Profilo criminale con il metodo VERA
Il profilo criminale è uno strumento fondamentale per le indagini di polizia. La Sección de Análisis de Conducta (Unità di analisi comportamentale) del Corpo Nazionale di Polizia spagnolo (CPN) utilizza il metodo VERA, inventato da D. Juan E. Soto Castro, capo dell’Unità e del CNP, psicologo e investigatore. Il metodo VERA si sta affermando come uno dei più professionali e di successo per tracciare un profilo criminale.
V.E.R.A è l’acronimo di Vittima-Scena-Ricostruzione-Autore. Il metodo si applica in casi di omicidi, sequestri, rapine, violenze sessuali, singoli o seriali. Si serve di una combinazione di concetti e principi psicologici, attività di ricerca e di esperienza professionale personale.
Profilo criminale con il metodo VERA
Raccolta dati
Durante la raccolta, si classificano i dati in base alle categorie d’appartenenza. S i distinguono quelli relativi alla vittima, alla scena del delitto, al possibile autore, ecc. Ogni dato è identificato da un codice dove la prima lettera è la D (dato).
La seconda lettera corrisponde al blocco in cui viene classificato (V di vittima, S di scena) seguito dal numero d’ordine. Durante questa fase è importante distinguere chiaramente il modus operandi, il rituale, la scena del crimine e la firma personale. Tutto ciò costituisce la prima fase della raccolta dati.
Nella seconda fase si fanno delle deduzioni o inferenze in base alla complessità dei crimini e si lavora sull’ipotesi che esista un filo conduttore che lega la maggior parte di essi. Risulta dunque fondamentale ricostruire in modo accurato la storia che rappresentano. In questo modo, i dati raccolti si analizzano singolarmente, ma anche nell’insieme.
Come nella prima fase, ogni inferenza si registra con un codice. In questo caso, la prima lettera sarà sempre la I di inferenza, seguita dalla lettera relativa a vittima, autore, ecc. Devono essere rigorose e obiettive e scartate quando nuovi dati lo richiedono.
La terza fase è quella delle ipotesi, classificate come le precedenti, con la lettera I. Si fa una lista di ipotesi da cui partire per tracciare il profilo criminale. Le ipotesi possono scaturire le une dalle altre, ovvero si elaborano gradualmente.
Elaborazione del profilo
Le informazioni raccolte comprendono le caratteristiche della vittima. Bisogna conoscere i motivi che hanno portato a scegliere la persona in questione come vittima, se è stata una scelta casuale, se faceva parte di un gruppo a rischio, ecc. L’ispezione della scena del crimine e dei luoghi collegati forniscono informazioni molto valide per tracciare il profilo criminale.
La ricostruzione del delitto chiarisce il modus operandi, la scena, il rituale o la firma personale dell’autore. Durante questa fase si cercano di capire le dinamiche e si analizzano i contatti che l’aggressore aveva con la vittima in base all’analisi comportamentale. Tutto ciò viene elaborato tenendo conto di diverse teorie e studi nel campo della psicologia.
I dati sull’aggressore vengono raccolti con particolare attenzione e devono portare al la descrizione più vicina possibile dell’aspetto fisico e del profilo comportamentale. Questa è la fase che permette agli investigatori di avere informazioni più precise sul criminale.
Il metodo VERA è una tecnica graduale e cumulativa. I dati, le inferenze e le ipotesi possono aggiungersi una dopo l’altra. A tutti i dati si applicano i principi psicologici opportuni per poter tracciare il giusto profilo criminale, ovvero la personalità e la condotta del criminale.
Utilità del metodo VERA
È stato dimostrato che il metodo VERA è molto efficace per tracciare il profilo psicologico dei criminali. Inoltre, si sta rivelando molto utile in altri campi. Permette a sua volta di creare un database statistico di aggressori, delinquenti e criminali classificati per tipologia criminale e psicologica.
Consente anche di confrontare il profilo tracciato con quello vero del criminale una volta arrestato. È uno strumento molto utile per migliorare l’elaborazione dei profili futuri che si possono basare sui precedenti grazie al riscontro dei dati. Può essere poi molto utile per futuri progetti di investigazione e per migliorare quelli attuali.