Sesso: etimologia del termine
La parola “sesso” è senza dubbio particolare, speciale, un termine che viene usato in diversi modi e con molteplici connotazioni. Sempre in testa fra le ricerche online e in innumerevoli conversazioni da bar, è un argomento di cui si parla molto e su cui, al tempo stesso, si tace. È molto popolare, ma rappresenta anche un tabù.
Si tratta di una parola polisemica, ma è curioso notare che questa polisemia dipende da un uso errato del termine nel corso della storia. Il significato delle parole cambia progressivamente.
Nel caso della parola “sesso”, il suo significato è mutato nel tempo a causa di avvenimenti di natura sociale, politica o religiosa.
Qual è l’etimologia della parola “sesso”?
Questa parola si trova nel nostro vocabolario grazie al drammaturgo ateniese Aristofane (444 a. C. – 385 a. C.). Questi è uno dei personaggi del Simposio, una serie di dialoghi scritti da Platone dal valore filosofico inestimabile.
Questi dialoghi avvengono nel contesto di una cena in cui vari commensali, fra cui Socrate e lo stesso Aristofane, parlano dell’amore e di Eros.
In questa cena Aristofane racconta il famoso mito dell’androgino. Secondo questo mito, gli esseri apparterrebbero a tre diverse categorie: maschile, femminile e androgina.
Androgino è un essere che presenta caratteristiche maschili e femminili. La parola “androgino” proviene dal greco (anèr, uomo, e giné, donna), e ne rappresenta l’unione.
Il drammaturgo descriveva gli androgini come esseri completi con quattro braccia, quattro gambe, due facce e due genitali separati. Questi esseri erano definiti come rotondi, completi e vigorosi. Talmente vigorosi che cercarono di sfidare gli dei.
Allora Zeus decise di punirli per una simile offesa. La punizione consistette nel dividere questi esseri a metà, per renderli meno potenti, ma soprattutto incompleti.
A seguito di questa divisione, uomini e donne bramavano il ricongiungimento con la propria parte mancante: in questo modo si sarebbero sentiti di nuovo “completi” (da qui proviene il famoso mito dell’anima gemella).
Questi esseri “completi” diventavano “sezionati”. Ed è esattamente quest’ultima parola a dare origine a quello che conosciamo come “sesso”. Sesso proviene da secare, e significa ‘tagliare’, ‘dividere’.
Come usiamo la parola oggi?
L’etimologia del termine contrasta con gli usi che ne facciamo solitamente al giorno d’oggi e che possiamo riassumere in tre principali.
Il “sesso che si fa”
Quest’uso riduce la parola ‘sesso’ alle situazioni di incontro intimo con una o più persone. Ciò vuol dire che si associa il sesso ai rapporti intimi. Quest’uso è frequente nei mezzi di comunicazione.
Se andiamo ancor più nel particolare e analizziamo cosa si intende per rapporto intimo basandoci sul significato originale della parola, ci riferiamo a relazioni “fra sessi” (di qualsiasi tipo).
Per questo motivo, spesso si parla di rapporti erotici, termine che descrive un rapporto più preciso e intimo (si allude a Eros, che implica il desiderio, l’attrazione, l’amore).
Il “sesso che si ha”
Quest’uso si riferisce ai genitali. E non è un uso corretto perché, malgrado quello che possa credere ancora molta gente, i genitali non definiscono il nostro sesso. In altre parole, i genitali non determinano la nostra identità sessuale.
L’uso della parola ‘sesso’ come sinonimo di genitali non è così frequente come l’uso precedentemente descritto, ma capita di leggere frasi come “radersi il sesso”.
Il “sesso che si é”
Si riferisce all’uso più corretto e armonico relativamente all’etimologia del termine. Questa interpretazione è alla base della sessuologia. Fa riferimento all’identità sessuale, al fatto che siamo esseri sessuati.
Conclusioni
Il linguaggio costruisce comportamenti, atteggiamenti e schemi mentali, motivo per cui è importante dare a ogni termine il giusto significato.
Ciò consente di collocare ogni concetto al posto giusto, in modo da descrivere la realtà nel miglior modo possibile: se non riusciremo a descrivere bene la realtà, difficilmente potremo fare le domande adeguate riguardo a essa, ancor meno potremo ottenere delle risposte.