Quando amare a distanza è una scelta
Ci sono molti modi di intendere l’amore, molte forme di amare e sentirsi amato, ma alcune di esse vengono giudicate negativamente da chi non riesce a comprenderle. Una di queste forme peculiari di vivere l’amore è amare a distanza per scelta.
Non parliamo di quelle coppie che si vedono obbligate dalle circostanze a vivere separate, per motivi di lavoro o di famiglia per esempio, ma di quelle che decidono volontariamente di non vivere sotto lo stesso tetto.
Amare a distanza è, in definitiva, essere una coppia, ma senza vivere come una coppia. È come un fidanzamento permanente nel quale la parte dell’intimità del poter vivere assieme viene rifiutata. Le altre attività vengono realizzate come qualsiasi altra coppia, ma l’idea di andare a vivere assieme, semplicemente, non viene presa in considerazione.
Questo modo di intendere l’amore viene visto con sorpresa e reticenza dal resto della società, soprattutto da quelle coppie che desiderano la convivenza, ma non possono realizzarla. Non riescono a capire come possa esistere un amore nel quale vi sia la rinuncia esplicita del condividere l’intimità offerta dalla vita sotto lo stesso tetto. Si convincono che dietro a tale decisione vi sia una profonda paura ad impegnarsi.
Secondo la Teoria Triangolare di Sternberg, affinché vi si possa parlare di amore maturo e completo, devono darsi tre pilastri fondamentali: