La legge dello specchio

La legge dello specchio

Ultimo aggiornamento: 07 giugno, 2016

Quando si tratta di ricostruire i passi del nostro percorso di crescita personale, tendiamo a concentrarci principalmente su noi stessi, quando in realtà le maggiori fonti di apprendimento risiedono all’esterno, nelle persone di fiducia. Vi è un’infinità di leggende che fin dall’antichità ci insegnano che quello che vediamo negli altri rivela informazioni sacre su chi siamo noi.

Sono molti gli studi di psicologia dell’Io che affermano che la realtà esteriore agisce come uno specchio sulla nostra mente. Uno specchio dove si vedono riflesse le nostre varie qualità, caratteristiche e aspetti legati alla nostra essenza, al nostro essere più profondo.

Si parla di situazioni comuni della vita di tutti i giorni, quando capita di notare negli altri qualcosa che non ci piace, provando un certo rifiuto o addirittura disgusto. Ebbene, siamo di fronte alla legge dello specchio, la quale stabilisce che dentro di noi risiedono, in qualche modo, le qualità che così poco ci piacciono. Cosa vi è all’origine di tale fenomeno? Oggi vi parleremo della funzione e le origini di questa legge.

 “Quello che la gente ci restituisce non è altro che il riflesso di quello che noi diciamo di loro”

-Laurent Gounelle-

Il difetto che percepiamo è fuori o dentro di noi?

La legge dello specchio stabilisce che il nostro inconscio, aiutato dalla proiezione psicologica che entra in gioco in determinati momenti, ci induca a pensare che i difetti che percepiamo negli altri esista soltanto al di fuori”, e non dentro di noi. La proiezione psicologica è un meccanismo di difesa per il quale tendiamo ad attribuire ad altre persone sentimenti, pensieri, credenze o persino azioni per noi inaccettabili.

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La proiezione psicologica entra in atto di fronte ad eventi che implicano un conflitto emotivo o una minaccia, interna o esterna. Quando la nostra mente percepisce l’esistenza di una minaccia per la nostra integrità fisica ed emotiva, tende ad inviare l’impulso di rifiutare l’elemento di disturbo, attribuendolo ad oggetti o soggetti a noi esterni. In questo modo, apparentemente, le minacce restano al di fuori.

Le proiezioni avvengono sia con le esperienze negative sia con quelle positive – come quando proiettiamo all’esterno la nostra realtà interiore senza alcun filtro, costruendo la verità secondo un punto di vista prettamente personale. Un fenomeno caratteristico della proiezione psicologica avviene durante l’innamoramento, quando attribuiamo alla persona amata alcune caratteristiche che esistono solo in noi.

Legge dello specchio: proiettiamo la nostra realtà attorno a noi

La legge dello specchio entra in gioco quando affermiamo di “conoscere” bene un’altra persona, anche se in realtà non facciamo altro che proiettare in lei la nostra propria realtà. In queste situazioni tendiamo a proiettare la visione di noi stessi sull’immagine concreta di quella persona, a seconda di come la percepiamo.

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Essere consapevoli di ciò che proiettiamo sugli altri ci consente di capire chi siamo davvero. Acquisire una costante consapevolezza di tale meccanismo mentale ci aiuta a recuperare il controllo su ciò che sta accadendo dentro di noi, così da poter farcene carico e lavorare sugli aspetti che vorremmo mantenere o trasformare in positivi.

Non possiamo non ricordare il fatto che spesso tendiamo a prendere sul serio qualunque cosa captiamo attraverso i nostri sensi, senza badare agli elementi di soggettività ed interpretazione legati alla percezione personale. Accettiamo dunque questo modo di percepire la realtà, ma non facciamo altro che creare distorsioni negative che genereranno malessere nelle relazioni con le persone che ci circondano, così come con noi stessi.

Per utilizzare questa risorsa naturale – le proiezioni – in modo sano e pieno, in modo da favorire una corretta crescita personale, la risposta si trova nella meditazione. Questa pratica ci aiuterà a tracciare un limite, insegnandoci a vedere le cose per quello che sono davvero. Senza mai dimenticare che “osservare dice più su chi osserva che su chi è osservato”.

 “Eppur lo vidi… Il mio spirito in tormento era ormai del tuo spirito un riflesso. L’intera mia anima si distese nella tua, e in essa apparve come un chiaro specchio”

-Pedro Antonio de Alarcon-


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