Non uscire mai di casa: conseguenze

L'isolamento può essere una situazione comoda per una persona introversa o un obbligo imposto dalle condizioni di salute pubblica. In un caso o nell'altro, ma non uscire mai di casa può avere conseguenze significative.
Non uscire mai di casa: conseguenze
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

L’isolamento può essere una situazione comoda per una persona introversa o un obbligo imposto dalle condizioni di salute pubblica. In un caso o nell’altro, non è conveniente se si estende a lungo. Non uscire mai di casa può avere conseguenze significative.

Meno si esce da casa, me si vuole lasciare il proprio rifugio. Persino le persone abituate a uscire dopo una settimana di isolamento maturano una sorta di pigrizia nei confronti dell’esterno.

Uscire è molto importante per la salute fisica e mentale. Alcuni lo fanno di più e altri di meno, ma la verità è che è importante entrare in contatto con il mondo esterno regolarmente. Spieghiamo perché nelle righe che seguono.

La mia missione nella vita non è semplicemente quella di sopravvivere, ma di prosperare. E farlo con una certa passione, un po’ di compassione, un po’ di stile.

-Maya Angelou-

Donna triste a casa.

Non uscire mai di casa cambia la propria routine

La persona che resta sempre casa smetterà di avere grande cura di sé. A lungo termine, dunque, può esservi il rischio di un abbandono totale.

Si tende a trascorrere  la settimana con gli stessi vestiti trascurando la propria igiene. Questa situazione potrebbe non arrivare all’estremo, ma la cura di sé sarà senz’altro ridotta. Il tutto ha inizio con l’aspetto, ma può estendersi ad altri aspetti che possono nuocere alla salute.  

È normale che anche le abitudini del sonno e dell’alimentazione cambino. Gli orari possono diventare caotici e ciò ha effetti anche sulla salute fisica e mentale, poiché il corpo lavora meglio quando mantiene cicli regolari.

Le conseguenze psicologiche

Uno studio pubblicato su Psychiatry and Clinical Neurosciences sul ritiro sociale indica che il confinamento prolungato può causare ansia e insonnia. Allo stesso modo, aumenta gli stati depressivi, anche in soggetti che non ne hanno mai sofferto.

Allo stesso modo, non uscire mai di casa si ripercuote sulla dimensione psicosociale. Molto probabilmente gli incontri con altre persone si ridurranno e senza accorgersene la propria cerchia sociale si ristringe. Ciò a sua volta alimenta i possibili sintomi di ansia e depressione.

Quando il confinamento si protrae per lungo tempo, la qualità della vita è seriamente compromessa. L’aspetto più preoccupante è che la persona si accorge a malapena quello che le sta accadendo.

Poco per volta normalizza una situazione che non è normale. La situazione si aggrava quando l’individuo soffre di una patologia pregressa. I sintomi saranno più visibili e intensi.

Uomo svogliato che guarda la televisione.

Non uscire mai di casa: effetti sul corpo

Oltre agli effetti già citati, il confinamento per lunghi periodi ha un’altra importante conseguenza sulla salute fisica data dalla mancanza di sole. Come molti sanno, il sole è una fonte fondamentale di vitamina D. È presente anche in alcuni alimenti, ma in percentuali molto scarse.

Chi non esce mai di casa probabilmente presenterà una carenza di vitamina D. Ciò rende le ossa più fragili e aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e diabete. Questa carenza è stata anche associata all’arteriosclerosi.

Oltre a ciò, la carnagione diventa più pallida, il che risalta le rughe. Allo stesso modo, influenza negativamente l’umore e aumenta il rischio di disturbi a esso associati.

Conclusioni

Non uscire mai di casa non è una buona opzione, a meno che non si sia costretti a farlo. Potrebbe sembrare l’idea in determinati momenti della propria vita e donare una sensazione di comfort inizialmente.

Nonostante ciò, a lungo termine si riscontreranno diverse complicazioni a livello fisico e mentale che possono persino aggravarsi nel tempo.


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  • De Mon, M. Á., Sánchez, V. P., de Anta, L., & Quintero, J. (2019). Aislamiento social prolongado. Hikikomori: un fenómeno creciente en Occidente. Medicine-Programa de Formación Médica Continuada Acreditado, 12(92), 5427-5433.


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