Quasi amici: sdrammatizzare la disabilità

Quasi amici: sdrammatizzare la disabilità
Leah Padalino

Scritto e verificato la critica cinematografica Leah Padalino.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

Quasi amici  è un film francese del 2011 diretto da Olivier Nakache ed Éric Toledano. È uno dei film francesi che ha incassato di più e ha avuto un grande successo, arrivando secondo nella classifica dei film francesi subito dopo Giù al Nord. Il film è diventato un punto di riferimento sulla disabilità, perché ci allontana dalla pietà e dal dramma e ci induce ad adottare una visione più naturale, meno tragica e più positiva.

Quasi amici narra l’ amicizia che nasce tra due uomini molto diversi che provengono da mondi lontani anni luce. Il film è ispirato al libro autobiografico Mi hai cambiato la vita di Abdel Yasmin Sellou, uno dei protagonisti di questa storia. Nel libro Sellou spiega la sua amicizia con un conte, Philippe, che rimase tetraplegico dopo un incidente in paracadute.

I due amici del film sono Driss e Philippe. Driss vive nei sobborghi di Parigi, è di origine senegalese e la sua vita non è per niente facile: ha dei precedenti penali, non ha un lavoro né alcun interesse a trovarne uno. Nonostante le difficoltà, Driss è un uomo allegro e divertente, molto spensierato e che non pianifica né si preoccupa del futuro.

All’altro estremo troviamo Philippe, un uomo molto ricco rimasto tetraplegico a causa di un incidente con il paracadute. Philippe conduce una vita monotona e noiosa e si sente sopraffatto dalla pietà che risveglia in tutti quelli che lo circondano. Philippe è alla ricerca di un assistente personale e conduce una serie di colloqui con vari candidati, tra cui Driss. Driss va lì con l’unico scopo di essere respinto, timbrare i documenti per dimostrare che ha effettivamente fatto il colloquio e continuare così a percepire la disoccupazione.

Sorprendentemente, Driss viene assunto, Philippe ama la sua impudenza e vuole qualcuno che non lo guardi con pietà, qualcuno che non faccia per lui quello che può fare da solo.

Quello che inizialmente sembra folle, finirà per essere una grande opportunità per entrambi, aprendo la strada per una vera amicizia. Con tratti comici, Quasi amici ci invita a vedere un lato più piacevole nella vita di un disabile, ci invita a vedere la vita in modo diverso e a capire che l’amicizia è uno dei più grandi tesori che possiamo trovare.

La disabilità in Quasi amici

Philippe è stanco che la sua vita sia una tragedia, che siano tutti dispiaciuti per la sua disabilità, che lo guardino come un tetraplegico e nient’altro. Per questa ragione, trova in Driss quella mancanza di pietà che cerca disperatamente, vede in lui un alleato per poter gioire di nuovo della vita, anche dalla sua sedia a rotelle.

Driss è rozzo, viene da un quartiere povero, ma è divertente e ha sempre voglia di sorridere. Si contagiano l’un l’altro, si completano a vicenda. Driss dà a Philippe il divertimento che manca nella sua vita e Philippe porta stabilità e necessità di combattere.

Driss è così spensierato che a volte dimentica che Philippe non può muoversi, creando situazioni davvero comiche. Philippe cercava proprio questa comicità e capacità di vedere oltre la sua sedia a rotelle, aveva bisogno di qualcuno che lo vedesse come un uomo nonostante le sue limitazioni.

Il film Quasi Amici sdrammatizza le limitazioni

Sembra che la società guardi con pietà chi soffre di qualche tipo di disabilità. Ecco perché Philippe ha bisogno di qualcuno che non abbia pietà di lui, qualcuno che non faccia differenze e che salvi la sua speranza di vivere. La vita di Philippe è monotona, noiosa e le persone che lo circondano provano pena per lui.

