Non mantenere la parola data

Trovare scuse può salvarci da discussioni immediate, ma finirà per farci sembrare inaffidabili. Diamo valore alle nostre parole.
Non mantenere la parola data
Elena Sanz

Scritto e verificato la psicologa Elena Sanz.

Ultimo aggiornamento: 25 gennaio, 2023

“Mi fido di lui, è una persona di parola”, ultimamente non è comune sentire questa affermazione. Siamo sprofondati nell’era delle scuse, delle bugie bianche e delle mezze verità. Spesso commettiamo l’errore di dire ciò che gli altri si aspettano da noi senza fermarci a pensare se, a lungo termine, potremo mantenere la nostra promessa. Quanto volte ci è capitato di non mantenere la parola data?

In qualche modo siamo caduti nell’abitudine di normalizzare il fatto che le parole non sempre sono supportate dalle azioni. In questo modo possiamo evitare conflitti immediati, ma svalutiamo la nostra integrità.

Le scuse finiscono per minare la nostra reputazione, facendoci sembrare irresponsabili e insensibili. Ciò può arrecare diversi problemi nei diversi ambiti della nostra vita.

Motivi per non mantenere la parola data

Abbiamo ceduto tutti alla pressione di dire “sì” a qualcosa che non avevamo davvero intenzione di fare. Per esempio, accettare sfide che sapevamo in anticipo che non saremo stati in grado di affrontare o parlare con autorità di qualcosa che non conosciamo a fondo.

È chiaro che nella maggior parte dei casi non vi è l’intenzione deliberata di mentire, ingannare o danneggiare gli altri. Cerchiamo tutti di essere persone buone, generose e degne di fiducia. Allora perché le azioni dicono tutt’altro? In genere, ciò si deve alle nostre carenze.

Paura del conflitto

Molte volte abbiamo infranto promesse, violato contratti e siamo venuti meno alla nostra parola per mancanza di assertività. Abbiamo il desiderio di compiacere e ingraziarci le persone a cui teniamo, motivo per cui può essere difficile negare le richieste altrui.

Uomo che mantiene la sua parola.

A volte quando una persona cara ci chiede un favore, non abbiamo proprio voglia di farlo. È del tutto legittimo, la nostra prima responsabilità è essere leali con noi stessi e se quello che ci chiedono ci mette a disagio o ci turba, abbiamo tutto il diritto di rifiutarci.

Quando non siamo assertivi, questo può sembrare un atto egoistico o di cattivo gusto, dunque scegliamo di dire che lo faremo per guadagnare tempo e trovare una scusa. Così facendo evitiamo l’imbarazzo di respingere la richiesta altrui.

Forse ci siamo risparmiati la discussione che si sarebbe generata se l’altro avesse preso male il nostro rifiuto. Tuttavia, venire meno alla nostra parola con un pretesto inventato all’ultimo momento non ci fa onore.

Mancanza di umiltà

In altre occasioni ci facciamo carico di un impegno che non saremo in grado di adempiere al fine di preservare la nostra reputazione. Se sul lavoro ci viene proposto un progetto importante, ci sentiremo ovviamente tentati di accettarlo.

Ma se sappiamo che richiederà più tempo di quello che ci offrono o che non abbiamo le conoscenze per portarlo a termine, la cosa più onesta sarebbe rifiutarlo.

All’inizio potremmo non sembrare produttivi, intelligenti o esperti come vorremmo, ma almeno dimostreremo onestà.

Potremmo non portare a termine quell’importante progetto, ma sicuramente ci verrà commissionato con altri in futuro con piena fiducia in quanto saranno certi che siamo persone oneste.

Uomo che va al lavoro.

Indifferenza

A volte si tratta di semplice nonchalance. Forse diciamo a un amico che andremo a prendere un caffè con lui nel fine settimana e abbiamo davvero intenzione di farlo.

Eppure, quando arriva il momento, abbiamo programmi più allettanti o più urgenti e annulliamo l’appuntamento. È accettabile che ciò accada a volte, ma se diventa un’abitudine, daremo l’idea di essere persone inaffidabili.

Evitare di non mantenere la parola

Sarebbe opportuno ricordare il valore della parola data. Dobbiamo lavorare sulla nostra assertività per essere in grado di respingere le richieste con rispetto.

Allo stesso modo, dobbiamo migliorare la nostra autostima ed essere consapevoli dei nostri limiti senza sentirci inferiori per questo.

Va bene se non vogliamo fare qualcosa. Va bene se non possiamo fare quello che ci chiedono. Basta essere onesti, non ricorrere a scuse, bugie o vuote promesse. Quando diamo la nostra parola, assicuriamoci di volerla dare e di poterla mantenere. In ciò risiede la nostra integrità.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Castanyer, O. (1996). La asertividad. Expresión de una sana autoestima. Bilbao: Descleé de Brouwer.
  • Pacheco, R. A., Cortés, J., Valencia Ortiz, A., Rojas, L., & Figueroa Perea, Á. (2013). ¿ Por qué mentimos?.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.