Rapporto a distanza con i nonni, ci riabbracceremo

Papà, mamma, nonni... ci riabbracceremo. Se pur distanti, rimaniamo vicini, perché il nostro affetto e quello delle persone a noi care si nutre continuamente dei messaggi e delle videochiamate che, in questo difficile periodo, ci permettono di vederci.
Rapporto a distanza con i nonni, ci riabbracceremo
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

La crisi sanitaria dovuta al Coronavirus ha costretto genitori e nonni di tutto il mondo a dare baci virtuali ai nipoti attraverso lo schermo di un telefono o di un computer. Il rapporto a distanza con i nonni e i nostri cari in genere può sembrare strano, stonato e freddo, ma è tutto quel che abbiamo. Sono i mezzi tecnologici a cui dobbiamo aggrapparci per garantire una vicinanza emotiva e affettiva con le persone che amiamo e che vivono distanti da noi.

Gli anziani si sono rivelati la fascia di popolazione più vulnerabile nell’attuale pandemia. In Italia e in altri paesi l’impatto sulle RSA ha aperto uno scenario triste e sconsolante per cui nessuno era preparato. Purtroppo, il fatto che i nostri genitori e nonni siano le persone più sensibili ci obbliga, in molti casi, a limitare del tutto le visite per evitare contagi e preservare la loro salute.

Ci siamo trovati d’improvviso a fronteggiare una situazione distopica, degna di un film di fantascienza. Facciamo la spesa per loro lasciandogliela fuori dalla porta di casa, costretti a salutarli da lontano. “Finirà presto”, diciamo loro, “bisogna avere pazienza, ma andrà tutto bene” rispondono con un grande sorriso ma con la tristezza negli occhi.

Nonostante tutto, resistono. Madri, padri, nonne e nonni soni  forti e in grado di trasmetterci sempre quella forza d’animo e quell’entusiasmo che tanto ci conforta. Sono diventati esperti di tecnologia, si destreggiano con le video chiamate e hanno imparato a raccontare le storie da lontano ai nipoti. I tempi cambiano e talvolta la vita riserva sorprese senza avviso e senza anestesia. Com’è il rapporto a distanza con i nonni?

Videochiamata con i nonni

Rapporto a distanza con i nonni durante la pandemia

I bambini vivono con i genitori e molti di loro, soprattutto i più piccoli, non capiscono perché non possono andare a trovare i nonni. Gli anziani sono il più delle volte costretti a vivere l’isolamento in solitudine, senza il contatto dei nipoti e il sostegno quotidiano dei loro figli.

Questa situazione non è facile da capire, ciò nonostante la mandiamo giù a forza convincendoci che sarà temporanea e che la cosa più importante è uscirne indenni. Assicurarsi che nessuno nella nostra famiglia si ammali.

D’altra parte, ognuno vive una situazione diversa: c’è chi vive in compagnia, chi affronta questi giorni da solo, chi ha famiglia e chi no. E poi c’è chi vive nelle case di riposo. In tutti questi casi, dobbiamo cercare di mantenere un rapporto a distanza con i nonni.

Potremmo avere una vicina ottuagenaria che ci saluta sempre quando ci vede prendere l’ascensore. Al piano di sopra potrebbe vivere quel signore che ha dei figli che vivono in un’altra provincia. Non è mai di troppo preoccuparci per queste persone, creare una rete di sostegno per essere certi che a loro non manchi nulla, né la spesa né una chiamata per sentirsi chiedere come va.

Quando abbiamo un familiare in una RSA

Una delle circostanze più delicate di molte famiglie in questo momento è la preoccupazione per i familiari che vivono nelle case di riposo. Per proteggere gli anziani sono state adottate misure estreme impedendo del tutto le visite, rendendo questi centri dei veri e propri bunker inaccessibili. Come gestire queste situazioni? Come mantenere il rapporto a distanza con loro?

  • La prima cosa da fare è comprendere la realtà dei fatti. Accettare che gli anziani con patologie pregresse sono i più vulnerabili ci costringe ad adottare misure estreme.
  • Le RSA devono tutelare al meglio la loro salute e proteggerli, spesso impedendo qualsiasi visita da parte di persone esterne.
  • Sono questi stessi enti però che devono garantire dei meccanismi di comunicazione adatti per informare regolarmente i familiari sullo stato di salute dei loro cari.
  • È necessario anche che vengano stabiliti dei metodi di contatti con le persone che restano fuori. Le videochiamate sono fondamentali per mantenere il contatto e parlare.
Videochiamate per mantenere i rapporti a distanza con i nonni

Rapporti a distanza tra nonni e nipoti

In questi giorni di pandemia non c’è vaccino migliore dell’affetto tra nonni e nipoti, mantenendo i contatti anche nella lontananza.

I rapporti a distanza vanno nutriti giornalmente, questi in particolar modo. Sono essenziali per i nonni e salutari per i nipoti, una pratica che dobbiamo promuovere ogni giorno per mantenere vive le emozioni, rendere indistruttibile l’amore e allontanare le paure.

  • Durante le videochiamate chiedete ai nonni come stanno, cosa hanno mangiato o cosa mangeranno. È necessario essere sempre informati sul loro stato di salute e d’animo.
  • Stimolate la loro attenzione e la loro memoria facendo loro domande che portino alla mente momenti felici del passato, e incuriosendovi sulle attività che hanno svolto durante la giornata. Tutto questo consentirà di posizionarsi meglio nel qui e ora in un contesto in cui il tempo è diventato una dimensione confusa.
  • È molto positivo fomentare la speranza, sia per gli anziani che per i piccini. Alimentiamo l’entusiasmo facendo programmi, ideando attività da fare quando questa situazione finirà e si possa riprendere la quotidianità.

Per concludere, questi giorni sono difficili per tutti, ma dobbiamo fare uno sforzo in più per trattare in modo speciale chi è maggiormente vulnerabile a questa pandemia.

I nostri nonni ci hanno dato tutto in passato e adesso hanno bisogno di noi più che mai. E per quanto possa sembrare paradossale, il miglior modo per farlo è mantenere le distanze fisiche accorciando però quelle emotive. Teniamolo a mente.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.