Philippe, nonostante le apparenze, ha ancora speranze e voglia di sorridere. La sua autostima è stata profondamente colpita dopo l’incidente, non ha più il coraggio di stare con una donna o di divertirsi, ma in fondo è un uomo che vuole recuperare la speranza, per salvare il suo bambino interiore.

La spensieratezza di Driss e il suo modo di vedere la vita permetteranno a Philippe di recuperare questi desideri, di provarne altri, che la sua disabilità cessi di essere il primo attributo nella sua definizione. Finalmente trova qualcuno che dimentica la sua sedia e lo tratta come un suo pari, senza pietà o compassione, con totale normalità e naturalezza, vedendolo come la persona che è davvero.

Oltre l’amicizia tra questi due uomini, Quasi amici è una boccata d’aria e di vita, anche nei suoi momenti più amari. È possibile divertirsi e vivere in qualsiasi situazione, infatti entrambi i personaggi hanno dei problemi: Philippe per via della sua disabilità e Driss a causa delle sue condizioni sociali, del suo passato e della sua famiglia. Tuttavia, insieme riescono a guardare alla vita con un tono più piacevole, accettandola e godendone, vivendo sempre il momento.

I protagonisti del film Quasi Amici in una scena in macchina

L’influenza della società in Quasi amici

Come abbiamo detto, Driss e Philippe appartengono a due mondi diversi, ma quello che dobbiamo chiederci è fino a che punto le differenze sociali possano aver influenzato le loro vite. Philippe, grazie alla sua ricchezza, ha avuto accesso a una buona educazione che lo ha reso un uomo colto e di buone maniere. Al contrario, Driss ha passato tutta la vita in quartieri di periferia, ha avuto problemi con la legge e non ha potuto godere di una buona istruzione.

Il luogo di nascita e le risorse economiche di ognuno dei due segneranno la loro vita per sempre e, di conseguenza, anche i loro problemi saranno diversi. La famiglia di Driss sarà più legata al furto, alla droga, alla marginalità, a una vita fuori legge, mentre i problemi di Philippe saranno totalmente diversi. Due persone che vivono nella stessa città e che, tuttavia, hanno due vite totalmente diverse.

Le classi sociali più alte di solito non conoscono la realtà e le difficoltà delle persone che vivono nelle aree più marginali. Nonostante ciò, i problemi di una persona benestante possono essere diversi e non per questo meno importanti.

Scena tratta dal film Quasi Amici mentre i personaggi fumano

I problemi delle nostre vite hanno una certa soggettività: quando siamo bambini, arrabbiarsi con un amico può essere il problema più grande del mondo e ci causerà grande sofferenza. Anche se nell’età adulta possiamo pensare che sia un’assurdità, nell’infanzia sono eventi che segnano, e lo stesso accade con le differenze sociali. Il denaro non è tutto, in Quasi amici vediamo che l’uomo più ricco è anche il più infelice.

Philippe e Driss sono due amici che si completano perfettamente a vicenda, insieme sono in grado di riunire il meglio dei loro mondi. La spontaneità e la spensieratezza di Driss si aggiungeranno alla cultura di Philippe, così che entrambi possano alimentarsi l’un l’altro; Driss dovrà sforzarsi di lavorare, imparare e acquisire cultura. Philippe, dal canto suo, imparerà a vivere in modo più calmo, più rilassato e lontano dalle pressioni sociali.

Con una trama semplice e naturale e accompagnato da personaggi molto realistici,  Quasi amici lascia una sensazione allegra, ci strappa il sorriso senza perdere la complicità. L’amicizia tra questi due personaggi ci affascina, ci sorprende e ci invita a preoccuparci meno, a normalizzare le differenze e a sdrammatizzarle, a ridere di noi stessi, a vivere e a divertirci un po’ di più, a prescindere dalle circostanze che dobbiamo affrontare.

“Forse sono ingenuo, ma spero ancora di riuscire a sedurre con qualcosa di più del mio conto in banca.”

-Philippe, Quasi amici


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