Riconoscete le distorsioni mentali che incrementano lo stress
La mente stabilisce costantemente dei modelli di routine “automatica”. Riconosce le ore di sonno abituali e l’ora a cui mangiamo. Così come riconosce i nostri comportamenti, crea anche del rumore mentale o “distorsioni cognitive” che producono effetti negativi sulle attività quotidiane.
Secondo la teoria cognitivo-comportamentale, malgrado le credenze popolari, non bisogna cercare le vere cause dello stress nelle situazioni esterne, bensì questo può essere generato da tali distorsioni del pensiero. A seguire ne identifichiamo alcune.
– Gli atteggiamenti mentali indirizzano le nostre attività quotidiane, sono parte della nostra personalità e a lungo andare determinano il nostro successo o fallimento nella vita. Un pensiero mentale dannoso di solito è vedere tutto in termini di “bianco o nero”, ossia, non dare spazio al grigio, alle differenti tonalità delle cose. Per esempio, quando crediamo che qualcosa che progettiamo debba essere esattamente in quel modo o altrimenti sarà un fallimento totale.
– Un’altra distorsione cognitiva molto comune è il “ragionamento emotivo”. Questo significa pensare che le cose vanno male semplicemente perché le nostre emozioni ci dicono questo. Ragionare in base alle emozioni può causare molti problemi in tutti gli ambiti della vita. Robert Greene, autore di Le 48 leggi del potere consiglia di cercare sempre di osservare le cose così come sono. Il pensiero strategico di successo formula il suo ragionamento senza che nessun tipo di emozione sia coinvolta. Difficile, vero? Non per questo, però, impossibile.
– Ragionamenti illogici: questo tipo di argomentazione mentale distorce costantemente la percezione di ciò che avviene intorno a noi. È possibile che si abbia la tendenza a generalizzare troppo gli avvenimenti negativi che ci accadono e pensare che hanno a che fare con noi. La fortuna, come dicevano gli antichi greci, era per tutti, senza distinzioni. È così assurdo come pensare che una nuvola si fermi sopra di noi in modo che piova solo sopra la nostra testa come nei fumetti.
– Un’altra distorsione mentale comune è trarre conclusioni affrettate, ossia quando una situazione si sta svolgendo e noi, con pochi dati a disposizione, arriviamo alla conclusione che finirà male o che ci danneggerà negli avvenimenti futuri. La cosa migliore da fare per combattere questa condizione è concentrarsi nell’analizzare il quadro in modo dettagliato, senza mai smettere di cercare una soluzione per far sì che non avvenga.
– Percezioni diffuse: questo tipo di distorsione mentale avviene quando vediamo in modo esagerato ciò che ci si presenta davanti. Le persone che tendono ad avere un punto di vista catastrofico della realtà esagerano l’importanza delle cose e quanto rilevante sia il loro impatto sulla propria vita. È come se aumentassero le dimensioni delle cose che non rivestono molta importanza.
– Spesso presentiamo un errore di percezione conosciuto come “personalizzazione”. Significa che ci sentiamo responsabili per tutti i problemi che capitano intorno a noi. Confondiamo l’influenza con il controllo. Ad esempio, se l’economia va male, crediamo di fare qualcosa di sbagliato anche noi.
– Infine, un’altra distorsione mentale comune è vedere tutto in modo negativo. Che siano notizie locali o eventi che avvengono intorno a noi, vediamo sempre il lato negativo della notizia e ci dimentichiamo dei vantaggi che potrebbe avere sulla nostra vita.
Le distorsioni cognitive colpiscono i nostri ragionamenti e le nostre decisioni quotidiane. Il miglior modo per combatterle è creare un nuovo atteggiamento, ad esempio ripetendo affermazioni contrarie a quello che stiamo pensando. Se ci ascoltiamo mentre formuliamo un commento negativo, dovremmo pensare dentro di noi “potrebbe essere in un altro modo” o magari “è probabile che non mi danneggi” o ancora “il mondo è fatto così e non lo cambierò in un giorno”.
Tony Robins consiglia di fare degli esercizi di positività con un amico: per dieci giorni non bisogna esprimere nessun commento negativo su niente e nessuno e fare una scommessa con un amico. Il primo a fare un commento negativo dovrà ricominciare a contare dal primo giorno.
E voi quanto spesso vi sorprendete a pensare in modo negativo e automatico? Quali strategie utilizzate per combattere le distorsioni cognitive?
Immagine per gentile concessione di: Daniela Vladimirova