrebbe riconoscere. Esempi: ovviamente ognuna delle domande è in realtà due domande”.
-Patrick J. Hurley-
Una forma di manipolazione
L’aspetto essenziale nella fallacia delle molte domande è che, in modo malizioso, si induce una certa risposta. Lo scopo non è ottenere informazioni o creare le condizioni perché l’altro possa esprimere la propria opinione, bensì portarlo ad ammettere come vero qualcosa che non è vero.
La domanda posta parte da una premessa non dimostrata. Manca quindi una base argomentativa, ma viene comunque utilizzata per formulare la domanda.
La persona a cui viene posto il quesito, se cade nella trappola, deve incorrere in una serie di spiegazioni per chiarire la sua risposta.
Le numerose spiegazioni vengono intese come tentativi di negare quanto affermato. È quindi possibile che perda di credibilità o alimentare ulteriori domande.
Un esempio illustrativo della fallacia delle mole domande
La fallacia delle molte domande è anche conosciuta come la fallacia di una domanda complessa, composta, falsa o carica, tra le altre. Tutti questi nomi derivano dal fatto che questo ragionamento può assumere varie forme.
Vediamo a seguire un esempio: un candidato presidenziale dice che ci sono terre improduttive concentrate in poche mani. Aggiunge che, se eletto, le acquisterà per venderle a pezzi a prezzi più bassi. A seguito delle sue dichiarazioni, si procede con un’intervista giornalistica del seguente tipo:
Giornalista: In che modo esproprierà le terre?
Candidato: Non è un esproprio, ma un acquisto.
Giornalista: Ma implica privare i proprietari terrieri delle loro proprietà, sì o no?
Candidato: Non è una spoliazione, ma una vendita.
Giornalista: Il risultato finale è che i proprietari terrieri rimarranno senza la loro terra, sì o no?
Candidato: Sì, ma non per espropriazione, ma per vendita.
Giornalista: In ogni caso lei ammette che i proprietari terrieri non potranno continuare a possedere terreni e che ciò si deve alla sua manovra.
Quanto sopra illustra come una proposta legittima e forse conveniente viene travisata tramite una serie di domande.
La falsa presunzione di base è che il candidato intenda violare la proprietà privata. La sfumatura della variabile “acquistare” è deliberatamente omessa.
Come uscire dalla fallacia delle molte domande
L’esempio precedente si riferisce a un argomento pubblico, ma la fallacia delle molte domande si verifica anche in una discussione di coppia o in un conflitto tra insegnante e studenti o in qualsiasi conversazione. La domanda allora è: come evitarla?
Come regola generale, dovrebbero essere evitate domande su argomenti controversi che ammettono solo risposte “sì” o “no”. Una serie di tali domande può facilmente portare a malintesi o contraddizioni, purché l’argomento fornisca un’opinione altamente sfumata.
Quando si individua la fallacia delle molte domande, conviene ripensare alla domanda formulata. Nel fare ciò, deve essere eliminata la parte che implica un falso presupposto.
Nell’esempio “stai ancora picchiando tua moglie?” Basterebbe togliere “ancora”. Si può anche rispondere con un’altra domanda: “Perché dici che ho picchiato mia moglie?”
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- INTERPRETATION, A. (2020). Argumentación-Falacias (Doctoral dissertation, Universidad Nacional Autónoma de México).