Persone violente: tratti principali

Tutti gli abusati sono uguali? Sembra di no. Diversi autori si sono dedicati a descrivere in dettaglio i diversi profili che non esitano ad arrecare danno agli altri per raggiungere i propri obiettivi.
Persone violente: tratti principali

Ultimo aggiornamento: 30 maggio, 2022

Come civiltà abbiamo raggiunto un grande progresso tecnologico che ci ha semplificato la vita, ma a livello etico, morale, relazionale e umano sembriamo non aver registrato notevoli progressi. Persone e animali sono esposti a diverse persone violente.

Ci riferiamo un modello affettivo, comportamentale e cognitivo attraverso il quale un altro essere umano (o animale) viene danneggiato per ottenere e mantenere un certo controllo.

In questo modo, qualsiasi azione fisica, sessuale, emotiva, economica o psicologica con il quale viene lesa un’altra persona è considerata abuso.

Le persone violente

Uomo che tratta male una donna.
La persona con tratti aggressivi e manipolatori mostra spesso scarsa tolleranza alla frustrazione.

Amor, Echeburúa e Loinaz (2009) presentano le due classificazioni che hanno guidato lo studio e il dibattito sui diversi profili che ricorrono all’abuso.

Classificazione di Gottman et al (1995)

Secondo questa classificazione, esistono due profili, il “cobra” e il “pitbull”. Questi sono stati definiti prendendo come riferimento la risposta cardiaca come conseguenza a una discussione di coppia.

Tipo 1 (cobra)

La frequenza cardiaca diminuisce di fronte a una lite di coppia, diventando in alcuni casi molto aggressivi. Questi profili sono antisociali, violenti e sadici.

Il maltrattamento che provocano all’altra persona è pianificato (strumentale) e non genera alcun senso di colpa o rimorso

Tipo 2 (pitbull)

La frequenza cardiaca risulta maggiore durante le discussioni. Queste persone sono passivo-aggressive, hanno problemi di rabbia cronica e uno stile di attaccamento insicuro. Il profilo psicopatologico mostra un modello di personalità evitante e borderline.

L’abuso che esercitano non è programmato, bensì impulsivo e riflette un serio problema nel controllo degli impulsi e nell’espressione delle emozioni.

Persone violente secondo la classificazione Holtzworth-Munroe e Stuart (1994)

Sovracontrollato

In questo caso la persona è violenta in ambito familiare, con i figli e il partner. La frequenza dell’abuso e la sua gravità sono minori rispetto ad altri profili e in una bassissima percentuali dei casi la persona aggredisce sessualmente la compagna. Tra i tratti principali troviamo:

  • Personalità passiva, dipendente e ossessiva.
  • Rimpiangono i maltrattamenti commessi e disapprovano la violenza.
  • Scarse abilità sociali.
  • Instaurano relazioni sono relativamente stabili.

Impulsivo o borderline

La persona abusa sul piano fisico, psicologico e sessuale. L’intensità dell’abuso varia da media ad alta e non si limita solo all’ambito familiare, ma può estendersi a qualsiasi area. L’abuso è il prodotto della tensione interna accumulata. Queste le sue caratteristiche:

  • Impulsività.
  • Instabilità emotiva e irascibilità.
  • Rabbia cronica.
  • Personalità abusiva.
  • Attaccamento pauroso.
  • Scarse abilità sociali e comunicative.
  • Basso rimpianto per maltrattamenti.
  • Storia di rifiuto e abuso da minori.

Antisociale

Si fa un uso strumentale (intenzionale) dell’abuso fisico e psicologico, che si esprime in modo generalizzato in tutti i contesti della vita. Queste persone ricorrono all’abuso come strategia per ottenere ciò che vogliono e superare le loro frustrazioni.

A differenza dell’impulsivo, che agisce in risposta alla tensione accumulata, l’antisociale usa l’abuso in modo calcolato, freddo e pianificato. Alcune caratteristiche di questo profilo sono:

  • Narcisismo e manipolazione.
  • Hanno subito gravi abusi durante l’infanzia.
  • Elevate probabilità di abuso di alcol e droghe.
  • Sono criminali ad alto rischio.
  • Scarse abilità sociali.

Tratti di personalità delle persone violente

I tratti particolari della persona che ricorre alla violenza possono variare; possiamo tuttavia definirne alcuni condivisi dalla maggioranza.

1. Insicurezza

Queste persone sono molto insicure di sé e del mondo. Questa mancanza di sicurezza le rende diffidenti, gelose e manipolatrici. Possono apparire molto sicure, ma la verità è che si tratta di una maschera per celare la loro reale bassa autostima.

2. Scarse abilità sociali e comunicative

Difficoltà a relazionarsi con gli altri in modo assertivo e soddisfacente. Allo stesso modo, a comunicare ed esprimere pensieri ed emozioni in modo assertivo. Queste carenze rendono impossibile risolvere i conflitti in modo pacifico.

3. Mancanza di empatia

La persona violenta non riesce a riconoscere e comprendere gli stati mentali ed emotivi altrui. Non riesce, dunque, a immaginare come potrebbe sentirsi l’altra persona a causa dei maltrattamenti subiti.

4. Aggressività

Queste persone sono aggressive e cercano di imporsi sull’altra persona usando la paura, la vergogna, il senso di colpa. L’intenzione di danneggiare o ferire è evidente in ogni atto nei confronti dell’altra persona. L’aggressività è, senza dubbio, uno dei tratti principali.

Uomo arrabbiato e urlante.
L’aggressività serve per mantenere il controllo ed esercitare il potere.

5. Dipendenza emotiva

Le persone violente tendono a dipendere, perché hanno bisogno dell’altra persona su cui riaffermare e sfogare i propri sentimenti di solitudine e abbandono. Hanno bisogno dell’altro per dimostrare quanto sono forti e sicuri di sé.

6. Le persone violente hanno bassa tolleranza alla frustrazione

Queste persone non sono in grado di sopportare le situazioni che causano loro frustrazione, il che rende difficile gestire sentimenti negativi o spiacevoli come lo stress. Questa incapacità di autogestirsi si esprime in comportamenti irritabili.

Conclusioni

Sebbene ogni persona violenta sia diversa, i tratti qui descritti consentono di avere una visione globale del modo in cui si comportano e si relazionano con gli altri.

Questo particolare modello di interazione rappresenta un problema psicosociale a cui dovremmo rivolgere la dovuta attenzione.


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  •  Amor, P. J., Echeburúa, E., & Loinaz, I. (2009). ¿ Se puede establecer una clasificación tipológica de los hombres violentos contra su pareja?. International Journal of Clinical and Health Psychology9(3), 519-539.
  • Calvete, E. (2008). Características de salud mental de los hombres que maltratan a su pareja. Revista Española de Sanidad Penitenciaria10(2), 49-56.
  • Gottman, J.M., Jacobson, N.S., Rushe, R.H., Shortt, J.W., Babcock, J., La Taillade, J.J. y Waltz, J. (1995). The relationship between heart rate reactivity, emotionally aggressive behavior, and general violence in batterers. Journal of Family Psychology, 9, 227-248.
  • Holtzworth-Munroe, A. y Stuart, G.L. (1994). Typologies of male batterers: Three subtypes and the differences among them. Psychological Bulletin, 116, 476-497.

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