Parafilie: definizioni e tipologie
Cosa sono le parafilie? Potremmo definirle, come fa Belloch, un orientamento sessuale verso oggetti o situazioni insoliti rispetto ai modelli convenzionali. Sono caratterizzate da fantasie sessuali intense e ripetute, impulsi o condotte sessuali che di solito implicano oggetti o animali (invece che persone), sofferenza o umiliazione di sé, del partner, dei bambini o di persone non consenzienti.
Per fare chiarezza sul termine parafilia, dobbiamo analizzarne l’etimologia. Deriva dal greco e la radice “para-” significa “presso”, “accanto” oppure “oltre”, mentre “-filia” significa “amore”. Per questo possiamo intendere le parafilie come un “sentimento accanto all’amore”, motivo per cui vengono intese come normali.
Tutto quello che provoca eccitazione e che supera i modelli sessuali socialmente considerati normali è parafilia? I progressi nei manuali diagnostici hanno permesso di differire tra parafilia e disturbi parafilici.
Questi ultimi provocano eccitazione ma, al tempo stesso, malessere, danno personale o rischio di danno a terzi. Una parafilia è invece l’interesse sessuale intenso e persistente verso qualcosa che esce dai normali canoni sociali, qualcosa di atipico, ma che non comporta malessere né danno alcuno.
Come possono esistere le fobie (paura di) nei confronti di qualsiasi cosa conosciamo, le -filie (amore per) possono anch’esse essere dirette verso le medesime cose. Alcune fonti indicano che esistono quasi 550 tipi di parafilie , come l’attrazione per gli animali (zoofilia), l’attrazione per i morti (necrofilia), l’eccitazione sessuale per gli escrementi (coprofilia) ecc.
Le parafilie più comuni
Fra le parafilie più comuni troviamo il voyeurismo, ovvero eccitarsi guardando di nascosto una persona nuda o mentre ha un rapporto sessuale. Un’altra parafilia molto diffusa è l’esibizionismo, una tensione sessuale che si risolve mostrando i genitali a una persona presa alla sprovvista.
Fra le parafilie comuni hanno particolare rilievo il frotteurismo, l’eccitazione che si prova sfregando i genitali contro un’altra persona senza il suo consenso, il masochismo e il sadismo sessuale, che consiste nel provare piacere di fronte al dolore e alla sofferenza propria o altrui.
Il feticismo è senz’altro una delle parafilie più conosciute e può essere definito come l’eccitazione per oggetti inanimati o per parti del corpo diverse dai genitali, ad esempio i piedi.
Non dobbiamo dimenticare che parliamo di parafilie quando non si arreca alcun danno a noi stessi o agli altri, né si provoca malessere o si superano i limiti del consenso e dell’accordo delle persone coinvolte. In caso contrario, si parla di disturbi parafilici.
Curiosità sulle parafilie
Le parafilie di solito iniziano a manifestarsi durante l’adolescenza, quando si hanno i primi rapporti sessuali e si esplora il proprio corpo e quello che eccita.
Nell’antichità si pensava che fosse una caratteristica esclusiva degli uomini, e sebbene nell’85% dei casi è così, anche le donne hanno parafilie, soprattutto il masochismo.
Ogni persona può eccitarsi con stimoli diversi a seconda del suo vissuto, del suo bagaglio di conoscenze e di quello che ha visto; a volte possiamo persino ritrovarci a provare piacere ed eccitazione per qualcosa senza motivo, senza sapere perché. Per quanto riguarda i gusti, proprio come per le persone, niente è scritto .
Tutto quello che non sottomette il prossimo né genera sofferenza a nessuno è legittimo e appartiene al singolo. Se rispettiamo questo, potremmo trovare il piacere in qualsiasi cosa ci circonda e goderci la nostra vita sessuale senza limiti.
Non devono esistere dettami sulla nostra sessualità e se ci liberiamo e ci lasciamo trasportare, potremmo scoprire nuovi tipi di piacere.
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