La sincerità rinforza l'intelligenza emotiva del bambino

Tutti i genitori vogliono trasmettere il valore della sincerità ai propri figli. Ma come si fa? In quale momento dello sviluppo va insegnato?
La sincerità rinforza l'intelligenza emotiva del bambino
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 12 febbraio, 2023

Immaginate che un bambino rompa un piatto e che arrivino subito la mamma o il papà a sgridarlo. Il bambino, allora, decide di mentire per evitare il rimprovero. Il clima che si crea può essere insostenibile. La sincerità durante l’infanzia si perde lentamente perché anche i bambini, come gli adulti, non amano essere sgridati per ogni errore che commettono.

Cosa possiamo fare? Per prima cosa, incoraggiare valori come la sincerità fin dall’infanzia è molto positivo per il bambino. Al punto che migliora anche la sua intelligenza emotiva. Per evitare che il bambino menta quando commette un errore o si rifiuti di fare qualcosa, è necessario creare un clima positivo in cui è possibile esporre e discutere dei problemi. Così, le situazioni spiacevoli non si trasformeranno in drammi.

Abbiamo scelto il classico esempio del piatto rotto, ma le situazioni in cui un bambino può pensare di vincere mentendo sono molte. Quando non vuole mangiare qualcosa, quando non ha voglia di fare i compiti, quando non vuole andare a dormire, etc.

Uomo che rimprovera il figlio.

In che modo la sincerità rinforza l’intelligenza emotiva del bambino

Attraverso il valore della sincerità, il bambino rinforza anche l’autostima. Ecco perché è importante che genitori, educatori o tutori non usino la bugia per guidare il suo comportamento.

Crescendo, il bambino impara a riconoscere la differenza tra bugia e verità. Arriva un momento in cui può accorgersi che molte delle lezioni ricevute dai genitori non erano reali. Capisce, così, che i genitori, e per estensione il mondo adulto che rappresentano, approvano la menzogna come mezzo per raggiungere gli obiettivi.

A partire dai cinque anni, il bambino è già capace di mostrarsi scettico di fronte a certe affermazioni. È un momento critico in cui vede gli adulti come un modello. E sarà ancora più complicato dopo gli otto anni, quando imparerà a separare con certezza l’errore intenzionale dall’inganno.

Quando inizia a distinguere le possibilità che derivano dal mentire, senza però capire il danno che può arrecare, può essere difficile tornare indietro. L’essere umano ha meccanismi mentali molto potenti di cecità selettiva. Per questo è importante conoscere gli elementi che possiamo sfruttare affinché il bambino imbocchi la strada della sincerità, accettando i propri errori e limiti.

“Sii scrupolosamente sincero, anche se la verità è scomoda, perché è ancora più scomodo tentare di nasconderla.”

-Bertrand Russell-

Come insegnare il valore della sincerità

Includere l’assertività nell’educazione di un bambino è uno dei metodi migliori per insegnargli il valore della sincerità. Possiamo spiegare che la verità è un suo diritto, che può pretendere che nessuno gli racconti bugie o cerchi di manipolarlo. Un diritto che vale anche per gli altri.

Nella sua evoluzione naturale, il bambino impara a riconoscere il bene e il male, ad assumersi la responsabilità dei propri errori, a trovare alternative per superare gli ostacoli e a raggiungere i suoi obiettivi. Ma soprattutto, impara dall’amore e dal giudizio ragionevole. Per questo, è consigliabile quanto segue.

Non giudicare

Un bambino, specialmente quando è molto piccolo, non fa niente con cattive intenzioni. Se lo giudichiamo di continuo, blocchiamo la sua possibilità di ragionare e di riflettere, e non riusciamo ad analizzare se esistono ragioni che forse ci sfuggono. Cosa si nasconde dietro alla bugia? Prima di giudicare, studiamo la situazione e parliamo con il piccolo.

Ascoltare attivamente

È interessante ascoltare con attenzione il bambino, senza essere impulsivi. Così lo capiremo meglio e potremo analizzare se mente, immagina storie o se ha un’intenzione diversa dal dire la verità.

Correggere con assertività per trasmettere il valore della sincerità

In molte occasioni ci vediamo costretti a correggere il bambino. È normale, fa parte della sua educazione. Dobbiamo provare, però, a essere assertivi, così il piccolo può interiorizzare meglio e in futuro penserà prima di agire.

Rinforzare in modo positivo

È sempre importante usare il rinforzo positivo. Se il bambino agisce in modo corretto e sincero, lo premieremo dimostrando che apprezziamo il suo comportamento.

In questo modo, aumentiamo le possibilità che ripeta la medesima condotta o altre che vanno nella stessa direzione; si limitano, invece, le probabilità che si verifichino comportamenti indesiderati.

Padre e nonno che giocano con il bambino.

Buono o cattivo, siete il suo modello

Gli adulti, i genitori o i tutori sono l’esempio che il bambino segue. Non serve a niente dire una cosa se poi agiamo in modo diverso. Se vogliamo insegnare il valore della sincerità, la scelta migliore è essere noi stessi l’esempio di cui il bambino ha bisogno.

Non dimenticate che il bambino tende a imitare la figura con più autorità, quindi i genitori, gli insegnanti o i fratelli e le sorelle maggiori. Abbiamo una grande responsabilità quando agiamo di fronte a un bambino.

Ricordate anche che la sincerità rinforza l’intelligenza emotiva del bambino. Se volete che i vostri figli siano autosufficienti, responsabili e sicuri di sé, devono conoscere bene le proprie emozioni.


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  • Giráldez Hayes, A., Prince, E.M. (2017). Habilidades para la vida: Cómo aprender a ser y aprender a convivir en la escuela. Madrid: Ediciones SM – Biblioteca Innovación Educativa.


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