Orticaria e solitudine: quale relazione?

Orticaria e solitudine fanno spesso parte della stessa realtà. Questa fastidiosa irritazione che colpisce la pelle ci parla delle nostre difficoltà emotive con gli altri e dell'ansia e della tristezza che ne derivano.
Orticaria e solitudine: quale relazione?
Sergio De Dios González

Revisionato e approvato da lo psicologo Sergio De Dios González.

Ultimo aggiornamento: 28 marzo, 2023

La pelle è un organo ricco di terminazioni nervose in ogni sua parte; parliamo, dunque, di un organo connesso direttamente al sistema nervoso. Esiste pertanto un legame molto stretto tra emozioni, pensieri e cute. Oggi parliamo nello specifico della relazione tra orticaria e solitudine.

Il rapporto tra mente e cute è così stretto che ha dato origine a una sotto-specialità chiamata psicodermatologia. Anche un’altra sotto-specialità, la psiconeuroimmunologia, si occupa dell’interazione tra psiche, sistema nervoso, sistema immunitario e pelle. Gli esperti in questi ambiti e gli psicoanalisti hanno riscontrato una relazione tra orticaria e solitudine.

Dal punto di vista psicoanalitico, la pelle e il tatto sono i referenti per eccellenza della vicinanza o distanza emotiva. L’essere umano stabilisce il primo contatto affettivo con il mondo attraverso la pelle. Per tutta la vita, la pelle sarà una barriera e un punto di contatto di natura simbolica.

“Se il linguaggio è un’altra pelle, tocchiamoci di più con messaggi di desiderio.”

-Gustavo Cerati-

Donna che si gratta le gambe perché ha prurito.

Un esperimento rivelatore

Il Dott. Nicolás Noriega è un allergologo e immunologo con un master in psiconeuroimmunoendocrinologia. Porta avanti la sua attività a Villa María (Córdoba, Argentina) dove ha condotto uno studio per stabilire i legami tra disturbi psicologici e allergie, inclusa l’orticaria.

Ha seguito per un anno 82 pazienti che presentavano allergie di diverso tipo. Ha scelto i candidati su due criteri: persone che non assumevano medicinali e persone che non seguivano una terapia psicologica.

Alla fine dello studio il Dott. Noriega ha potuto constatare che il 42% dei soggetti soffriva di rinosinusite, il 30% di orticaria e il 28% di dermatite. La restante percentuale aveva altre allergie.

Eseguendo una serie di test sullo stato emotivo dei pazienti, si è riscontrato che il 95% aveva due o più sintomi legati all’ansia, spesso associata alla depressione.

Dopo questo esperimento e grazie alla sua esperienza clinica, il Dott. Noriega è giunto alla conclusione che “l’orticaria è una delle condizioni in cui stress, ansia e problemi emotivi acquisiscono un’importanza eccezionale e, in alcuni casi, ne costituiscono l’unica causa”.

Orticaria e solitudine

L’orticaria è una malattia caratterizzata dalla comparsa di macchie rosse sulla pelle. È considerata una reazione allergica che di solito si verifica occasionalmente. In altre parole, sorge all’improvviso, scompare da sé e solo raramente diventa cronica.

I primi ad accennare al rapporto tra orticaria e solitudine furono gli psicoanalisti freudiani. Lo stesso Freud affrontò il problema, ma fu Didier Anzieu ad approfondire l’argomento.

Anzieu sosteneva che le reazioni sulla pelle hanno a che fare con la simbolizzazione della vicinanza o della distanza nel contatto con persone emotivamente significative.

In questo senso, le reazioni cutanee allergiche, come la dermatite atopica, l’eczema e l’orticaria, rappresenterebbero un conflitto in termini di prossimità-distanza.

Donna con orticaria sulle spalle.

I messaggi che stanno dietro l’orticaria

Sulla stessa falsariga, l’esperto Joman Romero, sostiene che orticaria e solitudine vanno di pari passo ed esprimono le seguenti a situazioni:

  • Conflitti da separazione. Il soggetto sente che qualcuno sta “strappando via” una persona.
  • Triangoli amorosi. La presenza di una terza persona impedisce il contatto desiderato con qualcuno che si ama.
  • Separazione da se stessi. Sentirsi distaccati dai propri desideri. L’impossibilità di realizzare i propri desideri e farli diventare delle azioni concrete, invece di rimanere delle aspirazioni represse.
  • Solitudine, in senso stretto. Ciò che viene espresso è il rammarico di essere stati privati del contatto con le perone o con una persona in particolare. Orticaria e solitudine, nelle loro molteplici sfaccettature, vanno di pari passo.
  • Rifiuto inconscio del contatto. L’orticaria ci dice anche che non vogliamo avere contatti con qualcosa o qualcuno perché lo disprezziamo. Tale contatto è percepito come disonorevole.
  • Sensazione di essere maltrattati. I segni sulla pelle lasciati dall’orticaria sono simili a quelli di un colpo. Può essere, quindi, la manifestazione visibile di un abuso percepito.

Romero dice che le persone che soffrono di orticaria sono in genere insicure e mantengono un atteggiamento passivo nelle relazioni con coloro che amano.

Allo stesso modo, tendono a sentirsi feriti nelle relazioni amorose e trovano difficile identificare ciò che li irrita davvero. Orticaria e solitudine vanno di pari passo perché la pelle rivela le difficoltà emotive.


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  • Villa, R. S., Pérez, J. M. E., Bernardo, S. A., Iglesias, J. C., Vega, E. G., & Menéndez, A. G. (2000). Perfil psicológico y calidad de vida pacientes con enfermedades dermatológicas. Psicothema, 12(2), 30-34.

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