Period. End of sentence: rivoluzione epocale
Oggi vogliamo parlarvi di un documentario di successo della famosa piattaforma Netflix: Period. End of sentence. Un cortometraggio coraggioso e che rompe gli schemi, mostrando apertamente le abitudini, gli stereotipi, gli stigmi e i tabù che tuttora circondano la vita delle donne in India.
Anche se a noi occidentali può sembrare strano, nel paese asiatico sussistono tuttora realtà culturali fortemente anacronistiche. Ci riferiamo, per esempio, al tabù relativo al ciclo mestruale femminile. Una sorta di censura contro cui molti movimenti stanno già lottando. Lungi dal riuscire a emanciparsi dalla loro informale ma sostanziale situazione di “inferiorità”, le donne in India stanno iniziando una vera e propria rivoluzione.
Un fenomeno intrinseco della natura femminile che nel continente indiano deve essere nascosto, viene denigrato e, per secoli, è stato demonizzato. Il documentario coglie gli aspetti più interessanti di questa silenziosa ribellione culturale, nelle storie di alcune ragazze che hanno deciso di sdoganare, una volta per tutte, l’incomprensibile tabù delle mestruazioni. Volete saperne di più? Allora, continuate a leggere!
Period. End of sentence, una lotta silenziosa
Il documentario Period. End of sentence è stato girato in una zona rurale di Hapur, vicino a Delhi. La rivoluzione delle donne indiane è già un dato di fatto. Nonostante ciò, le zone rurali sono tutt’oggi ancorate al passato e a una moltitudini di tradizioni che impediscono di avanzare verso il futuro.
Ogni ragazza è condannata alla vita domestica, i loro matrimoni vengono combinati sin da tenera età e hanno il divieto di andare oltre gli studi basilari. Tutto sotto lo sguardo di madri che non hanno nessuna opportunità di cambiare le cose. Almeno fino a oggi.
Per un brevissimo tempo, le ragazze di una piccola comunità di Hapur hanno iniziato una rivoluzione silenziosa contro lo stigma più profondamente radicato nella loro cultura. Le mestruazioni nella cultura di questo paese asiatico sono un tabù per tutti, ma proprio da qui le donne hanno deciso di gettare le basi di un cambiamento che sarà epocale.
Gli assorbenti igienici sono presenti sono da tempi recenti nel mercato indiano. Si trovano solo nei negozi delle grandi città e sono praticamente inaccessibili per la maggior parte delle donne a causa del loro alto prezzo. Il programma Pads for sisters ha trasformato una vecchia casa semi-abbandonata a Hapur in una fabbrica. Proprio qui, un folto gruppo di donne di tutte le età prepara assorbenti, una parte per uso personale, altri vengono venduti nel mercato locale.
Sono così riuscite a risolvere un problema che ha rappresentato per decenni un ostacolo al raggiungimento dell’emancipazione. Queste donne hanno fondato una cooperativa in cui le lavoratrici ricevono un salario e, per molte di loro si tratta di un’esperienza mai provata prima.
Le mestruazioni e l’abbandono degli studi
Il primo problema, probabilmente il più serio, innescato dallo stigma delle mestruazioni per le donne in India è relativo all’abitudine di abbandonare la scuola e gli studi quando hanno il ciclo per la prima volta.
Si tratta di un’antica tradizione che segna il momento in cui le donne iniziano il loro periodo di fertilità. Devono quindi abbandonare tutti gli ambiti non relativi al matrimonio e alla procreazione. Avere le mestruazioni in India è ancora considerato motivo di vergogna, un fatto che copre di disonore la persona.
Donne e ragazze con le mestruazioni non possono entrare nei templi, persino a quelli consacrati alle divinità femminili, perché considerate impure. Parliamo di uno stigma ancora molto radicato in questa cultura.
Sebbene molte donne in India inizino a trovare, grazie all’istruzione, il modo per fuggire da matrimoni combinati e prematuri, molte sono costrette a lasciare la scuola proprio a causa delle mestruazioni. In scuole e istituti pubblici non ci sono bagni né posti adeguati per cambiarsi. Le donne usano panni o vestiti che, dopo essere stati usati, vengono sotterrati.
Il programma Pads for sisters e le donne in India
Il programma Pads for sisters è stato lanciato per la prima volta nella città di Los Angeles. Questa organizzazione senza scopo di lucro ha raccolto i fondi necessari per la prima macchina per fabbricare assorbenti al 99% biodegradabili e che oggi la cooperativa delle donne di Hapur possono usare.
L’emancipazione economica che ha permesso a queste donne di iniziare a lavorare e contribuire con i soldi al benessere delle famiglie ha provocato due effetti collaterali degni di nota. Da un lato, sono riuscite a guadagnarsi il rispetto degli uomini nella comunità; dall’altro, finalmente possono pagare gli studi delle loro figlie e figli.
Il marchio di assorbenti si chiama Fly (“volare” in inglese). Un nome dall’alto valore simbolico e che speriamo possa portare fortuna a questo progetto. L’incredibile lavoro di squadra di queste donne sta permettendo loro, per la prima volta, di poter indossare quelle ali con cui potranno raggiungere qualsiasi obiettivo. Senza più limiti né pregiudizi sessisti.
Period. End of sentence: una rivoluzione contro l’ignoranza
Lo stigma delle mestruazioni in India è frutto, inutile sottolinearlo, dell’ignoranza. Il documentario mostra anche ragazzi della stessa cittadina di Hapur che non sanno nemmeno cosa sia il ciclo mestruale. Alcuni pensano che sia una malattia che colpisce solo le donne.
Questo progetto ha permesso a molti uomini di conoscere meglio questa realtà prettamente femminile. Un aspetto della natura delle loro madri, sorelle e fidanzate che ignoravano completamente. Insomma, si apre il cammino per un nuovo approccio tra il mondo femminile e maschile. Le donne di Pads for sisters sperano di poter eliminare del tutto lo stigma che ancora accompagna le mestruazioni femminili.
Abbiamo voluto parlarvi di un progetto che in maniera semplice è riuscito a dare vita a una vera e propria rivoluzione culturale. Necessaria, per non dire indispensabile, ma soprattutto pacifica e che consente alle donne in India di guardare al futuro con maggiore fiducia e meno paura.