Personalità di tipo D: che cos'è, come agisce?
Nel corso della storia sono stati compiuti numerosi tentativi di elencare i tipi di personalità e i relativi disturbi, con risultati diversi. Possiamo trovare un lontano precedente nella descrizione dei quattro temperamenti ippocratici: il malinconico (pessimista), il sanguigno (ottimista), il collerico (irritabile) e il flemmatico (apatico).
I temperamenti di Ippocrate sono determinati dal rapporto tra i quattro umori corporei: bile nera, sangue, bile gialla e flegma. È interessante osservare che già nella teoria umorale si riflettono gli attuali tentativi di trovare una base biogenetica della personalità.
Cosa si intende con personalità?
Possiamo parlare di personalità come un insieme di aspetti temperamentali (determinati dalla biologia) e caratteriologici (determinati dall’ambiente). Nella personalità di ogni individuo agiscono quindi sia l’eredità genetica sia l’ambiente.
Esiste un certo accordo nell’intendere la personalità come il confluire di due fattori:
- Temperamento. Si riferisce alle influenze innate, genetiche e costituzionali.
- Carattere. Fa riferimento ai fattori psicosociali, appresi. Gran parte del carattere si forma attraverso l’esperienza e il processo di socializzazione.
Personalità e salute
Da cosa dipende il fatto che tra tutte le persone che possiedono un certo marcatore genetico per una malattia alcune la sviluppino e altre no? In questo senso acquista importanza il ruolo svolto dalla personalità individuale nella predisposizione e nel successivo sviluppo della malattia.
La personalità è associata a certi modelli di risposta psicofisiologica? Quali modelli regolano la predisposizione ad ammalarsi? La relazione tra personalità e patologia, tra psicologico e fisiologico non è facile da determinare e, di fatto, restano ancora molti dubbi insoluti.
Per rispondere a queste domande sono stati individuati diversi modelli di personalità o di comportamento. Ad esempio, i modelli centrati sui tratti della personalità, proposti da Suls e Rittenhouse (1990) cercano di spiegare la relazione tra comportamento e salute a partire dai tratti del temperamento e del carattere.
Modelli di comportamento
I modelli di comportamento o di personalità a cui ci riferiamo sono stati contrassegnati dalle lettere A, C e D. Ognuno di essi comporta alcuni rischi per la salute.
Il modello di comportamento di tipo A è correlato ai disturbi cardiovascolari. Le personalità di tipo C hanno maggiore probabilità di sviluppare il cancro. Infine, il modello di tipo D (o personalità di tipo D) è associato a depressione e ansia, con maggiore rischio di sviluppare una malattia coronarica.
La personalità di tipo D
La personalità di tipo D è caratterizzata dal massimo contenimento delle emozioni negative. Le persone con questo tipo di personalità inibiscono in modo sistematico le proprie espressioni emotive. Sono caratterizzate, di conseguenza, da inibizione sociale, con tendenza a sviluppare sentimenti soggettivi di tensione, ansia, ira e tristezza.
L’inibizione sociale consiste nella tendenza a reprimere l’espressività emotiva durante le interazioni. D’altra parte, l’affettività negativa viene definita come modo di affrontamento con differenze individuali nel disagio psicologico, nei disturbi somatici e nella percezione di sé.
Questa combinazione di affettività negativa e inibizione sociale tipica della personalità D, incide in maniera negativa sulla salute. È dimostrato, ad esempio, che la depressione e l’inibizione sociale sono fattori che possono aumentare il rischio di mortalità per sindrome coronarica acuta.
Personalità di tipo D e malattie coronariche
Come abbiamo detto, la personalità di tipo D è fortemente associata alla mortalità dei pazienti con disturbi coronarici. Le persone che hanno avuto un infarto del miocardio e che hanno una personalità di tipo D corrono un rischio maggiore di andare incontro a un secondo episodio acuto.
Una personalità D, inoltre, può favorire l’insorgere delle malattie coronariche in modo indiretto. Ciò è reso possibile dai comportamenti nocivi come il fumo, la vita sedentaria, il consumo di alcol. Si osserva anche un’influenza negativa di questo modello di personalità sull’aderenza terapeutica al trattamento medico e psicologico.
D’altra parte, è interessante notare che un alto livello di stress psicosociale e cronico nelle personalità di tipo D aumenta il rischio di ischemia miocardica, aritmie ventricolari ed eventi acuti letali. La personalità D, dunque, può essere considerata facilmente propensa a mortalità a lungo termine per disturbi cardiovascolari. In diverse ricerche è stata riscontrata una mortalità pari al 23% in pazienti con personalità di tipo D contro un 7% di pazienti con altro tipo di personalità.