Pensiero polarizzato, una distorsione cognitiva

Il pensiero polarizzato agisce automaticamente e porta a generalizzare le situazioni, senza fermarsi a esaminarle. Chi la pensa così spesso dice "Tutto va storto", "Io perdo sempre" ed espressioni del genere.
Pensiero polarizzato, una distorsione cognitiva
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 20 marzo, 2023

Cosa si intende quando si dice che il pensiero polarizzato è una distorsione cognitiva? Questa affermazione significa che si tratta di un errore di ragionamento in cui una persona può cadere senza accorgersene. Il soggetto elabora in modo sbagliato le informazioni fornite dalla realtà e questo lo porta a sperimentare un disturbo emotivo.

Le distorsioni cognitive furono descritte da Albert Ellis e Aaron Beck. In generale, sono definite come credenze errate che causano stati d’animo disfunzionali. Sono paure irrazionali o sentimenti di tristezza infondata, ecc. Il pensiero polarizzato è quindi un tipo di distorsione cognitiva.

Con il pensiero polarizzato prende vita un’estrema semplificazione della realtà. Le cose sono bianche o nere, buone o cattive, ecc. Non si riescono a vedere le sfumature che esistono tra un estremo e l’altro. Chiunque presenti questa distorsione si sente a suo agio nel collocare la realtà in uno degli estremi. Perché succede? Come bisogna affrontarlo? In questo articolo cercheremo di rispondere a questi e altri interrogativi.

“Generalizzare è sempre sbagliato.”

Hermann Keyserling

Le caratteristiche del pensiero polarizzato

La caratteristica principale del pensiero polarizzato è la tendenza a generalizzare e includere le diverse realtà in una stessa categoria. Ecco perché le parole preferite da coloro che la pensano così sono le più categoriche: “sempre”, “mai”, “tutto”, “niente”, ecc. Lo fanno automaticamente. Sono praticamente obbligati a inscatolare e categorizzare tutto per poter affrontare la realtà.

La cosa preoccupante è che, in generale, queste categorie estreme sono molto negative. Vengono usate per ribadire l’esistenza di qualcosa di brutto. Espressioni come “va sempre tutto male” o “finiscono sempre per approfittarsi di me” sono comuni. Insieme ad altri ragionamenti simili.

Per coloro che possiedono un pensiero polarizzato è come se non ci fossero sfumature o punti medi. Costruiscono buona parte della loro identità su queste classificazioni, apparentemente convincenti. E anche se la realtà mostra loro che hanno torto, sono riluttanti ad abbandonare questa loro radicalizzazione.

Ragazza pensierosa abbraccia cuscino

Perché appare questa distorsione cognitiva?

In generale, il pensiero polarizzato è una caratteristica di chi adotta una posizione di vittimismo rispetto alla vita. Nessuno lo fa così, per semplice capriccio. È un blocco emotivo che è il prodotto di esperienze scarsamente risolte. In fondo c’è l’idea di aver sperimentato “cose ​​cattive” e di non averle meritate.

La vittima si considera come oggetto passivo di circostanze o del destino. Non crede di avere alcun controllo sugli eventi negativi che ha vissuto, né su come li ha affrontati. Dichiara di aver subito dei danni senza averne nessuna colpa, e che non può fare nulla al riguardo.

Si tratta quindi di un blocco dello sviluppo emotivo. Queste persone continuano a vedersi come dei bambini. Non hanno ancora scoperto strumenti o risorse acquisite che potrebbero utilizzare per superare molte delle loro difficoltà. In cambio, proiettano la loro denuncia e adottano il pensiero polarizzato come supporto per le loro convinzioni esistenziali.

Superare il pensiero polarizzato

Questo tipo di pensiero non è solo un disturbo cognitivo, ma implica precedenti difficoltà irrisolte. Superarlo significa assumere una nuova prospettiva sulla propria storia e su ciò che si è e si può fare ora.

Identificare sé stessi come vittime delle circostanze implica anche un notevole vantaggio: esonera dalle responsabilità. E, naturalmente, per uscire da questo stato, una persona dovrà accettare di essere responsabile di ciò che le accade, ma soprattutto del modo in cui i problemi vengono affrontati.

Uomo con pensiero polarizzato con mano su occhiali

Un buon modo per riconoscere questo problema è identificare gli automatismi del pensiero polarizzato. Attivate un allarme ogni volta che pronunciate parole categoriali come “mai”, “sempre”, “tutto”, “niente”, ecc. Quindi, fermatevi per valutare quanto sia ragionevole l’affermazione che avete appena espresso al riguardo.

Oltre a ciò, è importante individuare le situazioni di cui vi sentite vittime. Forse una relazione, sentimentale o familiare, che vi provoca disagio o un lavoro che percepite come troppo impegnativo.

Ma allora, l’unica opzione è quella di resistere e sopportare il problema? O forse, ci sono altre vie d’uscita, ma avete paura di prenderle? Forse il pensiero polarizzato è un indicatore del fatto che non vi state prendendo sufficientemente sul serio. Forse avete bisogno di uno spazio e un tempo per pensare a cosa vi succede.


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