Sindrome FoMO, paura di essere tagliati fuori
Oggigiorno manteniamo le nostre relazioni online e offline. Con la diffusione della tecnologia, delle informazioni e soprattutto dei social network, il mondo digitale è diventato un nuovo spazio di interazione. In questo mondo digitale, la sindrome di FoMO (Fear of Missing Out) fa la sua spettacolare entrata in scena.
Questo nuovo disturbo è caratterizzato da una paura sociale che esiste da sempre: l’esclusione. Si tratta di provare quella amara sensazione di essere tagliati fuori. Questo sentimento comincia con una semplice percezione, che cresce e ci mortifica fino a spingerci a rimanere sempre connessi in modo da non perderci nulla.
Sapere che i nostri amici faranno qualcosa o hanno un programma migliore del nostro, ci fa provare la profonda sensazione di essere esclusi. In altre parole, che la nostra vita è meno interessante di quella degli altri. Grazie ai cellulari e all’istantaneità dei social network, questa sensazione è diventata una compagna comune nella vita di molte persone.
La causa di questo fenomeno è la continua connessione a internet. Con le nuove tecnologie, la sindrome FoMO rappresenta una nuova dimensione che richiede l’analisi di sociologi, psicologi e addirittura medici. Analizziamola insieme.
“Il divertimento può essere il dessert delle nostre vite, però mai il suo corso principale.”
-Harold Kushner-
Non potete divertirvi solo perché anche gli altri si divertono?
Immaginate la seguente situazione: siete a casa tranquilli, è sabato sera e state guardando un bel film o leggendo un bel libro o siete nel bel mezzo di una bella conversazione quando decidete di connettervi a Facebook. Lì vedete che i vostri amici sono in viaggio o stanno cenando in un ristorate esclusivo. Se questo vi fa sentire tristi o angosciati, probabilmente soffrite della sindrome FoMO.
Può capitare a tutti, è normale, ma quando qualsiasi momento piacevole viene interrotto dalla scoperta che alcuni amici si stanno divertendo a nostra insaputa, allora abbiamo un problema.
I social network, nei quali si raccontano solo le cose belle, stanno diventando un nuovo elemento di stress. Il consumo classico ambizioso, ovvero desiderare sempre qualcosa che non abbiamo e che crediamo che sia fondamentale per la nostra felicità, si unisce all’angoscia di essere esclusi.
“Esistono due tipi di persone: quelle che pensano e quelle che si divertono.”
-Charles Louis de Secondat-
La sindrome FoMO è in crescita grazie alle nuove tecnologie?
Potremmo dire che la paura di essere esclusi è sempre esistita. Tuttavia, a causa degli smartphone e dell’ubiquità dei social network, si è trasformata in una motivazione dovuta al nostro bisogno di appartenenza.
Essere membri di un gruppo è importante anche per l’identità sociale, che è una componente fondamentale per l’autostima. Ecco perché i social network, tra i quali Facebook, Instagram e Twitter, giocano un ruolo molto importante nelle relazioni interpersonali.
Grazie alle nuove tecnologie, sappiamo sempre quello che stanno facendo gli altri e, quindi, anche quello che si stiamo perdendo. La sindrome FoMO provoca ansia e una sensazione di mancato adattamento o esclusione.
Secondo uno studio, tre persone su dieci fra i 13 e i 34 anni hanno provato questa sensazione. In generale succede quando vedono che i loro amici fanno cose alle quali non sono stati invitati. Succede anche a voi?
“Il desiderio di non perdersi nulla è molto impegnativo. Per questo ancora una volta viene dato valore all’efficienza, cercando strumenti e scorciatoie per raggiungere maggior produttività in meno tempo.”