Logo image

Prendere le distanze: relativizzare per trovare nuove prospettive

4 minuti
Prendere le distanze: relativizzare per trovare nuove prospettive
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

A volte abbiamo bisogno di prendere le distanze, ma non per allontanarci da tutti e tutto. Lo facciamo per vedere noi stessi da un’altra prospettiva, per distaccarci da quell’Io un po’ corroso, posseduto dall’apatia. Abbiamo bisogno di darci una nuova spinta, di trovare in questo vuoto o in questa distanza quelle forze nascoste che devono essere svegliate e orientate di nuovo.

Per comprendere quest’idea, pensiamo a qualcosa di molto semplice che facciamo tutti i giorni: alzare lo sguardo e concentrarci su un punto determinato del cielo, della nostra città, di un parco. A distanza. Gli esperti in ergonomia del lavoro ci ricordano che ogni 15 o 20 minuti dovremmo staccare gli occhi dallo schermo del computer e alzare lo sguardo.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.