Pratiche degli stoici per vivere meglio
Le pratiche degli stoici per vivere meglio hanno a che fare con esercizi di pensiero e di azione che portano a una prospettiva della realtà caratterizzata dalla moderazione. Questa corrente filosofica non cerca tanto di riflettere sull’esistenza, quanto piuttosto di fornire linee guida che ci permettano di raggiungere e mantenere il benessere.
In termini generali, lo stoicismo conduce a una vita semplice, intelligente e lontana dal potere delle gratificazioni istantanee. Questi ultimi tendono a comportarsi come esche per l’autoinganno e sono spesso fonte di frustrazione. Quali pratiche potremmo applicare da questa prospettiva? Le sveliamo di seguito.
Pratiche degli stoici che aiutano a vivere meglio
Il mondo di oggi si caratterizza per essere molto permeabile al “canto delle sirene”. Ci sono realtà superflue e transitorie che sono molto apprezzate, mentre le più concrete e semplici sono disprezzate. Molti possono avere bruschi risvegli guardando alla realtà in questo modo. Come evitarlo? Di seguito sono riportate alcune pratiche degli stoici che contribuiscono a tale scopo.
“L’uomo non si preoccupa tanto dei problemi reali quanto delle sue angosce immaginarie riguardo ai problemi reali.”
-Epicteto-
1. La “visualizzazione negativa”
La “visualizzazione negativa” dal piano stoico equivale, in un certo senso, alla famosa psicologia inversa. Consiste nel renderci consapevoli di ciò che abbiamo e apprezzare, e poi immaginare cosa succederebbe se lo perdessimo. In particolare, significa visualizzare le disgrazie che deriverebbero dal non avere quelle persone, situazioni o cose che apprezziamo così tanto.
Questo esercizio dovrebbe essere svolto regolarmente. L’obiettivo è quello di effettuare una preparazione consapevole ad affrontare le eventualità negative. Allo stesso modo, riconsiderare la natura transitoria dell’esistenza e valorizzare il presente. Tale strategia alimenta una visione più realistica della vita.
2. Ammettere il fatalismo dell’esistenza
Il fatalismo è una prospettiva secondo la quale non è possibile evitare gli eventi più vitali, poiché questi sono soggetti a forze inaccessibili all’individuo. Le pratiche stoiche includono l’assunzione di questa visione del passato. In effetti, quello che è successo ieri è impossibile da cambiare.
Infatti, un’opera pubblicata su Estudios de Filosofía afferma che questa prospettiva stoica è direttamente associata al destino, alludendo al fatto che tutto ciò che è destinato ad accadere a una persona accadrà comunque, non solo per il meccanismo causale della persona stessa, ma dalla totalità del meccanismo causale della natura.
Nonostante sappiamo tutti che il passato è finito e che non si può tornare indietro, molte volte quel residuo di ieri ha una grande influenza sul presente. Per questo motivo, l’approccio stoico richiama l’attenzione sull’importanza di accettare ciò che è accaduto e non combatterlo. Ciò corrisponde ad ammettere il fatalismo dell’esistenza.
3. La scelta dei compagni nel cammino della vita
Le persone che ci sono vicine esercitano una grande influenza su chi siamo, cosa pensiamo, cosa sentiamo e cosa facciamo. Molte volte passa inosservato, perché le relazioni strette diventano familiari e smettiamo di percepire come ci influenzano.
Tra le pratiche degli stoici vivere meglio è scegliere bene, quando possibile, quelle persone con cui condivideremo tutto. Cosa succede quando non è possibile scegliere, ma bisogna conviverci? È consigliabile imparare ad affrontarli con calma, cercare interessi reciproci e concentrarsi su di essi. È la via della tranquillità e della soddisfazione.
4. Imparare a reagire a situazioni esplosive fa parte delle pratiche degli stoici
Le pratiche degli stoici per vivere meglio si riferiscono anche alla reazione agli insulti, alla rabbia e al dolore. O, genericamente, a “situazioni esplosive”. Sono tutte quelle circostanze che mettono a rischio la pace e il benessere, incitando all’attacco. Cosa fare in tali situazioni?
Secondo gli stoici, la risposta all’offesa altrui deve essere sempre una sola: razionalità e indolenza. Sarebbe opportuno concentrarsi sul contenuto di un insulto o di un’azione compiuta con rabbia. C’è del vero in quell’offesa? Se non c’è, la cosa migliore da fare è guardare con compassione la persona che sta attaccando, poiché è quella persona che è in preda alla confusione. Se c’è verità, è un invito a riflettere e ad accogliere.
Su questa stessa scia, il comunicato stampa dell’Università di Oxford salva la filosofia stoica in relazione agli insulti e alla rabbia, ricordando che ciò che conviene in questi casi è agire in modo pacifista: non restituire l’offesa e fingere che non sia successo niente. Questo, oltre a minimizzare il danno, priverà l’offensore del piacere che la sua azione gli provocherebbe.
5. Allontanarsi dai lussi
L’obiettivo principale delle pratiche degli stoici è vivere bene. Pensano che per ottenere questo bisogna avere quel tanto che basta, poiché la moderazione produce benessere, mentre gli eccessi causano sofferenza, prima o poi. I lussi sono eccessi. Queste sono cose sacrificabili che comportano la spesa di denaro o tempo.
Come si può vedere, la definizione stessa implica ciò che i lussi tolgono, piuttosto che ciò che aggiungono. Questo, come i principi precedenti, sottolinea una delle premesse dello stoicismo: una vita di qualità equivale a una vita equilibrata. Lo scopo dovrebbe essere sempre quello di raggiungere un equilibrio in cui la carenza sia superata e non cada nell’eccesso.
Le pratiche degli stoici non limitano, propongono di accettare e trasformare per vivere meglio
La filosofia stoica si concentra sull’allenamento della virtù e della razionalità per comprendere e accettare la realtà, trasformando da essa quegli aspetti negativi che influenzano la vita. Non si tratta di limitazioni, ma di concentrarsi sull’autocontrollo e sulla consapevolezza di sé per raggiungere la realizzazione.
I suoi insegnamenti sono applicabili nel processo decisionale, nel modo in cui reagiamo e nella risoluzione di qualsiasi tipo di problema, per citare alcune aree. L’antichità di questi precetti non toglie nulla alla loro attuazione nel mondo di oggi. Avete il coraggio di mettere in pratica questa filosofia?
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