Sindrome di Icaro, autocritica messa a tacere

La sindrome di Icaro lascia l'amaro in bocca. Riguarda quasi sempre persone di talento che, però, non apprezzano le loro capacità. Fanno la stessa fine di Icaro, con ali di cera per intraprendere voli pericolosi.
Sindrome di Icaro, autocritica messa a tacere
Gema Sánchez Cuevas

Revisionato e approvato da la psicologa Gema Sánchez Cuevas.

Ultimo aggiornamento: 03 febbraio, 2023

La sindrome di Icaro si riferisce al narcisismo. Per eccessiva sicurezza, alcune persone finiscono per non raggiungere i loro obiettivi. Questa condizione si verifica soprattutto in individui con un talento speciale.

In generale, la sindrome di Icaro si verifica in chi fa parte di circoli di potere politico, economico, sportivo o artistico, tra gli altri. Il termine “bruciato” è comune per riferirsi a queste persone sul punto di raggiungere la vetta, ma che poi non ce l’hanno fatta.

La fiducia in se stessi non è solo una virtù, ma anche un grande vantaggio nel mondo sociale. Tuttavia, quando tale fiducia non è supportata da solide basi, può causare la sindrome di Icaro, ovvero una falsa percezione delle proprie capacità.

A volte la caduta ti uccide. E a volte, quando cadi, voli.

-Neil Gaiman-

Politico che parla.

Il mito di Icaro

Nella mitologia greca, Dedalo era considerato l’architetto e inventore più eccezionale del suo tempo. Il re Minosse gli affidò il compito di costruire un labirinto per racchiudere i suoi nemici e farli combattere con il Minotauro di Creta.

Per mantenere segreta la costruzione del labirinto, il re Minosse decise di tenere Dedalo e suo figlio Icaro in cattività. Per questo motivo, Dedalo decise di costruire ali con piume incrociate e incollate con la cera per volare via dall’isola.

Consigliò al figlio di non volare troppo in alto perché il calore del sole avrebbe potuto sciogliere la cera sulle sue ali e farlo cadere. Icaro prese il volo, fiducia e, accecato dall’orgoglio e attratto dalla potenza del sole, si avvicinò troppo. Le sue ali si sciolsero e si tuffò nel vuoto per annegare nel mare.

La vicinanza al potere

Il potere inebria e copre di un velo che rende difficile praticare l’esercizio dell’autocritica. Da qui l’incapacità di ascoltare e correggere gli errori. Nella sindrome di Icaro si mette a tacere questo meccanismo, ancor di più se proviene dagli altri.

La vicinanza al potere politico, economico o di altra natura è accompagnata da tentazioni alle quali è facile soccombere. Soprattutto le persone giovani e di talento spesso fungono da semplice carne da cannone.

Da un lato, sono disposti a tutto per trovare l’opportunità della loro vita, quindi mettono tutto il loro impegno; dall’altro, il grado di immaturità che li accompagna li porta a prendere decisioni sbagliate riguardo al loro futuro.

Un talento fuorviato

Nella sindrome di Icaro, è il talento mal indirizzato che si trasforma in virtù e sfortuna per raggiungere i propri obiettivi. Consente di distinguersi dalla massa.

Dall’altro, l’ eccessiva ambizione e l’ignoranza dei propri limiti portano al fallimento. Ecco perché è comune riscontrare questo fenomeno in giovani con un futuro promettente.

C’è un ulteriore fattore che gioca un ruolo importante, ovvero la mancanza di esperienza. C’è quindi una certa ingenuità e mancanza di lungimiranza nell’affrontare le sfide, senza considerare i possibili rischi.

Alcune caratteristiche della sindrome di Icaro

La persona con la sindrome di Icaro è spesso caratterizzata da arroganza. Allo stesso modo, è convinta di essere unica e che nessuna possa eguagliare le sue capacità.

Al tempo stesso, mostra un’eccessiva sottomissione nei confronti dei superiori nella scala gerarchica. Fa ciò perché lo considera un requisito essenziale per raggiungere una posizione sociale o economica elevata.

Alla base vi è un forte senso di impotenza nell’affrontare il basso livello di autostima. Si tratta spesso di individui capricciosi che mostrano comportamenti imprevedibili e irregolari.

Il pesce grande divora il pesce piccolo

Le persone egoiste che pensano secondo i propri interessi per raggiungere i propri scopi appartengono alla sindrome di Icaro. Eppure, allo stesso tempo, sono ingenui nel prestarsi a quanto indicato dai superiori. 

È comune riservare ai propri superiori un trattamento speciale caratterizzato da elogi e tolleranza, oltre a trascurarne i difetti. Presentano dunque anche un certo grado di indisciplina.

Purtroppo, quando notano i loro difetti o errori di solito è troppo tardi e le loro ali finiscono per bruciarsi, quindi si precipitano nel vuoto. Proprio come il mito di Icaro, che dopo aver volato molto in alto, finì per cadere nel vuoto.

La caduta e la sindrome di Icaro.

Origine della sindrome di Icaro

La sindrome di Icaro di solito insorge a causa della disattenzione dei genitori durante la prima infanzia. In altre parole, da bambini buona parte dei successi viene ignorata o disapprovata dai genitori.

Questa situazione porta a sentirsi confusi da adulti e a non essere chiari sulla propria persona, dunque a mantenere una scala di valori incoerente. Non sono a loro agio e ciò li spinge alla costante ricerca di autoaffermazione.

Allo stesso modo, spesso non apprezzano i colleghi o le persone inferiori a loro. Le relazioni che stabiliscono con gli altri obbediscono a uno scopo pratico, in cui ogni individuo agisce come un pezzo in più su una scacchiera. Una prospettiva sbagliata che ha conseguenze fatali.


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