La relazione dei genitori influisce sulla scelta del partner?

La relazione dei genitori influisce sulla scelta del partner?
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 14 febbraio, 2023

La relazione dei genitori ha davvero tanto impatto, come alcuni sostengono, sulle relazioni future dei loro figli? L’esperienza ci dice di sì. La scienza ci dice che se la relazione dei genitori è positiva, i figli hanno maggiori probabilità di avere relazioni sane. Non sarebbe invece vero il contrario. Tuttavia, stiamo parlando di medie e possono sempre esserci delle eccezioni.

Dobbiamo pensare che il primo modello di relazione romantica e convivenza con cui i bambini si trovano a contatto è quella dei loro genitori o della coppia con cui vivono. In questo senso, l’ambiente in cui crescono ha grande influenza sui più piccoli di casa. Ciò che vedono influisce anche sui di loro e può condizionare o influenzare alcune delle loro azioni molti anni dopo.

A volte sentiamo frasi del tipo: “Sono troppo piccoli, non si rendono conto di nulla”. Ma le cose non stanno così. I bambini assorbono tutto, quindi la relazione dei genitori influenzerà i loro rapporti futuri.

La relazione dei genitori è presente nelle nostre relazioni

La relazione dei genitori può essere presente nelle proprie storie sentimentali pur senza accorgersene. Può essere, ad esempio, una delle cause che ci fa scegliere sempre come partner persone che non vanno bene per noi. La relazione dei nostri genitori può essere stata dominata da alti e bassi, quindi possiamo tendere a cercare una persona che ci dia stabilità, soprattutto quando ciò di cui abbiamo bisogno per il nostro modo di essere è una persona molto dinamica.

Possono essersi presentate anche diverse circostanze particolarmente rilevanti. Ci riferiamo a una grande sfiducia, a una dipendenza molto marcata, all’infedeltà costante e persino all’abuso. Facciamo un esempio con cui farci un’idea del grado di influenza della relazione dei genitori sulla scelta del partner.

Figlia con genitori divorziati

Laura non aveva ancora 30 anni. Aveva diversi rapporti alle spalle, ma nessuno era andato bene. Non sapeva cosa stava succedendo. A volte i suoi partner le erano stati infedeli, altre volte avevano dimostrato un incredibile attaccamento alla madre. Laura decise quindi di andare da uno psicologo per raccontargli la sua storia. Quest’ultimo le chiese di parlargli della relazione dei suoi genitori, la quale di fatto era stata drammatica. Il padre maltrattava la madre, la manipolava, e allo stesso tempo le era stato infedele in più occasioni… La madre rimaneva sottomessa, non era in grado di esprimere i suoi sentimenti e aveva resistito perché diceva di provare amore, ma in realtà soffriva di dipendenza emotiva. La madre si sentiva molto spesso sola e abbandonata. Non solo dal suo partner, ma anche dalla sua stessa famiglia che la spingeva a resistere anziché a porre fine alla relazione.

La storia di Laura aveva solo due percorsi possibili: uno era essere dipendente e cercare una relazione impegnativa, l’altro era sfuggire alle relazioni impegnative ed essere molto indipendente. Laura, inconsciamente, tendeva al primo. 

Laura non è mai stata una donna sottomessa, nelle sue relazioni non c’erano mai stati abusi. Faceva tutto quello che non aveva visto nella relazione dei suoi genitori: comunicava molto con i suoi partner, si faceva rispettare, non rimaneva con nessuno che cercasse di sottometterlaTuttavia, i suoi partner a volte erano sottomessi, mentivano e non comunicavano in modo aperto.

La scelta del partner effettuata da Laura era strettamente correlata alla madre. Sebbene credesse di instaurare relazioni sane, non come quella dei suoi genitori, la radice del problema non le era ancora visibile. Non le ci volle molto tempo per scoprirla.

Alla base dei rapporti di Laura vi era una mancanza di impegno: stava con persone che non si impegnavano davvero con lei o che le erano infedeli o che erano molto attaccati alle loro madri. Pertanto lei rimaneva al secondo posto. Come era successo a sua madre.

Scegliere un partner senza essere condizionati

Dopo aver conosciuto la storia di Laura, la domanda che ci preoccupa è la seguente: possiamo scegliere un partner senza essere condizionati dalla relazione dei nostri genitori? La risposta è sì, ma per questo dobbiamo capire cosa sta succedendo, dobbiamo osservare lo schema che si ripete con i nostri partner.

Ragazza in terapia

Se ci risulta difficile trovare il motivo che può essere implicito in ogni relazione, possiamo rivolgerci a uno psicologo specializzato in relazioni. Ci potrà essere di grande aiuto, oltre a fornirci strumenti per aumentare la nostra autostima e risolvere certe insicurezze, ci aiuterà a vedere la situazione da una prospettiva diversa. In questo modo cercheremo di arricchirci con la persona che scegliamo per la vita e non colmare i nostri bisogni o sfuggire ai nostri fantasmi.

Ma soprattutto, uno psicologo ci aiuterà a capire come abbiamo iniziato una relazione. perché in questo aspetto risiedono i vecchi schemi di comportamento. Tendiamo ad avere grandi aspettative? Diventiamo ciechi nella fase dell’infatuazione? Ci facciamo illusioni troppo velocemente?

La chiave di tutte le nostre relazioni sta nel modo in cui le iniziano. Dobbiamo prestarvi molta attenzione.

Dopo aver analizzato la situazione e riflettuto su questi punti, una volta che conosciamo la forma della pietra, sarà più difficile inciampare su di essa. Se apriamo gli occhi, scarteremo già in partenza le relazioni che non fanno per noi, prima che ci danneggino. Allo stesso tempo, identificare cosa e come siamo condizionati dai modelli inconsci (non solo nelle relazioni) ci darà l’opportunità di fare scelte più libere e accurate.

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