Stare bene con se stessi è il segreto della bellezza

Stare bene con se stessi è l'arte di fare della propria identità il proprio percorso, a prescindere da ciò che diranno o penseranno gli altri. Nessuno è attraente come chi persegue la propria singolare essenza senza lasciarsi influenzare dai convenzionalismi.
Stare bene con se stessi è il segreto della bellezza
Valeria Sabater

Scritto e verificato la psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 15 novembre, 2021

Nessuno è affascinante come chi sta bene con se stesso. Non c’è soddisfazione più grande di quella che si raggiunge dopo aver navigato nelle acque della conoscenza di sé, per scoprire il proprio valore, i propri punti di forza e i propri bisogni. In altre parole, stare bene con se stessi è il segreto della bellezza.

Solo allora prendiamo le migliori decisioni, quelle con cui ci sentiamo liberi, realizzati e dotati di quella bellezza unica che ci rende unici, autentici.

Il maestro zen Tchich Nhat Hanh ci ricorda nei suoi libri che nessuno è più bello di colui che agisce sempre seguendo il proprio mondo interiore.

Quel tipo di persona che non punta a piacere a tutti, ma a essere valorizzata e accolta per com’è, per l’essenza che la definisce. Tuttavia, potremmo dire -quasi senza timore di cadere in errore- che sono molti coloro che si guardano ogni giorno allo specchio senza riconoscersi, senza stare bene con se stessi.

Byung Chul Han: l’unicità di ognuno di noi

Quasi come uno strano sortilegio, apprezziamo noi stessi solo quando sono gli altri a farlo, quando sono gli altri a darci un input positivo con le loro parole, con i loro gesti, con i loro commenti o con i loro riconoscimenti. Se questo non si verifica o non succede di frequente, cadiamo nell’abisso dell’invisibilità, dell’assenza, di quella autostima che svanisce piano piano.

D’altra parte, il filosofo coreano Byung-Chul Han ci segnala nei suoi scritti che stiamo “bruciando” nell’inferno della convenzionalità. Nel suo libro L’espulsione dell’altro, ci invita a riflettere proprio su questo concetto. Siamo perdendo la capacità di dare valore alla nostra unicità, di ciò che ci rende inimitabili ed eccezionali, quel tratto distintivo che dovremmo proteggere prima di soddisfare altri desideri.

Credere profondamente che ciò che siamo è abbastanza, è la chiave per una vita ricca di soddisfazioni ed equilibrata.

-Ellen Sue Stern-

Byung Chul Han

Stare bene con se stessi, il segreto del vero fascino

Stare bene con se stessi richiede tempo, ma quando ci riusciamo tutto cambia e lo stesso peso sembra meno gravoso. I fardelli del convenzionalismo diventano solo un ricordo, come quelle catene che spesso mettiamo alla nostra mente, al cuore e ai piedi, nell’affanno di essere in pace con tutti, per non deludere, per essere esattamente come gli altri si aspettano.

Quando si raggiunge l’apice dello sviluppo personale, quel punto in cui Maslow colloca l’autorealizzazione, il mondo viene visto con occhi diversi. Si adotta una prospettiva più ampia che permette di capire le cose, nonché una calma interiore con cui si affrontano la  realtà con maggiore slancio, risoluzione e libertà. Agli occhi degli altri tutte queste virtù risultano attraenti e desiderabili.

Tuttavia, tornando ancora una volta alle teorie di Byung-Chul Han, c’è un aspetto che dobbiamo tenere in considerazione. A volte percepiamo noi stessi come persone pienamente realizzate, crediamo di avere tutto perché abbiamo scalato persino quella cima dorata dataci dalla società. Tuttavia, in un secondo momento ci accorgiamo di un piccolo aspetto: non ci troviamo in cima alla montagna, ma sul ciglio di un burrone.

