Perché auto-punirsi se non serve a niente?
L’auto-castigo non serve a nulla. Quella rabbia irrazionale contro se stessi, quel modo di trattarsi con disprezzo ogni volta che si prova vergogna o si perde il controllo, ogni volta che si fallisce o si viene rifiutati … Questi atteggiamenti sono inutili e malsani.
L’auto-castigo implica anche delle auto-lesioni, insulti contro se stessi, isolamento e sensazioni di inadeguatezza nei confronti degli altri. In questo modo, non risolveremo nulla.
Sapete come smettere di castigare voi stessi? Come uscire da quel circolo di auto-attacco per incamminarvi verso un modello più positivo di comportamento?
Perché è così difficile smettere di auto-punirsi?
L’auto-punizione è così persistente perché è una difesa contro il dolore della vita. E la vita è piena di dolore.
Tutti hanno forti necessità di connettersi con gli altri, di essere accettati, di essere apprezzati e approvati. Tuttavia, spesso, è necessario affrontare una realtà in cui veniamo rifiutati, deludiamo gli altri o veniamo messi in secondo piano. Le persone che amiamo soffrono e muoiono e i nostri sogni non si trasformano sempre in realtà.
Quando avvertiamo questo dolore, liberiamo energia, perché il nostro corpo vuole reagire al problema; tale energia può essere sperimentata a livello interno, sotto forma di ira o di rabbia. Questo ci motiva a cercare la pace interiore e a superare il dolore, ci spinge ad uscire e a ritentare, per poter finalmente ottenere ciò che aneliamo o necessitiamo.
Tuttavia, quando veniamo costantemente sconfitti, ignorati, disprezzati o attaccati, può comparire la necessità di auto-punirsi. Può avvenire lo stesso se evitiamo la ricerca di quella pace interiore previa al superamento del dolore.
Questo provoca nel soggetto insicurezza e una sensazione di inutilità; inoltre, si accumula anche rabbia e ira, che poi vengono usate contro se stessi. In quel momento, si comincia a pensare a se stessi come alla causa del problema; la colpa crea un rifiuto della propria persona e genera la necessità di castigarsi.
Perché l’auto-castigo non serve a niente?
Questi auto-attacchi non sono visti come una minaccia, bensì come una speranza che il problema sia smorzato grazie all’esperienza del dolore. In realtà, tali castighi non risolvono nulla, lasciano, anzi, abbattuti ed isolati.
Vi abituate così tanto a questa inclinazione ad auto-attaccarvi, che cominciate a sentirla come una parte integrante del vostro essere.
L’ira che vi scagliate contro può consumarvi e distrarvi dal vostro impegno con la vita. Le vostre relazioni, le vostre connessioni con voi stessi e con gli altri vi convinceranno ancora di più a castigarvi, ed entrerete in un circolo vizioso sempre più profondo.
Come liberarvi dalla necessità di auto-castigarvi?
Per cominciare, dovete riconoscere che l’auto-castigo potrebbe essere profondamente radicato in voi. È probabile che vogliate punirvi ancor di più quando vi renderete conto quanto a fondo ha scavato il dolore in voi. Non frenatevi e siate sinceri con voi stessi, lasciate che il dolore scorra.
Andate oltre l’autostima. Se foste riusciti a trovare l’amor proprio e l’accettazione, non sareste arrivati a questo punto. Dovete ricominciare da zero: date un senso più positivo a voi stessi, è molto importante per aumentare il vostro benessere.
Dovete trovare un aiuto per tirare fuori il vostro dolore e canalizzare la vostra ira. Se da soli non ci riuscite, cercate qualcuno che vi appoggi e vi guidi.
È anche bene che sperimentiate la sensazione confortante della calma; in questo modo, imparerete a rilassarvi quando avvertirete il bisogno di arrabbiarvi con voi stessi.
Infine, è importante che apprendiate a provare compassione per il dolore degli altri e a dare valore ai bisogni umani. Solo così potrete sentire compassione anche nei vostri confronti ed apprezzarvi.
Con il tempo, troverete la capacità di recuperarvi per affrontare i dolori della vita e troverete la forza per capire ed inseguire ciò di cui avete bisogno. Grazie al coraggio, vi libererete dell’auto-castigo e proietterete le vostre energie positive verso gli altri.