Chiedere aiuto: quando è il momento giusto?

Chiedere aiuto: quando è il momento giusto?
Adriana Díez

Scritto e verificato la psicologa Adriana Díez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Quando abbiamo bisogno di aiuto? Quando dovremmo cercare una mano tesa oppure chiederla e non remare da soli? Quando è necessaria l’assistenza esterna? Ci sono degli schemi oggettivi per andare da qualcuno e chiedere di aiutarci? In breve, quando è il momento di chiedere aiuto?

Non possiamo definire un momento specifico che segna universalmente quando bisogna chiedere aiuto. I limiti sono specifici, proprio come le risorse. Quindi, come possiamo capirlo? Ognuno deve sapere cosa sta cambiando nella sua vita, quali cose non sta tralasciando a causa della paura, della tristezza o della mancanza di voglia, o che relazione ha con tutte le attività che prima lo rendevano felice.

L’indice per chiedere aiuto è dentro ognuno di noi e dobbiamo essere in grado non solo di riconoscerlo, ma anche di abbandonare l’orgoglio e andare da qualcuno che ci possa aiutare. Sopportare e resistere all’infinito non genera alcun progresso cosa che ci scoraggia e non ci conduce a nulla. In questo senso, a volte un aiuto tempestivo porta a una battaglia vinta.

In molti casi chiedere aiuto ci offre una nuova opportunità per trovare la speranza, salvandoci da una situazione che pensavamo impossibile da risolvere, ma per questo dobbiamo sapere bene a chi rivolgerci e quando. Una volta superati i limiti personali, dobbiamo aprirci a qualcuno e lasciarci aiutare.

Ragazza di spalle che pensa a quando è il momento di chiedere aiuto

Chiedere aiuto è un segno di coraggio

Nascondere i propri sentimenti, credere che piangere sia da deboli, pensare che le proprie forze vadano ben oltre l’energia che possono effettivamente apportare, abbracciare l’idea che nessuno ci capirà, sono tutti fili che possono arrivare a soffocarci. Non possiamo fare tutto (né dobbiamo essere in grado di farlo), mostrare quello che proviamo non è segno di codardia,  così come andare da uno specialista non è sinonimo di perdere o di ammettere una sconfitta. Chiedere aiuto dimostra coraggio, intelligenza e sicurezza.

Le battaglie si vincono con sforzi e decisioni intelligenti ed essere intelligenti significa anche utilizzare gli strumenti che altri possono fornire o che ci aiutano a ritrovarci quando abbiamo perso la mappa personale. Chiedere aiuto è una cosa coraggiosa, perché implica riconoscere il bisogno, oltre a indicare che non molliamo e che abbiamo la speranza di ottenere quello che desideriamo.

Quando sentiamo che la situazione sta superando il limite, quando crediamo di non essere più le stesse persone di prima e non siamo felici, quando consideriamo di essere andati troppo lontano da soli, quando prima riuscivamo a trovare quella dolcezza che risiede solo nelle piccole cose e ora non ci riusciamo più, quando tutto ciò che ci divertiva smette di farlo e non troviamo altre attività che diano lo stesso effetto, è il momento giusto. È il momento di chiedere aiuto.

Donne preoccupate

Imparare a chiedere aiuto

Forse il primo passo è il più difficile, parlare di noi stessi, dire a qualcuno come ci sentiamo, esprimerci e cercare in modo determinato ciò che ci manca. Come possiamo imparare a chiedere aiuto? Il primo passo sarà trovare qualcuno in cui poter riporre la nostra fiducia. Se abbiamo provato con le persone intorno a noi e non ne abbiamo tratto alcun miglioramento o se l’aiuto che ci forniscono non è sufficiente, è tempo di chiedere aiuto a uno specialista.

La varietà è così grande che probabilmente non sarà difficile trovare uno specialista che ci possa aiutare in modo specifico in ciò di cui abbiamo bisogno. Se ci fa male la gola, andiamo dal dottore; se non riusciamo a muovere il collo, andiamo dal fisioterapista; se non vediamo bene, andiamo dall’oculista; se abbiamo una carie, andiamo dal dentista; quindi se la nostra anima fa male, perché non andare dallo psicologo ?

Lo psicologo è un altro specialista e vederlo come qualcuno che lavora solo con persone pazze è un ritratto molto vecchio stile e limitato dell’aiuto che è in grado di fornire. In questo senso, il lavoro con lo psicologo consente alla persona di aumentare la sua gamma di risorse per affrontare le difficoltà. Inoltre può servirci quando vogliamo confrontarci su una teoria, dissipare quella sensazione indesiderata, quasi soffocante, di solitudine che tutti abbiamo provato qualche volta o può servirci per rinforzare la nostra motivazione qualora si sia indebolita. E se le cose stanno così, allora perché non chiedere aiuto anche prima di averne bisogno, quando è la decisione migliore?


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.