Non amare la lettura: perché?

La lettura è un'abitudine che offre innumerevoli benefici. Tuttavia, non tutti amano questa attività. Dove trovano gli altri il piacere nell'esercizio della lettura?
Non amare la lettura: perché?
Elena Sanz

Scritto e verificato la psicologa Elena Sanz.

Ultimo aggiornamento: 12 febbraio, 2023

La lettura offre grandi benefici ed è per questo che in genere si cerca di infondere sin dall’infanzia l’amore per i libri. Da adulti, sentiamo amici e conoscenti affermare che la lettura è uno dei loro più grandi hobby, qualcosa che li appassiona. Eppure, non amare la lettura è piuttosto comune.

Chi non condivide questo amore per la lettura cerca di capire cosa impedisce loro di godere di un’attività così altamente consigliata e in apparenza essenziale.

In più di un’occasione, avrete sentito dire che le persone che non leggono non sono colte o fantasiose, non godono di un vasto bagaglio culturale e sono vaghe o semplici.

Come non sentirsi in colpa o inadeguati di fronte a tali affermazioni? Ma, in realtà, bisogna indagare sulle ragioni del proprio disinteresse nei confronti della lettura.

Donna annoiata.

Non amare la lettura: possibili motivi

I motivi per cui una persona non ama leggere possono essere diversi. Li analizziamo nelle paragrafi che seguono.

Un concetto inappropriato

A volte il modo in cui cercano di infondere in noi l’amore per la lettura è inappropriato. Ci viene presentano come un’imposizione, ma leggere deve essere un piacere, uno spazio per far volare l’immaginazione.

Fin da piccoli ci obbligano a leggere, concentrandosi su quante pagine divoriamo al giorno, facendo della lettura un esercizio di libertà limitata, quando è tutto il contrario-.

Non sorprende che molte persone crescano odiando questa attività che per tanti anni è stata per loro un calvario, fonte di discussione e un’imposizione esterna. Forse dovremmo cominciare a trasmettere la lettura ai più piccoli come opzione di svago, divertimento.

Bisogna portare i più piccoli ad amare la lettura e non solo imporre questa attività. Forse in questo modo, da adulti, potrebbero relazionarsi in modo diverso con la parola scritta.

Ampia varietà di opzioni

Un altro aspetto importante è che non sempre siamo consapevoli dell’immensità delle alternative a nostra disposizione. La lettura non riguarda solo i grandi classici o gli ultimi bestseller. Non è nemmeno un’attività che si limita ai libri.

Dobbiamo tenere a mente che ogni essere umano è un mondo a sé. Ognuno di noi ha particolarità, gusti e preferenze personali.

Forse un gran numero di persone ama le storie di suspense, forse tutti intorno a noi parlano dell’ultimo romanzo di fantascienza. Ma non dobbiamo adattarci ai gusti degli altri.

Pensiamo, invece, a cosa ci piace, cosa ci interessa e ci fa sognare. Forse i romanzi romantici o le biografie di personaggi famosi sono molto più attraenti per noi.

O forse preferiamo leggere articoli interessanti su cucina, sport, sviluppo personale o fitness. Anche tutto questo è leggere; nutre la mente tanto quanto farebbe il libro più venduto del momento. Inoltre, è coerente con la nostra identità.

Quando ci prepariamo a leggere, scegliamo qualcosa che ci affascina davvero, ci entusiasma, ci interessa. Qualcosa su cui vogliamo davvero saperne di più. Dimentichiamo l’opinione altrui, leggiamo per noi, soltanto per noi.

Sistemi di rappresentazione

Non tutti abbiamo lo stesso stile comunicativo. Ci sono persone visive, altre più uditive, altre più cinestesiche.

In altre parole, alcune preferiscono ricevere informazioni visive, altre scelgono di ascoltarle e altre ancora scelgono di sperimentarle direttamente. Alla luce di ciò, non è realistico cercare di raggrupparci tutti nella stessa modalità.

Se non piace leggere, forse gli audiolibri sono l’opzione migliore. Forse troviamo più piacevole ricevere il messaggio a voce e oggi possiamo accedere a numerosi titoli in questo formato. O forse scrivere appare più soddisfacente, poiché si ama lavorare attivamente piuttosto che ricevere passivamente.

Donna che ascolta l'audiolibro.

Non amare la lettura, va bene così

Se dopo aver tenuto conto di tutte le prospettive di cui sopra, ci accorgiamo che non ci piace leggere, non succede nulla. Ciò non significa essere meno intelligente, meno colto o interessante. Ogni persona ha tratti di personalità diversi e il suo modo particolare di vivere.

Forse amiamo fare sport, meditare, guardare video, dipingere con gli acquerelli… Non a tutti deve piacere la stessa attività e va bene. Abbiamo il diritto di scegliere come raggiungere il nostro sviluppo personale.


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  • García-Rodríguez, A., & Gómez-Díaz, R. ¿ Leer con los oidos?: audiolibros y literatura infantil y juvenil.
  • Aliste, M. E. R., Real, D. L., & Bravo, I. L. (2006). ¿ Eres visual, auditivo o kinestésico? Estilos de aprendizaje desde el modelo de la Programación Neurolingüística (PNL). Revista Iberoamericana de Educación38(2), 1-10.

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