Reinterpretare le esperienze per evolversi

Reinterpretare le esperienze può darci il coraggio per iniziare una profonda metamorfosi. Passo dopo passo ricostruiremo noi stessi e supereremo le avversità.
Reinterpretare le esperienze per evolversi
María Alejandra Castro Arbeláez

Scritto e verificato la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 13 febbraio, 2023

Tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita il desiderio di sostituire le esperienze negative con altre un po’ più piacevoli. Purtroppo, parliamo di qualcosa che a volte non possiamo realizzare con le nostre azioni, ma è in nostro potere reinterpretare le nostre esperienze.

La psicologia ci ha insegnato a farlo attraverso un approccio cognitivo, umanista e integrale. Inoltre, la psicoanalisi ci ha indicato anche i percorsi per riuscire nella trasformazione.

In questo articolo vi spieghiamo cosa comporta reinterpretare le esperienze, quali sono stati i contributi della psicologia, con particolare attenzione alla corrente psicoanalitica. Vi spiegheremo anche perché si parla di trasformazione, in che modo dare una nuova interpretazione e quali sono i vantaggi.

Quando non possiamo più cambiare una situazione, la sfida è cambiare noi stessi.

-Victor Frankl-

Acquarello di donna triste che vuole reinterpretare le esperienze negative

Reinterpretare le esperienze: quali conseguenze ha?

Quando parliamo di reinterpretare le esperienze, intendiamo il fatto di attribuire esse un nuovo significato. Questo serve a farci vedere quanto successo da un altro punto di vista. Uno che ci sembri meno angosciante ed estenuante.

Ad esempio, se abbiamo vissuto un’esperienza che ci ha provocato forte sofferenza e dolore, possiamo reinterpretarla pensando che ci è servita come importante lezione di vita. Allora, vedendo la cosa da questo punto di vista, la sofferenza sembrerà diminuire.

Ogni nostra esperienza viene associata a un’emozione, e il significato che attribuiamo a tale esperienza verrà associata, a sua volta, a essa. Darle un altro significato ci darà modo di concentrarci su un’emozione diversa; ad esempio, possiamo passare dalla tristezza all’allegria. L’idea di fondo è rendere la trasformazione assertiva.

Contribuiti da varie discipline

La psicologia ha tra i vari obiettivi quello di studiare i nostri comportamenti, i nostri pensieri e le nostre emozioni. Dai vari tentativi di avvicinamento alla questione, sono derivati diversi contributi su come reinterpretare le esperienze. Vediamo in che modo:

  • Psicologia cognitiva. In psicoterapia esiste una teoria chiamata ristrutturazione cognitiva, con la quale il paziente, con un aiuto iniziale del terapista,- individua gli aspetti disadattivi della propria vita. Fatto questo, li sostituisce con alcuni più appropriati. In questo modo, come suggeriscono Bados Lopez e García Grau nel loro articolo “La tecnica della ristrutturazione cognitiva”, la carica emotiva si riduce.
  • Psicologia umanista. Consta di diverse branche che si concentrano sulle potenzialità dell’essere umano. Una di queste è la logoterapia, il cui principio base è quello di attribuire un senso alla vita. Ovvero, siamo tutti capaci di trovare un senso che ci aiuti a superare le avversità.

E ancora…

  • Psicoanalisi. Aiuta a dare una nuova interpretazione alla propria vita e per farlo si inizia con lo scavare nel nostro essere, prendendo consapevolezza di aspetti dell’inconscio, di resistenza e meccanismi di difesa di cui disponiamo. Si tratta di una forma di trasformazione, visto che vediamo tutto da un altro punto di vista.
  • Psicologia integrale. Ci offre un percorso per dare nuovo significato alle esperienze. E lo fa partendo dall’espansione della coscienza, della spiritualità e da un approccio integrativo, che ci porta a scoprire cosa c’è al di là di noi stessi.

Ognuno di queste branche si avvicina alle profondità dell’essere per reinterpretare le esperienze. Vale a dire che tutte partono dalla conoscenza di sé, perché avvicinandoci a noi stessi ed esplorandoci potremo trovare la strada per la trasformazione.

Ma non sempre possiamo riuscirci da soli. Ci sono situazioni che ci sfuggono di mano, perché particolarmente traumatiche o perché risvegliano in noi un entusiasmo fuori controllo. In questi momenti è importante chiedere aiuto.

I nostri complessi sono la fonte della nostra debolezza, ma spesso sono anche la fonte della nostra forza.

-Sigmund Freud-

Donna con ombrello

Come reinterpretare le esperienze?

Vi proponiamo diverse opzioni:

  • Imparate a conoscere voi stessi.
  • Datevi il giusto valore.
  • Pensate che vi state intossicando e riflettete su come potreste cambiare le cose.
  • Stabilite dei confini.
  • Fate una lista delle priorità per rendervi conto di quali emozioni ed esperienze non vi fanno andare avanti.
  • Imparate a gestire le vostre emozioni.
  • Datevi del tempo.
  • Chiedete aiuto.

Sebbene sia facile a dirsi, il cammino non è privo di ostacoli. Buona parte delle difficoltà, inoltre, derivano da un’unica causa: quella di camminare per sentieri mai percorsi; in questo modo dovremo perderci e ritrovarci più di una volta.

Benefici del reinterpretare le esperienze

Dare nuovo significato alle esperienze apporta grandi vantaggi. Vediamone alcuni:

  • Liberarsi dalle tensioni.
  • Conoscersi meglio.
  • Aumentare l’autostima.
  • Gestire meglio le emozioni.
  • Maggiore assertività nell’interagire con gli altri.
  • Assumersi le proprie responsabilità.
  • Si impara a essere resilienti.

Reinterpretare le esperienze è fondamentale per trasformarsi. Possiamo scegliere se essere tra coloro che affrontano una metamorfosi o tra coloro che continuano a lamentarsi e a rimanere nello stato di rassegnazione, senza spiegare le proprie ali e volare.

Abbiate il coraggio di esplorare voi stessi; nelle vostre profondità troverete un senso che vi terrà ancorati alla vita con rinnovata motivazione e assertività. Fate della resilienza la capacità di affrontare le difficoltà future. Date nuovo significato all’esperienza per guarire e per andare avanti.


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  • Bados López, A. & García Grau, E. (2010). La técnica de la restructuración cognitiva.
  • Frankl, V. (2015). El hombre en búsqueda de sentido. Herder Editorial.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.