Le sette virtù del Bushidō giapponese

Le sette virtù del Bushidō  giapponese

Ultimo aggiornamento: 23 giugno, 2015

Correva l’anno 1702, quando un gruppo di 47 guerrieri coraggiosi vennero obbligati a convertirsi in Ronin. Da questo momento in poi, ed in pieno periodo Edo, la società giapponese iniziò a vederli come nient’altro che dei rifiuti umani: i samurai, a quel tempo, non avevano nemmeno una funzione sociale. Qual era la ragione di questa situazione vergognosa? Il fatto che il loro signore, al quale appartenevano, scelse di suicidarsi mediante il rituale del seppuku, per aver precedentemente aggredito Kira Kozukenosuke, un alto funzionario del governo nipponico.

Con la morte del loro maestro, questi samurai persero la loro meta nella vita; pertanto decisero di vendicare il loro Damimyo. Quando, finalmente, ci riuscirono, i guerrieri si consegnarono volontariamente alla giustizia giapponese e, dopo il giudizio, furono sentenziati a mettere in pratica il seppuku, proprio come il loro signore.

Secoli più tardi, questa bella storia continua ad essere molto famosa nel paese del sol levante, perché esalta valori come la giustizia, il coraggio, l’onore e la lealtà, dando vita, così, al codice del Bushido, il quale viene riassunto in sette virtù. Non sarebbe una cosa negativa se anche noi ne applicassimo qualcheduna alla nostra vita.

1. Gi – Giustizia (decisioni corrette)

Un samurai crede ciecamente nella giustizia, farà di tutto affinché questa sia possibile e reale e lotterà sempre affinché essa trionfi. In questo caso, non esistono mezzi termini: per un samurai esiste solo quello che è corretto e quello che non lo è e combatterà con ogni mezzo a sua disposizione per raggiungere la giustizia, fino alla fine dei suoi giorni.

2. Yuuki – Coraggio

La cosa più disonorevole per un samurai è “mettere la testa sotto la sabbia” e non agire. Per loro è importantissimo tirare fuori il coraggio quando è il momento e spingere la gente verso una causa giusta, anche se questo significa mettere a repentaglio la loro vita.

3. Jin – Benevolenza

Il samurai è un guerriero abile, forte e rapido, diversamente dagli altri uomini; è per questo che deve sempre usare la sua forza per proteggere i più deboli. Nel caso in cui questa circostanza non si presentasse, è doveroso che il samurai vada a cercarla, affinché possa aiutare gli altri nelle situazioni in cui è possibile.

4. Rei – Rispetto e cortesia

La crudeltà e la mancanza di rispetto sono i più grandi nemici di ogni buon samurai; persino durante una battaglia, il samurai deve essere rispettoso e benevolo con i suoi avversari. Altrimenti starebbe solo mostrando il suo lato bestiale ed assassino e questo lo convertirebbe in un animale, una fiera che agisce solo in base agli istinti.

5. Makoto – Onestà e sincerità assoluta

La parola di un samurai ha più valore di tutte le gemme preziose del mondo messe insieme; quando afferma che farà qualcosa, l’avrà già fatto. Non dice mai: “Va bene, ti prometto che lo farò”. Perché? Perché dire e fare, per un samurai, sono due sinonimi.

6. Meiyo – Onore

Indubbiamente, questa è una delle virtù più importanti del codice del Bushido. Non le parole, bensì le azioni sono quelle che definiscono il buon samurai: se, per qualsiasi ragione, il samurai ha commesso un atto disonorevole, può porvi rimedio solo per mezzo del seppuku.

7. Chuugi – Lealtà

Un samurai è assolutamente fedele a tutti coloro che lo accompagnano, tanto al suo maestro quanto a un servo: se ha promesso che si prenderà cura di loro e che li onorerà, deve mantenere la sua parola, qualsiasi sia la conseguenza che questo possa implicare. Se non lo facesse, diventerebbe un essere bugiardo, disonorato e inaffidabile.


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