Perdere un’amicizia fa male quanto perdere un amore?

Perdere un’amicizia importante fa male quanto perdere un amore. Si tratta di un sostegno emotivo, una fonte di allegria, un pezzo di noi che se ne va per sempre. Voltare pagina non è facile.
Perdere un’amicizia fa male quanto perdere un amore?
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Perdere un’amicizia è causa di un dolore a volte insopportabile. Per quanto sia chiara a tutti la differenza tra partner e amico, in realtà perdere il supporto quotidiano, la confidenza, le risate e le esperienze condivise che solo un’amicizia sa dare, può essere paragonabile alla fine di una relazione.

Tutti noi, che ci piaccia o meno, dobbiamo affrontare nel corso della vita una serie di sofferenze fisiche ed emotive. Queste ultime, le più frequenti e forse anche le più dolorose, possono riguardare la rottura di un rapporto amoroso così come di un’amicizia.

In fondo, l’essere umano è profondamente sociale ed empatico, ed è quindi naturale cercare, al di là del proprio partner, altri legami e amicizie. Un amico rappresenta un valore inestimabile, una relazione che arricchisce e che dona salute psicologica grazie al suo potere di allontanare preoccupazioni e stress, generando situazioni positive e di reciprocità.

Eppure, molte relazioni sono destinate prima o poi a finire. Non sempre si presenta un episodio scatenante, a volte distanziamento e freddezza compaiono quasi in modo naturale. Ciò succede soprattutto con il raggiungimento della maturità, quando le persone cominciano ad essere più selettive nei confronti delle proprie relazioni.

Alcuni studi come quello condotto dall’Università di Oxford in Inghilterra, ci segnalano come a partire dai 30 anni di età cominciamo a preferire la qualità di un’amicizia rispetto alla quantità. Ciò nonostante, perdere un amico è comunque il più delle volte una sofferenza, con ripercussioni spesso maggiori che nel caso di una relazione di coppia.

“L’amicizia è più difficile e più rara che l’amore. Per questo motivo si deve conservarla così com’è.”
-Alberto Moravia-

 

Amico triste per la perdita di un'amicizia.

Perdere un’amicizia, una rottura imprevista

Vale la pena fare una riflessione su un dato interessante che ci arriva dall’Università di Tel Aviv. Uno studio condotto dalla dottoressa Laura Radaelli segnala come le persone non abbiano a disposizione dati sufficienti per determinare se una persona si rivelerà un vero amico oppure no.

In molti casi, siamo restii ad accettare l’incertezza dell’amicizia e l’idea che questa possa fallire. Inoltre, molte volte il valore che attribuiamo ad un’amicizia non è corrisposto allo stesso modo dall’altra persona.

Perché perdere un’amicizia provoca un grande dolore

Il dolore per la rottura di un’amicizia è proporzionale all’importanza che quell’amicizia aveva per noi. Non importa se si tratta di un amico d’infanzia o se il rapporto è recente. Perdere un’amicizia risulta doloroso per i seguenti motivi:

  • Perdiamo un supporto emotivo. Ci sleghiamo da una persona che ci offriva un supporto che altri vicino a noi non riuscivano a darci
  • Da un momento all’altro svanisce una complicità, un rifugio in cui alleviavamo pene e condividevamo sorrisi.
  • Vediamo rompersi le nostre aspettative. Eravamo abituati a dare per scontato quella relazione. A volte, attribuiamo ad una determinata amicizia la stessa importanza del nostro rapporto sentimentale, convinti che rappresenterà sempre per noi un punto di appoggio.

Per ultimo, ma non meno importante, perdere un’amicizia può risultare traumatico in quanto viene minato il concetto di lealtà di una persona. Si tratta spesso di un vero e proprio attacco alla fiducia, causando la ferita forse più dolorosa. Scoprire di essere stati traditi, ingannati o che informazioni private siano state diffuse ad altre persone, può dar vita a traumi profondi.

Ragazza riflette sull'amicizia.

Come affrontare la rottura di un’amicizia?

Accettare la rottura di un’amicizia, se questa era per noi molto significativa, implica provare dolore. Per quanto possiamo abituarci al fatto che gli amici vadano e vengano, ci sono relazioni che lasciano solchi più profondi di altre. Per affrontare il dolore, il consiglio è di concentrarsi sui bei momenti vissuti e su ciò che da quell’amicizia abbiamo imparato, dando priorità a tutto ciò che di bello abbiamo condiviso.

Se concentriamo lo sguardo sulla delusione, lo sforzo che dovremo fare per voltare pagina sarà maggiore. I rancori sono cattivi compagni di viaggio, che pongono limiti, seminano sfiducia e alzano mura davanti alla possibilità di tornare a socializzare.

Come diceva Robert Louis Stevenson, un amico è un regalo che facciamo a noi stessi. Lui trovò questo tesoro nel collega scrittore Henry James. Nonostante si videro soltanto due o tre volte in tutta la loro vita, riuscirono a costruire una fortissima amicizia per corrispondenza da cui trassero appoggio nei momenti difficili.

Non è facile trovare nuovamente una persona che possa rappresentare un tesoro o un vero e proprio faro della nostra vita. Eppure quella persona è lì, spesso più vicina a noi di quanto pensiamo.


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  • Luo, Y.; Hawkley, L.C.; Waite, L.J.; & Cacioppo, J.T. (2005). Loneliness, health, and mortality in old age: A national longitudinal study. Social Science & Medicine, 74 (6), 907-914.

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