Stare bene con se stessi

La nostra società dei consumi e persino la nostra educazione ci portano a quel successo materiale e schematico che non ha nulla a che fare con la realizzazione personale. Perché per stare bene con se stessi bisogna conquistare altri territori, altri scenari nascosti e per scoprirli non sempre abbiamo a disposizione gli strumenti migliori.

Parliamo, ovviamente, di dimensioni come la conoscenza di sé, l’autostima, l’amor proprio, l’assertività, la capacità di raggiungere i propri obiettivi, l’indipendenza emotiva.

3 passaggi per stare bene con se stessi

Secondo uno studio condotto da Ulrich Orth e Ruth Yasemin Erol dell’Università di Berlino, le persone raggiungono un’elevata autostima in età avanzata e più precisamente a partire dai 60 anni. Perché non raggiungiamo prima questa dimensione? Perché in gioventù e nella prima maturità non sviluppiamo questo “muscolo” così fondamentale per il nostro sviluppo personale?

Concorrono molti fattori, che vanno ben oltre gli ostacoli che ci limitano e che possono impedirci di stare bene con noi stessi; il bisogno di cambiare, di essere proattivi per allenare quell’eccezionale fattore psicologico che è l’autostima, oltre alla realizzazione personale. Vediamo, quindi, 3 passaggi per riuscirci.

Migliorate il senso di responsabilità

Il senso di responsabilità riguarda il modo in cui ci relazioniamo ai nostri successi e ai nostri fallimenti. Raggiungo un obiettivo perché mi hanno aiutato gli altri o perché mi sono impegnato abbastanza? Dobbiamo prendere le redini della nostra realtà e per farlo dobbiamo riconoscere il nostro valore, le nostre competenze e le nostre capacità.

Ogni successo o errore commesso dipende solo dalla propria persona. Per stare bene con se stessi, bisogna dunque essere capaci di riconoscere il proprio valore;  fin dove possiamo arrivare, quali sono i nostri punti di forza e i nostri limiti.

L’unica voce che dobbiamo ascoltare è la nostra voce interiore

Il nostro mondo è abitato da cento, mille voci. Sono quelle dei familiari, dei professori, del capo, dei colleghi di lavoro, degli amici, del partner, dei social, della moda, dei cosiddetti esperti e dei guru della politica, della crescita personale, e così via.

Tra tutti questi suoni, ce n’è uno che spesso resta in silenzio: la nostra voce. Dedichiamo parte delle nostre energie a spegnere tutto questo rumore di sottofondo, almeno di tanto in tanto, per ascoltarci, per prestarci attenzione e capire di cosa abbiamo bisogno.

Percorrere un cammino

Fare delle proprie passioni il proprio stile di vita

Per stare bene con se stessi, bisogna dare voce alle proprie passioni. Non lasciatevi trascinare dai gusti e dai consigli altrui; sintonizzatevi con la vostra identità e plasmate il vostro stile di vita in base alle vostre preferenze, alla vostra identità e alla vostra essenza. Se indirizziamo la nostra quotidianità verso la strada che predilige noi stessi, ci sentiremo non solo più soddisfatti, ma anche più realizzati, in tutti i sensi.

Le persone con questo valore aggiunto, con questa capacità di farsi strada da soli, a prescindere da cosa diranno gli altri, risultano sempre le più affascinanti. E questo perché non c’è bellezza più accecante di quella che dimentica le convenzioni per essere se stessa in qualunque momento e in qualsiasi circostanza. 


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  • Han, Byung-Chul (2017) La expulsión de lo distinto. Madrid: Herder
  • Neff, K. D. (2011). Self-compassion, self-esteem, and well-being. Social and Personality Psychology Compass5(1), 1–12. https://doi.org/10.1111/j.1751-9004.2010.00330.x
  • Orth, U., Erol, R. Y., & Luciano, E. C. (2018). Development of self-esteem from age 4 to 94 years: A meta-analysis of longitudinal studies. Psychological Bulletin, 144(10), 1045-1080. http://dx.doi.org/10.1037/bul0000161

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